Pseudonimo dell'uomo di stato sovietico V. M. Skrjabin (Kukarka, gov. di Vjatka, 1890 - Mosca 1986). Bolscevico dal 1906, più volte arrestato e confinato, dopo la rivoluzione d'ottobre ricoprì varie cariche [...] nelle organizzazioni di partito e dal 1921 al 1930 fu segretario del comitato centrale. Stretto collaboratore di Stalin, fu membro supplente (1921-26) del Politbjuro e dal 1926 al 1952 membro effettivo. ...
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Kirov
(pseud. di Sergej Mironovič Kostrikov) Politico russo (Uržum, gov. Vjatka, 1886-Leningrado 1934). Operaio tipografo, appartenne al Partito bolscevico dal 1904, e durante la rivoluzione e la guerra [...] civile prese parte alla lotta contro le armate bianche nel Caucaso. Membro del comitato centrale del Partito comunista bolscevico (1921), segretario del partito e del governo a Leningrado (dal 1926), fu vittima di un attentato, del quale il regime ...
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Vysinskij, Andrej Januarevic
Vyšinskij, Andrej Januar´evič
Politico sovietico (Odessa 1883-New York 1954). Menscevico dal 1905, poi bolscevico (dal 1920), professore di diritto, fu procuratore generale [...] grandi processi di Mosca, che fra il 1936 e il 1939 portarono all’eliminazione dei principali esponenti bolscevichi dell’epoca rivoluzionaria. Vicepresidente del Consiglio e viceministro degli Esteri allo scoppio della Seconda guerra mondiale, ebbe ...
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Poeta, autore drammatico e pittore russo (Bagdadi, Georgia, 1893 - Mosca 1930). Grande innovatore, esercitò enorme influenza sui movimenti artistici russi d'avanguardia. Militante nel partito bolscevico, [...] della Rivoluzione russa; il poema Vladimir Il´ič Lenin (1924).
Ancora adolescente, svolse intensa attività politica nel partito bolscevico e fu arrestato tre volte. Dedicatosi poi allo studio delle arti figurative, fu espulso (1914) dall'Istituto di ...
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Storico (n. Tbilisi 1925). Laureatosi in filosofia all'univ. di Mosca, ha lavorato dal 1960 al 1970 presso l'Accademia delle scienze pedagogiche. Figlio di un bolscevico scomparso nelle purghe staliniane, [...] è stato uno dei più attivi esponenti del dissenso in URSS diffondendo la concezione di un socialismo democratico che non metteva in discussione la funzione guida del partito. Espulso nel 1969 dal PCUS, ...
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Uomo politico (Maryjnskij, Kiev, 1890 - Mosca 1937). Nel 1912 aderì alla fazione bolscevica e nel 1917 divenne commissario del popolo per Kiev; tra i fondatori e segretario del Partito comunista bolscevico [...] ucraino, negli anni Venti e Trenta ricoprì incarichi di vertice. Espulso due volte (1927 e 1936) dal partito per la sua vicinanza alle posizioni di L. D. Trockij, nel 1937 fu giustiziato come traditore ...
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Uomo politico sovietico (Svjatec, Ucraina, 1883 - Mosca 1959); durante la prima guerra mondiale fece parte in Francia e in Svizzera del gruppo menscevico, ma, rientrato in Russia, aderì al partito bolscevico [...] (1917). Distintosi in Ucraina nella lotta contro i kulaki, fu poi (1924-43) uno dei maggiori dirigenti del Komintern, coprendo per alcuni anni la carica di segretario. Ministro degli Esteri della Repubblica ...
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Diplomatico sovietico (Kirillov, gov. di Novgorod, 1884 - Mosca 1975). Aderì, quando era ancora studente, al partito socialdemocratico, per cui dovette rifugiarsi in Occidente. Tornato in Russia (1917), [...] fu ammesso nel partito bolscevico (1921), ed entrò nel servizio diplomatico. Ambasciatore a Londra (1937-43), vi si distinse soprattutto, all'epoca della guerra civile di Spagna, nel Comitato di non intervento, quindi come negoziatore del trattato di ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e politico russo G. E. Apfelbaum (n. Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1883 - m. 1936). Entrò in contatto con Lenin fin dal 1903 ed ebbe parte importante nell'organizzazione del [...] partito bolscevico. Rifugiatosi all'estero (1908), divenne uno dei principali collaboratori di Lenin e rappresentò il suo partito al congresso dell'Internazionale a Copenaghen. Rientrato nel 1917 in Russia, partecipò alla preparazione della ...
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Uomo politico tedesco (Windesheim, Baviera, 1897 - Monaco di Baviera 1974); iscrittosi (1925) al partito nazista, fu, come il fratello Gregor, di tendenze radicali, militando nell'ala sinistra del partito [...] e sostenendo un programma nazional-bolscevico. Uscì (1930) dal partito per costituire la Kampfgemeinschaft revolutionärer National-sozialisten ("Comunità dei nazional-socialisti rivoluzionarî"), comunemente detta Schwarze Front ("Fronte nero"). Dopo ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...