Celentano, Bernardo
Pittore (Napoli 1835 - Roma 1863). Formatosi al Reale istituto di Belle Arti di Napoli, esordì alla mostra borbonica del 1851 con vari dipinti, uno dei quali, Un inutile pentimento, [...] venne premiato con la medaglia d’argento. Vicino a Domenico Morelli, fu convinto da quest’ultimo a recarsi a Roma. Qui studiò a fondo la pittura antica ed entrò in contatto e amicizia con molti altri artisti ...
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ISAC, Antonio
Rossella Canuti
Nacque a Parma il 4 luglio 1788 da genitori francesi, Guillaume di Carcassonne e Marianne Peingard di Chambéry, addetti al servizio della corte borbonica.
Nella Parma del [...] primo Ottocento, permeata di ideali neoclassici mediati dal forte influsso della cultura francese, l'I. studiò disegno presso Biagio Martini, pittore di storia e disegnatore impeccabile che, con gusto ...
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MANCINELLI, Gustavo
Cinzia Beccaceci
Figlio del pittore Giuseppe e di Maddalena Arnoldi, nacque a Roma intorno al 1841. Il debutto del M. fu precoce; partecipò infatti in qualità di allievo alla Biennale [...] Borbonica del 1855 con il disegno Testa di Aiace, premiato con la medaglia d'argento. Alla Biennale del 1859 ottenne la medaglia d'oro per il dipinto la Comunione nelle catacombe (De Gubernatis). Nel 1864 vinse il concorso per il pensionato nazionale ...
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CATALANI, Luigi
Arnaldo Venditti
Nato a Roma nel 1809, il C. può considerarsi napoletano d'adozione, perché a Napoli visse quasi ininterrottamente a partire dal 1814, allorché il padre si trasferì nella [...] tardi professore onorario di architettura nel R. Istituto di Belle Arti (venne confermato nel 1861, dopo la caduta dei Borboni). Fu inoltre socio dei Virtuosi del Pantheon di Roma e membro dell'Accademia pontificia di Bologna. Fra le altre accademie ...
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GIURA, Vincenzo
Elisa Boccia
Nacque a Roccanova, nel Potentino, il 14 dic. 1847, da Raffaele e da Angiola Continanza; ancora adolescente si trasferì con la famiglia a Napoli, dove si dedicò all'arte [...] dell'oreficeria. Nella ex capitale borbonica, la sua affermazione professionale e commerciale fu molto rapida e già negli anni Settanta avviò un piccolo laboratorio con alcuni operai.
Sebbene i gioielli da lui ideati e prodotti attingessero a un' ...
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FERGOLA, Salvatore
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Napoli tra il 1798 e il 1799 da Luigi (cfr. voce in questo Dizionario) e da Teresa Conti. Si dedicò prima allo studio delle lettere e dell'architettura, [...] F., in Salvator Rosa, I (1839), 12, pp. 90 s.; G. F. [Filioli], Sopra alcune opere di scultura, pittura... nel Real Museo Borbonico il di 30 maggio dell'anno 1839, in Annali civili del Regno delle Due Sicilie, XX (1839), 40, p. 150 (per Alessandro ...
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GIROSI, Giovanni
Giovanna Cassese
Figlio di Pietro e di Emanuela Nappa, nacque a Napoli il 28 giugno 1818. Si formò come pittore nell'ambito del Reale Istituto di belle arti di Napoli, ove riportò varie [...] si iscrisse nella locale Accademia di belle arti. Molto presto iniziò la sua attività espositiva, se già nel 1835 alla Biennale borbonica in qualità di alunno della Scuola elementare di disegno per gli artieri esponeva un disegno di un Fauno (n. 421 ...
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DI BARTOLO, Gesualdo
Antonio Ragona
Figlio di Celestino, fabbricante di maioliche, e di Carmela Velardita, nacque a Caltagirone (Catania) il 22 apr. 1858. Dopo aver lavorato fin da bambino nella bottega [...] diciottenne frequentò per due anni la scuola serale di disegno, aperta dal Comune nel 1876 presso l'ex caserma borbonica, comunemente detta Carabozzo; e lì fu allievo dello zio Giuseppe Di Bartolo, che vi insegnava plastica. Nel contempo collaborò ...
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PALIZZI, Nicola
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Nicola. – Figlio di Antonio e di Doralice del Greco, fratello di Giuseppe, Filippo e Francesco Paolo, nacque a Vasto, in Abruzzo, il 20 febbraio [...] Roma, ma a causa degli avvenimenti politici di quell’anno non poté lasciare Napoli, dove partecipò alla Mostra nel Real Museo borbonico con Studio di piante e Studio di una quercia, oltre che con due opere di gusto posillipista, Grotta Bonea e Sarra ...
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ABBATI, Vincenzo
Costanza Lorenzetti
Nato a Napoli nel 1803, dal 1822 al 1826 fu iscritto alla scuola di scenografia del R. Istituto di Belle Arti di Napoli, ove con S. Cammarano ed altri studiò sotto [...] professore di scenografia. Frequentò anche lo studio di L. N. Lemasle, scenografo del teatro San Carlo. Alla prima Mostra borbonica (1826) espose la Veduta di un sotterraneo dell'infelice Andrea d'Ungheria nella cappella Minutolo, copiata da L. N ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...