Rivoluzionario, diplomatico e critico letterario russo (Mosca 1871 - Losanna 1923). Figlio di un ingegnere polacco, studiò alla scuola tecnica superiore di Mosca, frequentando i circoli studenteschi rivoluzionarî [...] e svolgendo attività politica che gli valse il carcere e il confino. Bolscevico dal 1903, collaborò a varî giornali rivoluzionarî. Rappresentante, dopo il 1917, della Russia e quindi dell'URSS in varî paesi, tra cui l'Italia (1921-23), fu ucciso a ...
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In Russia, termine («pugno», e in senso figurato «incettatore, avaro») con cui era designato il contadino benestante che aveva alle sue dipendenze altri contadini. La classe dei k. fu praticamente distrutta [...] nel corso del duro processo di collettivizzazione agraria attuato dal governo bolscevico. ...
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Uomo politico bulgaro (Kovačevci, Sofia, 1882 - Mosca 1949). Dedicatosi all'organizzazione del movimento operaio bulgaro, guidò l'insurrezione comunista del 1923 e dopo il suo fallimento si rifugiò a Mosca [...] (1924), dove entrò a far parte dell'Ispolkom, organo direttivo del movimento bolscevico nei Balcani. Trasferitosi in Germania, dopo l'incendio del Reichstag (27 febbr. 1933) fu processato dai nazisti come responsabile del fatto, ma riuscì a ...
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STALIN, Josif Vissarionovič
nato nel 1879 a Gori nell'ex-governatorato di Tiflis. Il suo vero nome georgiano è Džugašvili. Già nel 1898 fu espulso dal seminario ortodosso in cui compiva gli studî, a [...] del marzo 1917. Si recò allora a Pietrogrado dove sviluppò un'intensa attività politica e dove divenne redattore del giornale bolscevico Pravda. Nel 1918 diresse la difesa di Caricyn. Nel 1919-22 fu "commissario per le nazionalità"; nel 1922 fu ...
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Uomo politico sovietico nato a Kalinovka, distretto di Kursk in Ucraina il 17 aprile 1894, da una famiglia di piccoli proprietarî molto poveri. Giovanissimo iniziò la sua vita di lavoro quale fabbro, quindi [...] ebbe i primi contatti con i circoli rivoluzionarî - passando quindi al lavoro nelle miniere. Dopo l'affermarsi della rivoluzione bolscevica nel novembre 1917, già in dicembre il Ch., fu eletto membro del Soviet di Lugansk in Ucraina e partecipò alla ...
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Kljatva
Naum Kleiman
(URSS 1945, 1946, Il giuramento, bianco e nero, 112m); regia: Michail Čiaureli; produzione: Tbilissis Kinostudija; sceneggiatura: Pëtr Pavlenko, Michail Čiaureli; fotografia: Leonid [...] Kosmatov; montaggio: L. Vartikjan; scenografia: Leonid Mamaladze; musica: Andrej Balančivadze.
Vigilia dell'anno 1924. Il vecchio bolscevico Stepan Petrov dalla campagna fa ritorno nella città di Caricyn insieme alla figlia Ol′ga, e ricorda come ...
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Filosofo marxista russo (Kaunas 1881 - Mosca 1963); fu più volte arrestato, finché (1903) lasciò la Russia recandosi a studiare filosofia a Berna. Tornato in Russia (1908), fece parte della corrente menscevica [...] che abbandonò nel 1917, per entrare alcuni anni dopo (1928) nel partito comunista bolscevico. Concepisce la dialettica marxista come metodologia universale che deve servire da guida nell'indagine della società, del pensiero e in particolar modo della ...
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RAKOSI, Mátyás
Uomo politico magiaro, nato ad Ada (Bács-Bodrog) il 9 marzo 1892. Aderì ancora studente al partito socialdemocratico e, fatto prigioniero in Russia durante la prima guerra mondiale, alla [...] fine del conflitto prese contatto con Lenin entrando nelle file del partito comunista bolscevico. Rientrato in Ungheria, il 10 novembre 1918, fu, insieme a B. Kun, uno dei fondatori del partito comunista ungherese e in tale qualità dal marzo all' ...
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Attore russo, nato in una piccola località ucraina nel 1849, morto a Leningrado nel 1925. Cominciò la sua carriera in una città di provincia, conquistando rapidamente larga fama. Nel 1880 entrò a far parte [...] del teatro Aleksandrinskij dove rimase fino alla morte. Dal governo bolscevico ebbe il titolo di artista popolare della Repubblica. Fu anche insegnante di arte drammatica alla Scuola teatrale di Pietroburgo. Le sue interpretazioni furono ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] Esso, comunque, fu concepito come una tappa intermedia per giungere a quella che era la meta per la quale il Partito bolscevico aveva conquistato il potere: la società pianificata.
A giudizio di N.I. Bucharin – passato alla storia come il teorico del ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...