BAGNACAVALLO
G. C. Susini
Cittadina del Ravennate, collocata in un'area tra i corsi attuali dei fiumi Lamone e Senio: in età romana, cospicuo pago forse appartenente al territorio faventino, documentato [...] Quiet(a): apparentata con Fonio o con l'aquileiese Fonibus o con il forocorneliense Faunib(us), collegato questi alla BonaDea, o invece traslitterazione dal greco phone, la «voce», paragonabile quindi all'Acqua- cheta dantesca ovvero a una possibile ...
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AGATHODAIMON (᾿Αγαϑοδαίμων e 'Αγαϑὸς δαίμων)
G. Bermond Montanari
Termine generico per designare una divinità salutare (es. Zeus, Asklepios ecc.); era una denominazione che poteva spettare ad ogni δαίμων [...] Furtwängler, Gemmen, tav. xxxix, 14; tav. xliv, 69, 71.
Bibl: L. Preller, Griechische Mythologie, I, 421 ss.; E. Gerhard, A. u. BonaDea, in Abh. d. Berl. Akad., 1847; id., Griechische Mythologie, I, p. 156 s.; W. H. Roscher, in Roscher, I, cc. 98-99 ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] Romano il culto di Tanit continua e si estende sotto il nome di C., che fu identificata più tardi con Giunone, Cibele, BonaDea, Diana e Venere Urania, e si diffonde oltre che in Africa, in Italia e nella stessa Roma, nella Spagna e nella Britannia ...
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OSTRA (῎Οστρα, Ostra)
G. Annibaldi
Città della regione VI Augustea (Unibria) nel territorio una volta occupato dai Senones (in agro gallico in Piceno).
Sorgeva sulla sinistra del fiume Misa nella località [...] centonariorurn (C. I. L., xi, 5750) ed un augur (C. I. L., xi, 6190) e ci attestano il culto della BonaDea (C. I. L., xi, 6185). Fu sede vescovile: nel Concilio Romano del 502 troviamo infatti presente un Vescovo Martinianus Ostrensis (Lanzoni, Le ...
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CUPRAMARITTIMA (Κοῦπρα μαριτίμα, Cupra maritĭma)
G. Annibaldi
Antica città del Piceno, situata sulla costa adriatica tra il Gastellum Firmanorum e il Castrum Truentum, sorgeva su una zona collinosa prossima [...] (iii, 1, par. 21) e dal Liber Colon. (2, 65), prese il nome dal frequentatissimo tempio della Dea Cupra o Cupra Mater, corrispondente alla Bonadea dei Latini, ricordato da Silio Italico (viii, 433) e da un'iscrizione per un restauro di Adriano, del ...
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MATRALIA
Gioacchino MANCINI
. Nell'antica Roma, l'11 giugno si sacrificava, durante le sacre di Vesta, alla DeaBona, sotto il nome di Matuta; quel giorno festivo prendeva il nome di Matralia. L'offerta, [...] Vestalia, consisteva in una rustica focaccia, abbrustolita in un vaso fittile, riscaldato, posta dalle matrone sull'ara della dea. Nei giorno stesso si celebrava una strana cerimonia, della quale è difficile determinare l'origine. Si conduceva nel ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] chiamati nel diritto giustinianeo iudicia stricti iuris) gli iudicia bonae fidei, nei quali è lasciato libero gioco alla che assicura ai propri fedeli l’immortalità. Ma a Roma la dea assume il nome di Magna Mater Deum Idaea, ricollegandosi già con ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] dagli scrittori chiamata Italica, sia che debba intendersi qual nome della dea Italia (v. Corp. Inscr. Lat., IX, al. n nudrito in mezzo di Toscana". Anche in Polonia, al tempo di Bona Sforza, moglie di quel re, l'italiano divenne lingua di corte. ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] si proclamò il nuovo calendario (ottobre) e il culto della Dea Ragione (novembre). Ma l'opera più grandiosa del Comitato di circa), ora al Louvre; le statue di Carlo V e della moglie Bona di Savoia, già nel portone dei Celestini, e ora al Louvre; i ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] , che l'opera dei Francesi ha convertiti in porti sicuri (Bona, Bugia, Algeri, Orano). Ottimo fra tutti quello di Biserta, scolpire delicate opere, piene di morbidezza, come una Dea-madre allattante del museo etnografico Pigorini, accanto ad altre ...
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