LACAITA, Giacomo Filippo
Mario Menghini
Uomo politico ed erudito, nato a Manduria il 4 ottobre 1813, morto a Napoli in una villa di Posillipo il 4 gennaio 1895. Andato a diciott'anni a Napoli, vi si [...] fornì ampie notizie per quella celebre lettera a lord Aberdeen, che fu una terribile requisitoria contro il malgoverno borbonico. Arrestato, otto giorni dopo fu liberato per intercessione del Temple, e subito dopo esulò in Inghilterra, dove conobbe ...
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Figlio (Caserta 1841 - Cannes 1934) di Ferdinando II re delle Due Sicilie e di Maria Teresa d'Austria, al crollo della monarchia borbonica riparò a Roma e partecipò con le truppe pontificie allo scontro [...] di Mentana (1867) ottenendo il grado di colonnello. Allontanato il 23 settembre 1870 da Roma dalle autorità italiane, si arruolò nell'esercito carlista in Spagna. Capo riconosciuto dei legittimisti napoletani, ...
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CARRANO, Francesco
Francesco Saverio Trincia
Nacque a Napoli il 2 dic. 1815. La sua formazione ha inizio nel clima della reazione borbonica, di cui il C. diviene presto fiero nemico. Studia presso i [...] fatte alle dipendenze del conte Cutrofiano, nel corso delle quali gli appare tutta la rozzezza e la impreparazione dell'esercito borbonico. Il C. infatti era stato ammesso nella reale compagnia delle guardie del corpo a cavallo, dove ottenne il grado ...
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Pittore. Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1707, morì a Napoli nel 1789. Nominato nel 1751 pittore della corte borbonica fu poi direttore della R. Scuola del disegno (1755), soprintendente [...] della R. tappezzeria napoletana diretta dal Duranti (1757), e consulente regio per ogni lavoro che avesse attinenze con la decorazione e con la pittura. Le sue principali opere son da cercare nelle chiese ...
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Economista e uomo politico italiano (Palermo 1810 - Venezia 1900). Di profonda fede liberale e di potente ingegno, è il più autorevole rappresentante della scuola classica in Italia.
Vita
Incarcerato [...] annunciare al secondogenito di Carlo Alberto la nomina a re di Sicilia; costretto a fermarsi in Piemonte dalla restaurazione borbonica, fu redattore del Risorgimento e insegnò economia politica all'univ. di Torino (1848-59); passò quindi a Pisa, ma ...
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SMARGIASSI, Gabriele
Carlo Siviero
Pittore, nato a Vasto (Chieti) il 22 luglio 1798, morto a Napoli il 12 maggio 1882. Studiò pittura di paesaggio nella R. Accademia borbonica sotto la guida dell'olandese [...] Anton van Pitloo, dopo la morte del quale, avvenuta nel 1837, ne occupò la cattedra. Visse per un lungo periodo a Parigi sotto la ventata del rinnovamento postaccademico. Il contatto coi maestri francesi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Francia, il ritorno della dinastia borbonica agevola l’affermazione della pittura [...] un dipinto a François Gérard, un allievo di David, che già nel 1817 ha dipinto un quadro per celebrare il ritorno dei Borbone: L’entrata di Enrico IV a Parigi nel 1594. L’incoronazione di Carlo X di Gérard presenta indubbie assonanze con il Napoleone ...
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Giurista e uomo politico (Palermo 1810 - ivi 1870). Prof. (dal 1841) di diritto penale all'univ. di Palermo, scrisse anche di economia professando idee liberiste. Arrestato dalla polizia borbonica alla [...] vigilia della rivoluzione del 1848, dopo la vittoria popolare fu deputato al parlamento siciliano. Esule, dopo il ritorno dei Borboni, dapprima a Genova (dove ricoprì la cattedra di diritto costituzionale) e quindi a Firenze, tornò nel 1860 a Palermo ...
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Ufficiale borbonico (Napoli 1767 - ivi 1799). Nel 1799, insieme col fratello Gerardo (n. Napoli 1769), ordì una congiura per rovesciare il governo repubblicano a Napoli e restaurare la monarchia borbonica. [...] Svelata la congiura da Luisa Sanfelice, i due fratelli furono arrestati e fucilati sulla piazza del Castel Nuovo il 13 giugno 1799 ...
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GIUSTINIANI, Lorenzo
Fausto Nicolini
Erudito, nato nel giugno 1761 a Napoli, ove morì alla fine del 1824 o ai principî del 1825. Entrato nel maggio 1802 nella Biblioteca borbonica (ora nazionale), vi [...] fu vice-bibliotecario (1804), poi terzo bibliotecario (1805). Retrocesso aiutante nel decennio francese, riebbe il suo grado alla Restaurazione (1815). Il 6 ottobre 1824 fu nominato professore di arte ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...