GRIFFONI, Matteo
Marino Zabbia
Nacque a Bologna il 23 giugno 1351 da Guiduccio di Matteo, morto nel 1362, e da Zanna di Matteo "de Crescenciis", morta nel 1392. La sua era un'importante famiglia di [...] 'ufficio di notaio dei Memoriali (Arch. di Stato di Bologna, Ufficio dei memoriali, vol. 287, dove si sottoscrisse Roma 1954, p. 26; Id., Riformagioni e provvigioni del Comune di Bologna dal 1248 al 1400, inventario a cura di B. Neppi, Roma 1961, ...
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MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] . 20 s., 33, 44, 52, 61; A.N. Mancini, Romanzi e romanzieri del Seicento, Napoli 1981, passim; M. Capucci, Il romanzo a Bologna, in "La più stupenda e gloriosa macchina". Il romanzo italiano del sec. XVII, a cura di M. Santoro, Napoli 1981, pp. 3-36 ...
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CAMPEGGI, Ridolfo
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1565 dal conte Baldassarre e da Livia Martinenghi di origine bresciana. Si hanno scarse notizie per quel che riguarda la sua giovinezza, gli studi [...] letteraria entrata in crisi dopo la morte del Tasso.
Bibl.: Memorie, imprese e ritratti dei signori Accademici Gelati di Bologna, Bologna 1672, pp. 373 ss.; G. Crescimbeni, Commentari della volgar poesia, II, Venezia 1730, pp. 283 ss.; F. S. Quadrio ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1674 - Bologna 1755); come pittore non ha avuto molta risonanza; sue opere sono nelle chiese di Bologna. La sua Storia dell'Accademia Clementina di Bologna (pubbl. 1739) è una [...] preziosa fonte documentaria. Ristampò (1706) con aggiunte Le pitture di Bologna, e con note La Felsina Pittrice, di C. C. Malvasia, che difese da varie censure con le Lettere famigliari ... in difesa ... della Felsina Pittrice (1705). Scrisse anche ...
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GIOVANNI di Bonandrea
Franco Lucio Schiavetto
Nacque a Bologna, come affermato da lui stesso nel primo dei tre esametri posti a prologo della sua opera Brevis introductio ad dictamen. Si ignora la data [...] , della madre, ma si conoscono i nomi di tre fratelli di G.: Simone e Bongiovanni, attivi a Verona, e Pietro, che fu notaio in Bologna.
I primi documenti in cui appare il nome di G., in veste di testimone, risalgono al 26 maggio e all'11 ag. 1266. Il ...
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COLLINA, Bonifacio
Madga Vigilante
Nacque a Bologna nel 1689 da Pietro e Giacoma Santi. A quindici anni vestì l'abito dei camaldolesi nel monastero di Classe di Ravenna dove professò i sacri voti il [...] Campori, XII, Modena 1911, n. 5745, pp. 5339-5340; n. 5754, pp. 5345 s.; A.De Carli, L'influence du théâtre français a Bologne. De la fin du XVIIe siècle à la Grand Révolution, Torino 1925, pp. 27-32. 74-76; G. Natali, Il Settecento, II, Milano 1964 ...
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GOLFIERI, Gaetano
Domenico Proietti
Nacque a Bologna il 7 giugno 1808 da Giuseppe, vetturino, e da Teresa Braga. Dopo aver frequentato le Scuole pie e l'istituto dei barnabiti di S. Lucia, dove ebbe [...] raccolta delle sue opere venne iniziata a cura di un suo estimatore, F. Borgatti (Prose e versi di mons. G. Golfieri, Bologna 1855), ma rimase presto interrotta al primo volumetto per l'incostanza del G. nel rivedere e preparare per la stampa i testi ...
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Umanista (n. 1407 circa - m. Bologna 1449). Insegnò a Bologna. Nel 1427 scoprì il codice di Celso; di lui restano qualche prolusione, alcuni panegirici e lettere. ...
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Critico letterario italiano (Milano 1911 - Bologna 1995). Fondatore della rivista Il Verri , ha insegnato estetica all'università di Bologna; si è dedicato in prevalenza a studi di poetica, di cui è stato [...] innovatrice dell'ultimo Ottocento e del primo Novecento. Professore universitario dal 1963, ha insegnato estetica nell'università di Bologna. Socio corrispondente dei Lincei dal 1988. Con Il Verri, la rivista da lui fondata e diretta dal 1957 ...
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Poeta bolognese e attore (n. Bologna 1604 - m. tra il 1648 e il 1653), è autore di rime, per lo più dialettali. Di lui si ricorda il poema Le pazzie dei Savi, ovvero il Lambertaccio (1641) in dodici canti [...] sulle discordie che agitavano Bologna. ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...