Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] onora la [...] Republica fa riverenza a ciascun gentiluomo viniziano». Sembra invece smagliarsi il tessuto costituzionale, che parte dall'alto e viene sostenuto da ceti d'ascendenza borghese in basso. Un tema che non sfiora l'agiografia panegiristica ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] a «stimolare la curiosità del pubblico [leggi la «borghesia spensierata e oziosa»] e le sue tendenze licenziose e delle novelle de' novizi di Pietro Fortini. L'autore, un gentiluomo senese attivo negli anni cinquanta, è da porsi quasi ai margini ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] Sorìa; sua madre, Isabella Morelli, era veneziana, di buona famiglia borghese, o cittadinesca, come allora si diceva. «Uomo feroce, più sede in casa di Gian Vincenzo Pinelli, un gentiluomo di origine napoletana: lo frequentavano nobili veneziani e ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] di Michelangelo per il mecenatismo d'un giovane gentiluomo britannico, probabile primo amore della Contessa di Albany di idee, riconosciuta non senza qualche orgoglio municipale-borghese da Carlo Cattaneo e non senza qualche compiacimento filologico ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] sovietica degli scrittori) Michail Aleksandrovic Berlioz e un gentiluomo forestiero che dice di essere esperto di magia nera e il succedersi naturale delle generazioni e della decadenza borghese talché si possono avvicinare quei romanzi o quei cicli ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] le sconfitte napoleoniche e i patiboli partenopei e la borghese burocrazia della Repubblica e del Regno italici, rappresentarci la fu vero e profondo amore, egli seppe nasconderlo da vero gentiluomo quale era. Le lettere alla Bice - come anche quelle ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] da gran signore -, comprometteva mai la sua malinconia splenetica di gentiluomo un po' snob. Quanto a Cino, se si guarda d'un'amicizia che ricorda, in questi signori decaduti e borghesi dell'alta cultura, la parità e la solidarietà dei cavalieri ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] proposito amabile di edificazione, in una cordialità distaccata di gentiluomo e di erudito, e diviene poi senso della misura la sua trilogia di Glisomiro, è il rappresentante di un romanzo «borghese». La verità è, su di un piano più modesto, che egli ...
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GUARESCHI, Giovannino
Domenico Proietti
Nacque a Fontanelle, frazione di Roccabianca, in provincia di Parma, il 1° maggio 1908 da Primo Augusto, negoziante di biciclette e macchine agricole, e Lina [...] della bella ereditiera Clotilde Troll per il giovane gentiluomo Filimario Dublè.
Al lavoro per il Bertoldo il volume unico, con il titolo, scelto dal G., Piccolo mondo borghese, 1998, raccolta dei racconti non legati al ciclo Mondo piccolo, ...
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COSTA (Costa de Beauregard), Giuseppe Enrico, marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Nacque il 20 aprile 1752 nel castello di Beauregard, situato sulle rive del lago Lemano, secondogenito [...] il servizio col grado di capitano e ricevette il titolo di gentiluomo di camera del re. Visse nella sua proprietà di Beauregard, per si lasciò inizialmente sedurre dalle riforme della "rivoluzione borghese". Nell'aprile del 1792, alle crescenti voci ...
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nobilitare
v. tr. [dal lat. nobilitare, der. di nobĭlis «nobile»] (io nobìlito, ecc.). – 1. a. Rendere nobile, elevare al rango di nobile, conferendo o trasmettendo un titolo di nobiltà: Napoleone nobilitò i membri della sua famiglia; fu lui...