PASERO, Tancredi
Cesare Clerico
PASERO, Tancredi (Giacinto Tommaso). – Uno dei maggiori bassi del Novecento, nacque l’11 gennaio 1893 a Torino, nella centralissima via Barbaroux, da Pietro, ferroviere, [...] famoso il suo Filippo II nel Don Carlo). Per Boris Godunov si valse dei consigli del famoso baritono polacco a cura di R. Celletti, Roma 1962, coll. 605-607; G. Berutto, I cantanti piemontesi, Torino 1972, pp. 204 s.; A. Sguerzi, Le stirpi canore, ...
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12 Angry Men
Daniele Dottorini
(USA 1956, 1957, La parola ai giurati, bianco e nero, 95m); regia: Sidney Lumet; produzione: Henry Fonda, Reginald Rose per Orion-Nova; sceneggiatura: Reginald Rose, dal [...] (a parte il prologo e l'epilogo), Lumet, grazie anche all'apporto del direttore della fotografia Boris Kaufman, moltiplica gli spazi e i punti di ripresa, frammentando l'apparente unità del gruppo di giurati e rendendo tangibile il conflitto vissuto ...
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Lugosi, Bela
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di Béla Ferenc De-sző Blaskó, attore teatrale e cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Lugos (od. Lugoj, Romania) il 20 ottobre 1882 e [...] si trasferì in Germania, dove girò una dozzina di film tra i quali Der Januskopf (1920) di Friedrich Wilhelm Murnau. Emigrato negli la prima volta il rivale Boris Karloff. Lavorò ancora con Browning in Mark of the vampire (1935; I vampiri di Praga) e ...
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COPPOLA, Raffaele
Giancarlo Landini
Nato a Capua il 14 maggio del 1841, da umili genitori, la sua vicenda biografica non è contrassegnata da particolari avvenimenti.
La famiglia Coppola era di origini [...] russo, in cui si ritrovano affinità con il Boris Godunov, almeno per quanto riguarda la protagonista femminile Larousse, Dict. des Opéras, Paris 1905, pp. 236 s.; G. Depanis, I concerti popolari ed il Teatro Regio di Torino..., Torino 1915, p. 209; G ...
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Csillagosok, katonák
Gianfranco Cercone
(Ungheria/URSS 1967, L'armata a cavallo, bianco e nero, 105m); regia: Miklós Jancsó; produzione: Mafilm/Mosfilm; sceneggiatura: Georgij Mdivani, Gyula Hernádi, [...] fotografia: Tamás Somló; montaggio: Zoltán Farkas; scenografia: Boris Čebotarëv; costumi: Maya Abar, Gyula Várdai.
Ambientato negli la violenza. L'antico monastero ortodosso, così come i paesaggi naturali nei quali si svolge in larga parte l ...
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GAUDIO, Mansueto
Daniela Giordana
Nacque a Vignale Monferrato il 7 luglio 1873 da Paolo e Giulietta Bellero, agricoltori nella cascina di Pratochiuso. Trascorse la prima giovinezza a Vignale e, dopo [...] (1921-22), si segnalò in Falstaff (Pistola), Boris Godunov di M.P. Musorgskij (frate Pimen) Voci parallele, Bologna 1977, pp. 178 s.; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, I, 1772-1900, Genova 1980, pp. 414 s., 418 s., 453, 457; Enc. dello ...
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Aleksandrov, Grigorij Vasil´evič
Daniele Dottorini
Nome d'arte di Grigorij Vasil′evič Marmonenko, sceneggiatore, regista e attore cinematografico russo, nato a Ekaterinburg (Russia) il 23 gennaio 1903 [...] Durante la guerra civile (1918-1920) recitò anche nei gruppi teatrali per i soldati. Nel 1921 si trasferì a Mosca, dove per due anni fu al ritorno in URSS, si separò da Ejzenštejn. Boris Z. Šumjackij, presidente del Sojuzkino (la direzione statale ...
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di Evgeny Utkin
«Il conservatorismo non impedisce il movimento in avanti e verso l’alto, ma blocca il movimento all’indietro e verso il basso, verso il buio caotico, il ritorno allo stadio primitivo». [...] bambino. Così, nel corso degli anni dominati prima da Boris El’cin e poi da Vladimir Putin, la società russa . E questo non lo sa solo la politica, ma lo confermano anche i dati economici. La Russia ha già oltrepassato la linea rossa del reddito pro ...
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Mačeret, Aleksandr Veniaminovič
Vivia Benini
Regista russo, nato a Baku il 27 dicembre 1896 e morto il 12 settembre 1979. Noto anche per le sue sceneggiature e gli scritti teorici sul cinema e sul [...] 1934 avrebbe trovato la sua codificazione ufficiale in tutti i campi dell'arte.
Nella storia del cinema sovietico quelli žizni (1948, Pagine di vita), girato a due mani con Boris V. Barnet, con l'attività di direttore artistico di alcuni importanti ...
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Baby Doll
Peter von Bagh
(USA 1956, Baby Doll ‒ La bambola viva, bianco e nero, 114m); regia: Elia Kazan; produzione: Elia Kazan per Newtown; sceneggiatura: Tennessee Williams, dai suoi atti unici 27 [...] : un accordo col padre di lei obbliga l'uomo ad attendere i vent'anni di Baby Doll, prima di poter godere delle gioie cinepresa è un microscopio", e nelle immagini realizzate da Boris Kaufman risplende tutto il mistero delle metafore poetiche e dei ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi film, come dice Guido Fink, «cripto-ebraici»....