Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] di età flavia e ne anticipano altre dei due secoli successivi: troveranno poi il loro vero continuatore soltanto nel Borromini (m. nel 1667 a Roma), mentre l'architettura dei Mercati Traianei (proporzioni, motivi dei timpani spezzati, ecc.) e quella ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] statale e di alta società.
L'architettura derivò dalle correnti stilistiche allora dominanti in Europa: dal Barocco italiano del Borromini e dello Juvara e dalla maniera classicheggiante nella quale predominavano l'Olanda e la Francia. Le diverse ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....