DEL CAMPO, Giuseppe
Cesare Corsi
Nacque il 9 apr. 1890 a Paradigna di Cortile San Martino (Parma) da Achille e Clementina Paini. Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà parmense, ricevette [...] bolognesi (che comprendevano gli allestimenti del Boris Godunov di Mussorgskij, la Gioconda di 168; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 247; B. Molossi, Diz. dei parmegiani..., Parma 1957, pp. 62 s.;La Musica, Diz., I, p. 502. ...
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PENNO, Biagio, conosciuto come Gino
Giancarlo Landini
PENNO, Biagio, conosciuto come Gino. –Tenore. Nacque a Felizzano, in provincia di Alessandria, l’8 dicembre 1920, figlio di Stefano, impiegato nelle [...] riprese al Teatro delle Palme di San Remo. Nel 1956 cantò Boris Godunov alla Scala, e tra marzo e aprile La forza del Monteverdi della Spezia.
Visse a Milano, con la moglie e i due figli, Cesare e Francesco, svolgendo carriera impiegatizia presso ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] di letteratura, poesia e cinema come Jurij N. Tynjanov, Boris M. Ejchenbaum, Osip M. Brik, Roman O. Jakobson. un cinema prosastico e uno poetico; in ciò sta la differenza fondamentale fra i generi, e ciò che distingue uno dall'altro non è il ritmo o ...
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BORGIOLI, Dino
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Nacque a Firenze il 15 febbr. 1891 da Antonio e da Elvira Rigatti. Si diplomò in ragioneria e nello stesso tempo studiò canto con E. Giachetti. Nel 1917 esordì al Teatro Dal Verme [...] con opere di Puccini (La bohème,Madama Butterfly)e il Boris Godunov, di M. P. Musorgskij, accolto sempre con grande dopo aver eseguito un recital, al Queen's Hall, che riscosse i più calorosi consensi della critica, fece la sua ultima apparizione al ...
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FABBRONI, Piero
Salvatore De Salvo
Nacque a Verona il 18 nov. 1882 da Paolo e da Costanza Gorghetto. Intrapresi gli studi musicali nella città di origine, sotto la guida di P. Marconi, li proseguì al [...] '25). Nel marzo successivo il F. concertò il Boris Godunov di M. Musorgskij, interpretato dal basso Zigmund Gatti, Ilteatro alla Scala, nella storia e nell'arte (1778-1963), Milano 1964, I, p. 345; II, pp. 93, 252; Due secoli di vita musicale. ...
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Käutner, Helmut
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 25 marzo 1908 e morto a Castellina (Siena) il 20 aprile 1980. La sua prolifica carriera di [...] arti e di lettere presso l'università di Monaco, K. fece i primi passi nello spettacolo agli inizi degli anni Trenta come autore e Hauser's memory (1970; La morte viene dal passato) di Boris Sagal, e Karl May (1974) di Hans Jürgen Syberberg, ...
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Kaufman, Boris ArkadÐevič
Stefano Masi
Direttore della fotografia russo, nato a Białystok (od. Polonia) il 24 agosto 1906 e morto a New York il 24 giugno 1980. Fratello minore del regista Dziga Vertov [...] al montaggio e in alcune affiche pubblicitarie dell'epoca i due cineasti risultano coautori. Seguì, per tutta la . Kagan, Du documentaire à la fiction, in "Cahiers du cinéma", 1982, 331, pp. II-IV; Boris Kaufman, in "Film dope", 1984, 29, pp. 16-17. ...
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DE PAOLIS, Alessio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 5 marzo 1893.
Studiò canto nel liceo musicale di S. Cecilia in Roma, ove dal 1916 al 1922 fu allievo di P. Di Pietro, ed ebbe modo di rivelare, già [...] prescelto da Toscanini, nel 1925 tornò alla Scala ove ripropose i ruoli sostenuti nelle due opere verdiane.
Voce tenorile di J. Massenet), Evandro (Alceste di Ch. W. Gluck), Sujskij (Boris Godunov di M. P. Musorgskij), Nick (La fanciulla del West di ...
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Jutkevič, Sergej Iosifovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 28 dicembre 1904 e morto a Mosca il 23 aprile 1985. Attivo sin dall'epoca del muto, attraversò in [...] alla regia di Abram M. Room e come sceneggiatore per Boris F. Svetozarov, tornò alla regia con il suo primo visione e costruendo figure di eroi e di uomini comuni alle prese con i movimenti della Storia, come in Čelovek s ruž′ëm (1938, L' ...
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BALATRI, Filippo
Ada Zapperi
Nacque ad Alfea, vicino Pisa, da nobile famiglia nel 1676. All'età di quindici anni fu inviato dal suo sovrano, Cosimo III de' Medici, allo zar Pietro il Grande, il quale, [...] cambio di sei cavalli di gran razza. Per sua fortuna i Russi non accettarono simile scambio, e il Khān, in segno una ambasceria forse del fratello maggiore del principe Golicyn, Boris, diretta a Vienna, licenziandosi definlivamente dal suo benefattore ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi film, come dice Guido Fink, «cripto-ebraici»....