Grosso centro della provincia di Padova, a 24 m. s. m., sorto non molto lungi da dove s'incrociavano la via Aurelia e il decumanus di una grande colonia militare. È ora luogo di diramazione ferroviaria [...] 'alto di un noce) è decorato da interessanti affreschi del Trecento ed ha una pala di Bonifacio Pitati.
Bibl.: L. Rostirola, Camposampiero, Padova 1924.
I Camposampiero. - Antica e cospicua famiglia della Marca Trevigiana che prende il nome dal forte ...
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La famiglia dei marchesi del Monte S. Maria (Tiberina) ripete la sua origine da Ranieri marchio et dux tuscanus, che morì circa il 1030, figlio del marchese e conte palatino Guido, che fu padre di un altro [...] , in favore dell'abbate di S. Fiora, successe nel marchesato a Bonifacio. Nel 1027 si oppose da Lucca a Corrado II; è verisimile che quindi, il 29 agosto 1815, al granducato di Toscana. I marchesi del Monte sono stati essenzialmente uomini di guerra e ...
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, Arcivescovo di Colonia dal 1056 al 1075, nato verso il 1010 in Svevia, morto a Colonia il 4 dicembre 1075. Severo, avido di onori e di comando e, per quanto disposto ad apprezzare la rigidezza monastica [...] seguito al suo matrimonio con Beatrice, vedova del margravio Bonifacio di Canossa, fu in rapporti di stretta amicizia con von sente Annon, ed. Rödiger, Hannover, Deutsche Chroniken, I; W. Wattenbach, Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter, 6ª ...
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Nato circa il 990 dal conte Enrico e da Adelaide di Egisheim, riuscì nel 1024, alla morte di Enrico II, a ottenere la corona di Germania, grazie specialmente all'appoggio dei vescovi tedeschi. Da essi [...] nel 1032. Alla spedizione parteciparono i feudatarî italiani, e tra essi l'arcivescovo Ariberto e Bonifacio di Toscana, al comando regio. E quando scoppiò aperta la contesa tra Ariberto e i suoi valvassori e le due parti ricorsero all'imperatore, C ...
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Nome di una rupe e poi di un castello appartenenti al comune di Ciano d'Enza, nella prov. di Reggio Emilia. Del castello restano i ruderi. La rupe, che raggiunge col punto più alto 576 m., sorge a SE. [...] , dal castello di Canossa, i componenti la dinastia degli Attoni (v.) a cui appartennero il conte Bonifacio e la celebre contessa Matilde e campo di battaglia fra questi principi e i Farnese.
Gli avanzi del castello, continuamente diminuiti dalle ...
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Nacque nel 1288 da Carlo Martello (v.), re titolare d'Ungheria e da Clemenza d'Asburgo. I suoi diritti sul regno di Napoli gli furono tolti dal nonno Carlo II, il quale trasferì la successione al figlio [...] 'Arpad. Dapprima furono vani l'appoggio del papa Bonifacio VIII e l'incoronazione del pretendente fanciullo da parte da tutti Carlo Roberto come re d'Ungheria, col nome di Carlo I (1308). Egli ebbe a lottare per molto tempo con gli oligarchi del ...
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. Primi ad assumere il titolo di conte di C. furono i Radicati, che presero il nome dal distrutto luogo di Radicata, situato un tempo in provincia di Torino, sulla sponda del Po insieme col suo porto che [...] la prigionia di Guglielmo VII; un Guido, capo del partito ghibellino dopo la morte del marchese Giovanni I di Monferrato; un Bonifacio, valente capitano al tempo di Giovanni II, nonché, tra le famiglie aggregatesi, lo scrittore Galeani Napione (v ...
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Città della provincia di Cuneo, situata presso la confluenza della Cevetta col Tanaro, sulla ferrovia Torino-Savona e Ceva-Ormea, a 370 m. s. m., in un bassopiano incassato, circondato da amene colline. [...] dal fratello Bonifacio, marchese di Clavesana, verso il 1174. Sotto Giorgio II detto il Nano (1269-1326) il marchesato ebbe parte cospicua negli avvenimenti del Piemonte meridionale. A Ceva, i marchesi con tutti i signori locali costituivano ...
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RACCONIGI (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Armando TALLONE
Centro della provincia di Cuneo, situato in pianura a m. 255 s. m.; sorge sulla sponda destra del torrente Maira e distende [...] Brinckmann. Nel 1755 il principe Ludovico di Carignano fece innalzare i due padiglioni, la scalea e gli altri corpi a Bonifacio del Vasto e restò compreso tra i territorî che costituirono il marchesato di Saluzzo. Retto a comune, ebbe regolati i ...
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. Diritto. - Nel diritto canonico la pena più grave contro i chierici fu, sino al sec. XII, la deposizione, che importava perdita dell'ufficio e dei diritti patrimoniali ad esso congiunti (beneficio), [...] de crimine falsi, V, 20) l'aver distinto le due pene e a Bonifacio VIII (c. 2, in VI, de poenis, V, 9) l'aver 2343, § 1, n. 4); l'omicidio volontario (c. 2354, § 2); i casi più gravi di sollecitatio nella confessione (c. 2368, § 1); il venir meno ...
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tessalonicese
tessalonicése agg. e s. m. e f. [dal lat. Thessalonicensis]. – Di Tessalònica (gr. Θεσσαλονίκη, lat. Thessalonīca), abitante di Tessalonica, la città della Grecia antica che in età medievale assunse il nome di Salonicco: il regno...
cloaca
s. f. [dal lat. cloaca, che deriva dalla stessa radice del gr. κλύζω «lavare, pulire»]. – 1. Condotto sotterraneo che raccoglie e scarica le acque piovane e i liquidi di rifiuto; fogna, chiavica. In usi fig., per mettere in risalto...