KATAEV, Valentin Petrovič
Scrittore russo-sovietico. Nato a Odessa il 16 gennaio (v. s.) 1897 nella famiglia di un maestro, cominciò a scrivere presto e senza una determinata tendenza. Volontario in [...] guerra, fu ferito varie volte e avvelenato dai gas.
Si è avvicinato al bolscevismo lentamente. Il motivo fondamentale dell'opera di K. non è pessimistico: ché la vita per lui è una cosa bella, giustificata già per il fatto stesso d'essere vita. ...
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Royama, Masamichi
Intellettuale giapponese (n. 1895-m. 1980). Fu esponente della Showa kenkyukai, un circolo di intellettuali vicino al principe F. Konoe. Ancora attivo dopo il 1945, sostenne nell’anteguerra [...] una riforma del sistema politico-istituzionale Meiji, che tenesse conto della risposta alla crisi del capitalismo nei regimi fascisti e nel bolscevismo. ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] e dei ceti medi che non si riconoscevano nei partiti tradizionali e nello Stato liberale, e come baluardo contro il ‘pericolo bolscevico’ (tale svolta portò tuttavia alla rottura con i futuristi, con gli arditi e con G. D’Annunzio). Il f. fu artefice ...
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Critico letterario e pubblicista (Novgorod Severskij 1894 - Ginevra 1976). Lasciò la Russia nel 1919; diresse a Praga (dal 1925), quindi a Parigi (1928-32), l'importante rivista Volja Rossii ("Libertà [...] saggi in varie lingue, abbracciando una notevole varietà di temi: Russkie predteči bol´ševizma ("Precursori russi del bolscevismo", 1922); Tri ljubvi Dostoevskogo ("Tre amori di Dostoevskij", 1953); Russian theater, from the Empire to the Soviets ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] 1919; R. Mondolfo, Studi sulla rivoluzione russa, in Sulle orme di Marx, 3ª ed., I, Bologna 1924; O. Bauer, Bolscevismo o democr. soc., Milano 1922; Zagorski, L'évol. actuelle du bolchévisme russe, Parigi 1921; R. Labry, Une législation communiste ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] a quello di Marx - anche da parte di altri autori. Bertrand Russell, ad esempio, in Teoria e prassi del bolscevismo (1920) parla di una 'coscienza di classe' dei dirigenti del Partito Comunista Sovietico. Noi ci proponiamo, invece, di mettere ...
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Storico tedesco (Witten 1923 - Berlino 2016). Autore di numerosi contributi sulla storia del Novecento, N. è considerato uno dei maggiori storici del XX secolo e tra i pionieri di quel paradigma interpretativo [...] del fascismo e del nazismo dall'altro, e sull'origine di questi ultimi come reazione al pericolo di un'espansione del bolscevismo.
Vita e opere
Dal 1965 prof. all'univ. di Marburgo, dal 1973 nella Freie Universität di Berlino (emerito dal 1991). Nel ...
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IVANOV, Vsevolod Vjačeslavovič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo contemporaneo, nato nel 1895 (o 1896; egli stesso dichiara di ignorarlo) in un paesetto della steppa kirghisiana. Da giovanetto fu clown [...] frondista dei "Fratelli di Serapione", poi divenne uno dei cosiddetti "poputčiki" ("compagni di strada", fiancheggiatori del bolscevismo).
L'istintiva elementarità del suo talento artistico ha trovato riflesso prima di tutto nei racconti in cui sono ...
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QUISLING, Vidkun
Silvio FLIRLANI
Uomo politico norvegese, nato il 18 luglio 1887 nella provincia di Telemark. Frequentò l'accademia militare e nel 1911 entrò nell'esercito, ove rimase fino al 1923, [...] , costituito da Nansen, e rimase in Russia, pressoché ininterrottamente, fino al 1930. Al ritorno raccolse le sue impressioni sul bolscevismo in una serie di articoli, riuniti poi in volume col titolo Russland og vi (trad. ted.: Russland und Wir ...
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Sociologo russo (Tur´ja, gov. di Vologda, 1889 - Winchester, Massachusetts, 1968), naturalizzato statunitense nel 1930. Studiò all'università di Pietroburgo, dove ebbe come maestri, fra gli altri, V. M. [...] e segretario di Kerenskij, fu poi costretto (1922) a lasciare l'Unione Sovietica per la sua opposizione al bolscevismo. Trasferitosi negli Stati Uniti, insegnò all'università del Minnesota (1924), e poi alla Harvard University (1930). Fu presidente ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...