Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] il profilo teorico. In particolare, nel 1927 Boris M. Ejchenbaum, un autorevole esponente dell'Opojaz, Accade così che un suo ampio saggio del 1923 intitolato Literatura i kinematograf (Letteratura e cinema) proclami perentoriamente che "il cinema ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] third floor (1940; Lo sconosciuto del terzo piano) di Boris Ingster e This gun for hire (1942; Il fuorilegge -London 1981.
S. Selby, Dark city: the film noir, Jefferson (NC) 1984.
I colori del nero ‒ Cinema e letteratura noir, a cura di M. Fabbri, E. ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] (1886) di R.L. Stevenson, Dracula (1897) di B. Stoker e i racconti di E.A. Poe.
L'h. si configurò quindi ben presto come ; La iena ‒ L'uomo di mezzanotte) diretto da Robert Wise, con Boris Karloff, The wolf man (1941; L'uomo lupo) di George Waggner, ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] Anna Boleyn (1920; Anna Bolena) di Ernst Lubitsch; Boris Bilinskij quelli di Die freudlose Gasse (1925; La via senza soluzioni a volte anche assai brillanti e geniali: per es., i fantasmi che escono dal cartello di divieto di sosta per Ghostbusters ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] P. Musorgskij ad A.P. Borodin, da N.A. Rimskij-Korsakov a P.I. Čajkovskij; la ricorrenza di registi particolarmente orientati alla musica come Vera P. Stroeva, regista di Boris Godunov (1955), definito dallo storico J. Leyda "la più efficace e fedele ...
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Seriale, film
Monica Dall'Asta
L'espressione film seriale designa un'opera composta da più parti o episodi distribuiti a cadenza più o meno regolare. Esso può assumere la forma della serie (ciclo di [...] perfino l'URSS ebbe una sua eroina in puro stile americano, creata da Boris V. Barnet in Miss Mend (1926) di fedor Ozep e impersonata da figura il più lungo serial mai realizzato in questo Paese: I topi grigi, otto episodi usciti nel 1918. Ma accanto ...
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Scientifica, cinematografia
Virgilio Tosi
Negli ultimi decenni del 20° sec. l'espressione cinematografia scientifica ha assunto significati più ampi rispetto al passato, quando si riferiva a film di [...] delle immagini in movimento, realizzato con qualsiasi tecnica e per i più diversi scopi. La c. s., rispetto al film sulla natura e sulla vita degli animali (tra i cui esponenti vanno ricordati Boris G. Dolin e Aleksandr M. Zguridi). Anche ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] film. Non è un caso che l'industria cinematografica ripaghi i c. con compensi che a Hollywood consentono un più che Marvin; nell'horror, Basil Rathbone, Bela Lugosi, Boris Karloff, protagonisti e comprimari eccellenti. Altre stratificazioni ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] carriera nell'ambito del cinema, come direttore della fotografia Boris A. Kaufman, e come operatore Michail, che ogni ripresa esplicita, è forse il suo più autentico erede.
Bibliografia
I principali testi teorici di V. sono tradotti in italiano in D ...
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Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] 1938, Mr Moto va in vacanza). Dopo una parte nella commedia sociale I'll give a million (1939; Chi vuole un milione?) di Walter Lang the third floor (1940; Lo sconosciuto del terzo piano) di Boris Ingster, che segnò il ritorno di L. all'immagine di ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi film, come dice Guido Fink, «cripto-ebraici»....