Storico e politologo (Glasgow 1908 - Londra 1983), prof. (1963-75) di scienza politica alla School of economics and political science dell'univ. di Londra. Ha studiato la storia della socialdemocrazia [...] russa e del partito bolscevico, con particolare attenzione al rapporto fra la direzione e gli oppositori, nel quadro del pensiero politico russo e delle istituzioni politiche sovietiche: The origin of the communist autocracy (1955, trad. it. 1961); ...
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Jaroslavskij, Emeljan
(pseud. di Minej Izrajlevič Gubel′mann) Politico russo (n. Cita, Siberia, 1878-m. 1943). Iscritto dal 1898 al Partito socialdemocratico russo, organizzatore rivoluzionario nella [...] . Tra i dirigenti più vicini a Stalin, fu membro dell’Accademia delle scienze, professore di storia del Partito bolscevico presso la Scuola superiore del partito. Importanti i suoi studi sulla storia della rivoluzione, della guerra civile e del ...
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Rivoluzionario, diplomatico e critico letterario russo (Mosca 1871 - Losanna 1923). Figlio di un ingegnere polacco, studiò alla scuola tecnica superiore di Mosca, frequentando i circoli studenteschi rivoluzionarî [...] e svolgendo attività politica che gli valse il carcere e il confino. Bolscevico dal 1903, collaborò a varî giornali rivoluzionarî. Rappresentante, dopo il 1917, della Russia e quindi dell'URSS in varî paesi, tra cui l'Italia (1921-23), fu ucciso a ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] in Austria, quindi in Francia e negli Stati Uniti. Raggiunta nel maggio 1917 la Russia, in agosto aderì al bolscevismo. Presidente del soviet di Pietroburgo (ott. 1917) fu a capo del comitato militare rivoluzionario di questo, protagonista dell ...
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Uomo politico bulgaro (Kovačevci, Sofia, 1882 - Mosca 1949). Dedicatosi all'organizzazione del movimento operaio bulgaro, guidò l'insurrezione comunista del 1923 e dopo il suo fallimento si rifugiò a Mosca [...] (1924), dove entrò a far parte dell'Ispolkom, organo direttivo del movimento bolscevico nei Balcani. Trasferitosi in Germania, dopo l'incendio del Reichstag (27 febbr. 1933) fu processato dai nazisti come responsabile del fatto, ma riuscì a ...
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Chruscev, Nikita Sergeevic
Chruščëv, Nikita Sergeevič
Politico sovietico (Kalinovka 1894-Mosca 1971). Segretario del PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica) per un decennio (1953-64). Dopo la [...] Rivoluzione d’ottobre, entrò nell’Armata rossa (diventando commissario politico) e nel Partito bolscevico (1918). Nel 1934 divenne segretario cittadino del partito a Mosca e membro del Comitato centrale, di cui nel 1938 fu eletto primo segretario. ...
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Filosofo marxista russo (Kaunas 1881 - Mosca 1963); fu più volte arrestato, finché (1903) lasciò la Russia recandosi a studiare filosofia a Berna. Tornato in Russia (1908), fece parte della corrente menscevica [...] che abbandonò nel 1917, per entrare alcuni anni dopo (1928) nel partito comunista bolscevico. Concepisce la dialettica marxista come metodologia universale che deve servire da guida nell'indagine della società, del pensiero e in particolar modo della ...
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Scrittore russo (Mosca 1925 - ivi 1981). Segnalatosi col romanzo giovanile Studenty ("Studenti", premio Stalin 1950), scrisse racconti (Pod solncem "Sotto il sole", 1959), imponendosi col romanzo Utolenie [...] nel Turkmenistan. In Otblesk kostra ("Il bagliore del fuoco", 1966), ricostruì la figura del padre, vecchio rivoluzionario bolscevico scomparso nelle repressioni staliniane del 1937. Alla fine degli anni Sessanta acquistò fama internazionale con una ...
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Socialista russo (n. 1850 - m. Berlino 1928). Dopo essere stato all'estero in relazione con gruppi bakuniniani, al suo ritorno in patria partecipò al "Gruppo della liberazione del lavoro" (1883), ossia [...] russa marxista. Costituitosi il partito socialdemocratico russo (1898), rappresentò in esso l'opposizione di destra; fu presente alle conferenze di Zimmerwald e di Kienthal; ma avversò il partito bolscevico e, al trionfo di questo, emigrò. ...
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Musicista (Plakino, Russia, 1883 - Berlino 1946). Allievo di A. K. Ljadov, A. K. Glazunov e N. A. Rimskij Korsakov a Pietroburgo e di S. Vasilenko a Mosca, insegnò a Tver´, al conservatorio di Mosca e [...] anni direttore di coro a Mosca e dal 1928 alla morte diresse i complessi di canti e di danze dell'Armata rossa. Compose l'inno del partito bolscevico, divenuto poi nel 1944 inno nazionale sovietico, opere teatrali, cori, lieder e musica strumentale. ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...