DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] parte e gruppi dirigenti dall'altra la causa del declino del Regno meridionale tit il 1848 e il 1860.
Il problema del crollo dei Borboni stava molto a cuore al D., che lo trattò a fondo nell'opera sua più fortunata, quella Fine di un regno dal 1855 ...
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DE MARI, Francesco
Carlo Bitossi
Nacque a Genova il 4 apr. 1656 e fu battezzato come Francesco Maria (ma il Francesco Maria De Mari dei documenti dell'epoca e un omonimo) nella chiesa di S. Siro.
Era [...] in territorio genovese di una scorta armata al monarca troppo numerosa. Il D. ricevette un personale segno della generosità borbonica "un anello con diamante", che poté tenere dietro approvazione dei Collegi): e la questione del cerimoniale venne ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] di Monza. Nell’ideazione del complesso ebbe certo a mente le opere dei maestri, dalla villa Farsetti di Sala alla reggia borbonica di Caserta.
L’organismo ha il proprio fulcro nel corpo centrale cui due ali di minore altezza conferiscono una forma a ...
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CIRILLO, Nicola
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) il 10 sett. 1671 da Santo e Zenobia Pagano; le condizioni e la storia precedente della famiglia non sono ben note, ma se due generazioni dopo [...] supposto anche di recente, sarebbe nulla, perché la biblioteca e le carte di Domenico Grillo, andarono distrutte nella reazione borbonica del 1799, Le menzioni del C. nel carteggio del Giannone mostrano non solo la sollecitudie del primo per la sorte ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] del nunzio pontificio da Napoli, essendo anche nelle grazie del segretario di Stato, il C. brigò invano presso la corte borbonica per essere accettato in quella carica. Gli riuscì invece di divenire agente del duca di Brunswick a Roma. Ma i suoi ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] arrivato a Napoli il 12 novembre, e di aver preso l'abito dei gesuiti il 20 dello stesso mese.
Dopo la fuga dei Borboni da Napoli (gennaio 1806), il M. si recò a Roma, dove insegnò al Collegio romano. In seguito l'amministratore apostolico (dal 1807 ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] posizione eminente che aveva a lungo conservato nella società letteraria napoletana, e non ebbe incarichi importanti nella nuova gestione borbonica, anche se, da un accenno contenuto in una sua lettera, risulta aver fatto parte di una giunta per "la ...
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DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] di G. D., in Napoli nobilissima, VIII (1969), pp. 203-216; N. Spinosa, La pittura napoletana da Carlo a Ferdinando IV di Borbone, in Storia di Napoli, VIII, Cava dei Tirreni 1971, pp. 510 ss., 540 ss.; Id., Luigi Vanvitelli e i pittori attivi a ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] contro la Prussia (1864), quindi a più riprese (1865-66 e 1868-69) nella Spagna della crisi della monarchia borbonica e della successiva rivoluzione.
Il G. veniva così mettendo a punto uno stile giornalistico che, calibrato soprattutto sugli eventi ...
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CAPOCCI, Ernesto
Antonio Garibaldi
Marina De Marinis
Nacque il 31 marzo 1798, da Francesco e Marta Zuccari, a Picinisco in Terra di Lavoro, allora provincia di Caserta nel Regno di Napoli, attualmente [...] i figli esuli con Settembrini e Spaventa e, all'arrivo di Garibaldi, tutti cooperavano alla definitiva caduta del regime borbonico. Il C. fu subito reintegrato, con decreto dittatoriale, nel posto di direttore dell'osservatorio (1860) e l'anno dopo ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...