Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] più insigni, e che dev’essere considerata più avanzata, più rispondente alle esigenze culturali di una borghesia moderna» di quella «neofiorentinistica» di ➔ Alessandro Manzoni (➔ questione della lingua). Come ha puntualizzato Dardi (1990: 34 ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] del dopoguerra. Bacchelli assunse spesso i panni dell’ideologo moralista e conservatore, o del letterato umanista – riflesso di una borghesia colta e paternalista – che si oppone con gli strumenti della satira o della polemica alla piega che sta ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] di L. Sterne (cfr. Marcheschi, in C. Collodi, Opere, pp. XV-XIX), il genere "popolare" del romanzo e quello "borghese" della guida di viaggio. Così la narrazione romanzesca, che procede in modo parodisticamente caotico e con l'intreccio ingarbugliato ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] infatti un segno importante della chiusura in senso autoritario della vita culturale cittadina. I giovani della media e alta borghesia mercantile che erano soliti riunirsi in casa di Francesco Mazzuoli, lo Stradino, approfittando per i loro interessi ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] , documentano due crisi: quella della letteratura verista e della cultura positivista da una parte e quella della borghesia postrisorgimentale dall'altra (Tedesco). In questa prospettiva il pessimismo storico, il cerebralismo e il criticismo che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] di Giovanni Boccaccio, espressione della realistica e cinica civiltà borghese, alle ambivalenze del Rinascimento, i cui esiti sarebbero del critico napoletano, i maggiori scrittori di una borghesia non cinica, consapevole della moralità del lavoro e ...
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Scopritori e viaggiatori del Cinquecento - Introduzione
Ilaria Luzzana Caraci
«lo ho perduti molti sonni e ho abreviato la vita mia 10 anni; e tutto tengo per bene speso, perché spero venire in fama [...] , in particolare Siviglia e Lisbona, capisaldi essenziali della rotta dei Genovesi. In queste città si insediò una borghesia mercantile, in parte proveniente anch'essa dall'Italia, in particolare dai centri commerciali della Pianura Padana e della ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] arti maggiori e dei tre ordini, i quali rappresentavano la massima organizzazione politica ed economica della più agiata borghesia artigianale e mercantile, il "popolo" appunto. È evidente quindi come sia abbastanza fuorviante parlare di guelfismo e ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] ampia trattazione del singolo problema. Tuttavia meglio dei Documenti esso si configura quale specchio della vita privata della borghesia fiorentina fra Due e Trecento, con le sue mode e consuetudini e le sue velleità di attingere certa aristocrazia ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] castello della scrittura, Torino 1994, pp. 213-264; I. Calvino, È stato così (1947) e N. Ginzburg, o le possibilità del romanzo borghese (1961), in Id., Saggi 1945-1985, a cura di M. Barenghi, Milano 1995, pp. 1085 s., 1087-1094; G. Magrini, "Lessico ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...