DRIGO, Riccardo
Concetta Lo Iacono
Nacque a Padova il 30 giugno 1846 da Eugenio, avvocato, e da una nobildonna di Adria, sorella del patriota Bortolo Lupati.
Studiò con A. Jorich, P. Bresciani ed A. [...] , abolì il finale tragico e aggiunse negli atti terzo e quarto i nn. 12, 11 e 15 op. 72 nella sua orchestrazione. G. Pratesi), e si chiuse l'anno seguente con il Boris Godunov, interpretato da Fëdor Šaljapin, con la cui collaborazione il ...
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Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] allievi, oltre ai già ricordati Chochlova e Obolenskij, figurano nomi illustri del cinema sovietico, come Vsevolod I. Pudovkin, Sergej P. Komarov, Boris V. Barnet e, in qualità di studenti esterni, Sergej M. Ejzenštejn e Grigorij V. Aleksandrov. Nel ...
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Andrea Bogoljubskij, Santo
H. Faensen
Sovrano della Suzdalia, granduca di tutte le Russie, nato intorno al 1111, morto il 29 giugno 1174, nipote di Vladimiro Monomaco e figlio di Giorgio Dolgorukij. [...] un colorito bruno chiaro, i capelli un po' mossi, la barba non lunga, come il principe Boris, vestiti principeschi, di [Vocabolario], II, St. Pétersburg 1889.
A. N. Nasonov, Knjaz'i gorod v Rostovo-Suzdal'skoj zomle [Il Principe e la Città nella ...
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Carla Moreni
Abbado senza eredi
Il maestro dopo ogni esecuzione chiedeva una pausa di silenzio. Non voleva subito l’applauso. Dal podio restava fermo, senza abbassare le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, [...] non si possono riempire e restano per sempre. Ma i musicisti suonavano nel solco di una lezione ancora fresca, tenendo di Siviglia e Italiana in Algeri, regia di J.P. Ponnelle; Boris Godunov, regia J. Ljubimov), impose la presenza costante di musica ...
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Čerkasov, Nikolaj Konstantinovič
Vivia Benini
Attore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 27 luglio 1903 e morto ivi (Leningrado) il 14 settembre 1966. La sua fama di grande attore poliedrico, [...] e di arte scenica furono per Č. due personaggi del mondo teatrale dell'epoca: F.I. Šaljapin, celeberrimo basso che Č., ancora ragazzo, ascoltò e vide nel Boris Godunov di M.P. Musorgskij, e più tardi K.S. Stanislavskij al cui realismo psicologico ...
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Lumet, Sidney
Emiliano Morreale
Regista teatrale, televisivo e cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 25 giugno 1924. Autore fortemente legato al teatro per formazione personale e culturale, [...] per la cui riuscita risultò determinante il contributo di Boris Kaufman come direttore della fotografia, davano agli attori coinvolti commerciali, come fallimentari sotto ogni aspetto risultarono i melodrammi The appointment (1969; La virtù sdraiata ...
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Curtiz, Michael (forma anglicizzata di Kertész, Mihály)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 24 dicembre 1888 e morto [...] Angels with dirty faces (1938; Gli angeli con la faccia sporca), i corpi deformi degli horror The mystery of the Wax Museum (1933; La walking dead (1936; L'ombra che cammina, con Boris Karloff), le gesta avventurose e solitarie dell'Errol Flynn ...
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Ioseliani, Otar Davidovič
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico georgiano, nato a Tbilisi il 2 febbraio 1934. I. è un malinconico analista dei comportamenti umani, che vengono considerati alla [...] costanti; a esse non si può opporre che la fuga, nell'alcol (come fece il regista e amico Boris Barnet, uno dei principali modelli di I. assieme a Jacques Tati e Jean Vigo) e in un ozioso nomadismo, fantasticato nella quadriglia a cui è assimilabile ...
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Bogdanovich, Peter
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico statunitense, nato a Kingston (New York) il 30 luglio 1939, da padre serbo e da madre austriaca di famiglia ebrea. Grande estimatore [...] favore dalla critica, anche per il toccante omaggio a Boris Karloff, in una delle sue ultime apparizioni. Nel 1971 (1968; trad. it. 1988), Allan Dwan: the last pioneer (1971), e i libri di interviste This is Orson Welles (1992; trad. it. 1993) e Who ...
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Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] L'accusa mossa al cinema di Sergej M. Ejzenštejn e di Dziga Vertov, o alle teorie rivoluzionarie di Boris Arvatov, è di combattere i modelli borghesi con gli stessi mezzi espressivi che si volevano contrastare rimanendo ancorati al realismo e negando ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi film, come dice Guido Fink, «cripto-ebraici»....