SOVIET
. La parola russa sovet (pr. savièt) significa "consiglio": essa ha avuto una diffusione assai vasta anche fuori di Russia attraverso il senso specificamente politico che è venuta assumendo nel [...] concepivano i sovieti come una semplice organizzazione di difesa degl'interessi economici della classe operaia, mentre i bolscevichi - cioè i marxisti intransigenti - li consideravano come il germe di un futuro "potere proletario".
Sotto la pressione ...
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Ermler, Fridrich Markovič
Daniele Dottorini
Regista lettone, nato a Režekne (Lettonia) il 13 maggio 1898 e morto a Mosca il 12 luglio 1967. Fu senza dubbio uno dei registi più rappresentativi del realismo [...] esistenza umana, materia principale della sua opera.
Proveniente da una famiglia proletaria, E. si unì nel 1917 ai bolscevichi, dopo aver disertato dall'esercito russo impegnato nella Prima guerra mondiale. Partecipò alla Rivoluzione d'ottobre e, nel ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] possibilità di una pace separata, si scatenò la rivolta contadina e trovò terreno sempre più fertile la propaganda dei bolscevichi, soprattutto in seguito al fallimento della grande offensiva russa in Galizia. Dopo la rivoluzione d'ottobre, K. cercò ...
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Regista cinematografico e teorico russo (Tambov 1899 - Mosca 1970); nel cinema dal 1916, allievo di V. Gardin, nel 1918 operatore cinematografico di guerra, nel 1920 con Pudovkin, Barnet e altri fondò [...] : Neobyčajnye priključenija mistera Vesta v strane bol´ševikov ("Le straordinarie avventure di Mister West nel paese dei bolscevichi", 1924); Luč smerti ("Il raggio della morte", 1925). I suoi capolavori sono considerati Po zakonu (Dura lex ...
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Generale (n. 1857 - m. Ekaterinodar 1918); quartiermastro generale nella guerra russo-giapponese (1904-05), dopo lo scoppio della prima guerra mondiale fu promosso comandante del fronte di nord-ovest (ag. [...] capo di S. M. dell'esercito. Tenne tale carica fin dopo l'abdicazione dello zar Nicola II. Capo di S. M. con Kerenskij (per dodici giorni); dopo la rivoluzione d'ottobre A. tentò di organizzare nel bacino del Don la resistenza contro i bolscevichi. ...
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ROMANELLI, Guido
Ufficiale e diplomatico, nato a Siena il 15 marzo 1876. Inviato nel maggio 1919 a Budapest, donde nel marzo precedente si era ritirata la missione militare dell'Intesa, a capo di una [...] piega degli avvenimenti a dover assumere di fronte al dittatore Bela Kun la tutela non solo dell'Intesa, ma degli stessi Ungheresi non bolscevichi, dei quali infatti riuscì a sottrarre all'impiccagione alcune centinaia. Più tardi, caduta la dittatura ...
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SIKORSKI, Wladysi. aw
Generale e uomo di stato polacco. Nato a Tuszow Narodowy presso Sandomierz il 20 maggio 1881, studiò ingegneria a Leopoli e si distinse, prima della guerra, come organizzatore del [...] combatté contro gli Ucraini nella Galizia orientale e fu uno degli artefici principali della vittoria sulla Vistola contro i bolscevichi. Nel 1921 divenne capo di stato maggiore, dal 1922 al 1923 fu presidente del consiglio e ministro degl'Interni ...
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MANNERHEIM, Carl Gustav Emil
Generale finlandese, nato a Villnäs (Finlandia) il 4 giugno 1867. Servì come ufficiale di cavalleria nell'esercito russo dal 1889, prendendo parte alla guerra russo-giapponese; [...] Varsavia, poi della 12ª divisione di cavalleria, infine, nel 1916-17, del gruppo d'armata russo-romeno dei Carpazi transilvani. Tornato in Finlandia dopo la rivoluzione bolscevica dell'ottobre 1917, radunò un esercito con cui iniziò la lotta contro i ...
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PIGNATELLI, Valerio
Giuseppe Parlato
PIGNATELLI, Valerio. – Nacque a Chieti il 19 marzo 1886 da Michele e da Emilia Valignani.
Fu tenente di cavalleria nella guerra italo-turca, ufficiale di ordinanza [...] di Béla Kun. Nel 1920 si arruolò nell’‘Armata bianca’ di Pëtr Nikolaevič Vrangel, che combatté in Russia contro i bolscevichi.
Negli anni Venti si recò in Messico, dove fu proclamato imperatore di una piccola regione del Sud, in virtù degli ...
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Pseudonimo dell'uomo politico russo Julij Osipovič Cederbaum (Costantinopoli 1873 - Schömberg, Baden, 1923). Fu tra i primi esponenti del socialismo russo e fondò (1895) con Lenin a Pietroburgo l'Unione [...] del partito che ne discendeva si consumò la rottura al congresso del Partito operaio socialdemocratico russo (1903) fra bolscevichi, guidati da Lenin, e menscevichi, dei quali M. fu da allora uno dei principali esponenti. Internazionalista, durante ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...