Regista di opera lirica russo, nato a Mosca l’11 maggio 1970. Gestualità di oggi, gente di oggi, problemi del vivere di sempre: è quanto caratterizza tutto il teatro di Č., dove difficilmente manca un [...] Tristan und Isolde di Richard Wagner nel 2005). Dopo il Boris Godunov di Modest Musorgskij diretto da Daniel Barenboim a Berlino (dove di città l’altra – il fulcro di alcuni tra i più bei capitoli del poema di Aleksandr Puškin e, soprattutto ...
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Kentridge, William
Giovanna Mencarelli
Artista, regista teatrale e di film di animazione sudafricano, nato a Johannesburg il 28 aprile 1955. Di famiglia ebraica, dopo essersi formato alla scuola King [...] del disegno a pastello o di quello a carboncino per i filmati d'animazione, rivelando notevoli capacità tecniche e innovative; (2003).
bibliografia
William Kentridge, ed. N. Benezra, S. Boris, D. Cameron, New Museum of Contemporary Art, New York ...
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Scrittore austriaco, nato a Heerlen (Olanda) da genitori austriaci il 9 febbraio 1931, morto a Gmunden il 12 febbraio 1989. Percorsa una breve esperienza lirica (1957-60), è passato alla narrativa e in [...] Di maggiore linearità, fuori da cerebralismi talora estremi, sono i testi espressamente autobiografici, fra cui Die Ursache. Eine Andeutung it., 1984).
Giunto al teatro nel 1970 (Ein Fest für Boris; trad. it., 1982), B. vi ribadisce e semmai accentua ...
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Uomo politico russo, nato a Butka (villaggio nella regione di Sverdlovsk) il 1° febbraio 1931. Laureatosi in ingegneria edile, s'iscrisse al PCUS nel 1961. Segretario del partito nel distretto di Sverdlovsk [...] e guidare la resistenza al putsch con il quale i conservatori tentarono di esautorare Gorbačëv nell'agosto 1991. Emerso offuscato nei mesi successivi dalle difficoltà incontrate nel gestire i conflitti politici, etnici ed economico-sociali emersi sia ...
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Nato nel 1547 dall'eminente famiglia degli Šujskij, discendenti di Alessandro Nevskij (v.). Astuto, intrigante, egoista, privo d'iniziativa, non ebbe alcuna delle qualità di uomo di stato; fu in balìa [...] (v.) dal sospetto di aver mandato dei sicari a uccidere lo zarevič. Durante il regno di Boris (1598-1605), Šujskij fu fedele allo zar, ma, morto Boris, visti i successi del falso Demetrio (v.), non indugiò a riconoscerlo, in mala fede, per il figlio ...
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PUTIN, Vladimir Vladimirovič
Silvio Pons
Uomo politico russo, nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre 1952. Di umili origini, laureato in diritto internazionale, P. iniziò molto giovane [...] commerciale, avendo formalmente lasciato i servizi. Nel 1996 entrò a far parte dello staff del presiden te Boris El′cin a Mosca. ’evoluzione nazionalista del suo regime. Sotto la sua guida, i rapporti con gli Stati Uniti e l’Unione Europea si fecero ...
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Pittore, critico e storico d'arte, nato il 4 maggio 1870 a Pietroburgo, da Nicola Benois, che fu architetto della corte imperiale di Russia, e da Anna Cavos, figlia del famoso architetto italiano Alberto [...] altre sue messe in scena sono diventate famose e classiche (Armida, Boris, Le Rossignol, commedie di Molière e di Goldoni, ecc.). La (Zarskoje Selo) e una Storia dell'arte in tutti i popoli di tutti i tempi in 36 volumi, di cui soltanto 24 sono stati ...
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Voce maschile, intermedia tra quella del tenore e quella del basso. L'etimologia della parola dimostra che tale voce fu considerata in rapporto a quella, più acuta, del tenore. Ebbe una chiave speciale, [...] adoperata nell'opera teatrale, tanto seria quanto buffa. I compositori teatrali affidarono al baritono parti importanti e nell'Amleto del Thomas, nel Don Giovanni del Mozart, nel Boris Godunov del Musorgskij, nel Gianni Schicchi del Puccini e in ...
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Poeta russo, nato nel 1880, figura molto complessa della generazione che ha dominato il primo ventennio del sec. XX. Poeta e pensatore, il B. ha partecipato intensamente al movimento simbolista russo, [...] (per es. Blok); e di questo nuovo stato d'animo testimoniano i versi degli anni 1909-1911. Nel 1909 il B. pubblicò il suo Olga Resnevič (frammenti del romanzo Il colombo d'argento) in Russia, I, 1920-21.
Bibl.: E. Lo Gatto, La letteratura russa del ...
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Archeologo e uomo di stato bulgaro, nato a Stara-Zagora il 10 aprile 1883. Dopo aver frequentato le scuole medie a Plovdiv e a Sofia, andò a compiere gli studî universitarî a Lipsia e Friburgo, dove si [...] , in Francia, in Egitto, in Siria e in Palestina. I suoi numerosi lavori su temi di archeologia e di arte antica febbraio 1940 Kiosejvanov presentò le dimissioni, Filov fu incaricato da Boris III di formare il nuovo Gabinetto. La sua fu una politica ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi film, come dice Guido Fink, «cripto-ebraici»....