Nome («gli offesi») con cui si designarono durante la guerra di successione spagnola (1701-13) i partigiani di Carlo d’Asburgo, avversari dei seguaci di Filippo di Borbone. Centro degli A. fu la Catalogna, [...] ove continuarono a cospirare contro la nuova dinastia borbonica. Fautori della restaurazione dell’assolutismo, nel 1827 tentarono un’insurrezione che costò la vita ai loro capi. ...
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VILLARI, Pasquale
Francesco Ercole
Storico e uomo politico italiano, nato a Napoli il 3 ottobre 1826, morto a Firenze il 17 dicembre 1917. Dal 1859 al 1865 insegnante di storia nell'univeesità di Pisa; [...] spirituale e culturale fu decisivio. Col De Sanctis partecipò al moto napoletano del 1848 e fu con lui vittima della reazione borbonica. Nella giornata del 15 maggio, fu arrestato, mentre gli uccidevano sotto gli occhi il suo amico Luigi La Vista, e ...
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GENOVESE, Gaetano
Alfonso De Romanis
Architetto, nato a Eboli (Salerno) nel 1795, morto a Napoli nel 1860 o poco dopo. Studiò a Napoli e a Roma con P. Santacroce e con l'architetto Antonio Niccolini, [...] ). L'opera più vasta da lui intrapresa fu l'ampliamento del palazzo reale di Napoli commessogli da Ferdinando II di Borbone (1841-58). Gli appartengono in questa reggia il rimodernamento della facciata, le due ali estreme della fabbrica, il giardino ...
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GIURA, Vincenzo
Elisa Boccia
Nacque a Roccanova, nel Potentino, il 14 dic. 1847, da Raffaele e da Angiola Continanza; ancora adolescente si trasferì con la famiglia a Napoli, dove si dedicò all'arte [...] dell'oreficeria. Nella ex capitale borbonica, la sua affermazione professionale e commerciale fu molto rapida e già negli anni Settanta avviò un piccolo laboratorio con alcuni operai.
Sebbene i gioielli da lui ideati e prodotti attingessero a un' ...
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Figlio (Napoli 1827 - Parigi 1892) di Francesco I re delle Due Sicilie e di Maria Isabella di Spagna, sposò nel 1850 Maria Isabella di Toscana. Privo di capacità politiche, va ricordato unicamente per [...] il sincero attaccamento, a dispetto degli intrighi familiari della corte borbonica, ai sovrani Ferdinando II e Francesco II. ...
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PATTO di famiglia
Carlo Morandi
Ebbe questo nome il trattato concluso il 15 agosto 1761 a Parigi tra Luigi XV di Francia e Carlo III di Spagna per unire più strettamente sul terreno politico-economico [...] le varie branche della famiglia borbonica e soprattutto le due monarchie di Francia e Spagna. Il primo disegno del trattato fu presentato dal marchese Grimaldi ambasciatore di Spagna a Versailles; il duca de Choiseul, tenace diplomatico e convinto ...
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DE CESARE, Carlo
Alessandro Polsi
Nacque a Spinazzola (Bari) il 12 nov. 1824 da Raffaele, importante censuario di terre nel Tavoliere, e da Francesca Sangermano. Secondo l'Arrighi, la famiglia vantava [...] alla vigilia dell'unificazione, con una scelta di testi, Napoli 1959, ad Ind.; J. Davis, Società e imprenditori nel Regno borbonico 1815-1860, Bari 1979, ad Ind. Altre volte discorsi, in partic. quello del 1863 sul trattato di commercio, sono serviti ...
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Friscia, Saverio
Medico e uomo politico (Sciacca, Agrigento, 1813 - ivi 1886). Vicino agli ambienti radicali siciliani, nel 1847 fu tra gli organizzatori della rivolta antiborbonica a Sciacca e l’anno [...] successivo venne eletto deputato al Parlamento generale di Sicilia. Con la restaurazione borbonica fu inviato al domicilio coatto e nel 1850 espatriò. Entrato nel movimento mazziniano, nell’agosto 1860 tornò a Palermo e divenne una figura di rilievo ...
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Poeta (Genova 1692 - Parma 1768). Somasco, fu da Clemente XII prosciolto dai voti monastici. Poeta (dal 1725) della corte dei Farnese a Parma e poi (passati col trattato di Aquisgrana ai Borboni di Spagna [...] i ducati di Parma, Piacenza e Guastalla) di quella borbonica, il F., che ebbe notevoli cariche tra le quali quella di segretario perpetuo dell'Accademia di belle arti, fu per qualche tempo ritenuto primo tra i lirici tanto che S. Bettinelli scelse i ...
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Patriota (L'Aquila 1791 - ivi 1871); deputato al parlamento napoletano del 1820, denunciò i difetti dell'amministrazione finanziaria (Proposta di un novello piano di finanze per il Regno di Napoli, 1820); [...] Esteri con C. Troya. Arrestato nel giugno 1849, fu liberato solo nel 1853 e costretto all'esilio fino alla caduta dei Borboni. Eletto deputato nel 1861, passò subito al Senato, ove difese gli interessi della Chiesa in nome di quei principî cattolici ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...