Religione
Secondo il Codex iuris canonici, luogo destinato, su licenza dell’Ordinario, al culto divino in favore di una comunità o di un gruppo di fedeli e al quale possono accedere anche altri fedeli [...] . Tra gli o. più noti vi furono quelli di S. Bernardino a Perugia (Agostino di Duccio), dei filippini a Roma (F. Borromini), di S. Lorenzo a Palermo (G. Serpotta). Casa dei padri dell’O. A Napoli, il monastero dei gerolamini, costruzione del 16 ...
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FANCELLI
Maria Teresa De Lotto
Famiglia di scultori originari di Settignano (Firenze), un ramo della quale si stabilì a Roma. Capostipite di questo ramo fu Carlo, nato a Settignano nel 1577 circa da [...] legati alla committenza papale, operando nella compagnia formata da Agostino Radi, Battista Castelli, Costantino Ferrini e Francesco Borromini. Inoltre era in amicizia con Flaminio Ponzio, che tenne a battesimo uno dei suoi figli nel 1610 (Ibid ...
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DE VECCHI, Gaspare
Maria Assunta Bardaro Grella
Figlio del pittore Giovanni, di Borgo San Sepolcro, attivo a Roma dal 1558 c., fu architetto (Baglione, 1733). Non sappiamo dove e quando nacque, né come [...] del convegno promosso dall'Accad. nazionale di S. Luca, Roma 1967, III, p.189; F. Fasolo, L'ultimo decennio dell'attività del Borromini, ibid., I, p. 134; L. Salerno, Piazza di Spagna, Roma 1967, p. 75; G. Martinetti, S. Ignazio, Roma 1967, p. 26; S ...
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Architetto (Messina 1678 - Madrid 1736). Allievo a Roma di C. Fontana, si occupò dapprima di architettura teatrale e di scenografia. Assunto al servizio di Vittorio Amedeo II, come primo architetto civile [...] di J., tra i maggiori architetti italiani del 18° sec., si formarono a Roma, sugli esempi di Fontana, di F. Borromini e degli antichi. La sua architettura si caratterizza per i larghi, aerei effetti prospettici e pittorici e propone alcuni elementi ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] 1640 al 1682; e la sua carriera coincise con quella dei suoi tre grandi contemporanei di Roma: G.L. Bernini, F. Borromini e Pietro Berrettini da Cortona, ma la sua vasta attività riguardò esclusivamente l'architettura.
La più accurata descrizione del ...
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Architetto e storico italiano dell'architettura (Roma 1928 - ivi 2009). Prof. ordinario dal 1970 al 2003 (poi emerito) presso la facoltà di architettura dell'univ. La Sapienza di Roma. Accademico di S. [...] da ricordare i volumi: Scritti rinascimentali di architettura (in collab. con C. Maltese, M. Tafuri, R. Bonelli, 1978); Borromini, manierismo spaziale oltre il barocco (1978); S. Maria delle Grazie a Milano (in collab. con altri, 1983); Il Tempio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento le esigenze di un recupero d’immagine per la città capitale della Controriforma [...] quelli di tutti i membri della famiglia Pamphilj).
La chiesa è iniziata da Girolamo e Carlo Rainaldi, ma si deve a Borromini, subentrato nel 1653 alla direzione dei lavori, l’idea della facciata concava e dei due campanili laterali che, innestandosi ...
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MOLA, Giovan Battista
Susanna Falabella
– Nacque a Coldrerio (Coldrè), vicino Como, il 9 luglio 1586, secondogenito di Aurelia della Porta (Gilardi) e di Giovan Pietro «della Molla», appartenente a [...] , La collezione dei ritratti dell’Accademia di S. Luca, Roma 1979, pp. 18, 41 n. 106, 144 tav. X; J. Connors, Borromini and the Roman oratory, New York-London 1980, p. 207 s.; A. Menichella, S. Francesco a Ripa. Vicende costruttive della prima chiesa ...
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GREGORINI, Domenico (Domenico Paolo)
Claudio Varagnoli
Nacque a Roma il 21 ag. 1692 da Ludovico, architetto, e da Antonia Ficadenti, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini (Varagnoli, 1988, cui [...] e concluso da un fastigio piramidale sostenente la Croce; spunti derivati da Pietro da Cortona e dallo stesso Borromini appaiono così rivissuti in una trama compositiva di ascendenza juvarriana. All'interno, il restauro riguardò soltanto la navata ...
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TAFURI, Manfredo
Tessari Cristiano
Nacque a Roma il 4 novembre 1935 da Simmaco, ingegnere al ministero dei Lavori pubblici, e da Elena Trevi, di famiglia ebraica originaria di Ancona. Per l’esclusione [...] e Martin Heidegger; e in seguito alla conoscenza della Storia dell’architettura moderna di Bruno Zevi (Torino 1950) e del Borromini di Giulio Carlo Argan (Milano 1952) scaturì quello per quest’ultima disciplina, che ne informò la scelta del percorso ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....