Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] ; i teorici del neoclassicismo (J.J. Winckelmann, F. Milizia) assumono a proposito dell’arte e dell’architettura di F. Borromini, G.L. Bernini, Pietro da Cortona, lo stesso valore negativo, in opposizione all’arte classica e rinascimentale. Il senso ...
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MISCIATTELLI, Piero, marchese
Letterato, nato a Firenze, il 14 febbraio 1882, da famiglia milanese trasferitasi nell'Umbria (Castello di Monte Giove) verso la fine del sec. XVI; morto a Roma il 13 febbraio [...] cateriniana" nell'università. In Roma si occupò pure d'arte e quale rettore fece riaprire l'oratorio di S. Filippo Neri, del Borromini, a concerti di musica sacra e a conferenze; fu tra i promotori della Casa di Dante. Membro, dal 1930, del Centro ...
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BACCI, Giacomo Pietro
Nello Vian
Nacque in Arezzo, circa il 1575, da antica e nobile famiglia, che produsse altri letterati fino ai giorni nostri (si credette anche, un tempo, discendesse da essa, come [...] 1645 al 23 apr. 1650. Sotto il suo governo fu terminata verso il 1649 l'abitazione dei padri, con la direzione del Borromini, e Pietro da Cortona, chiamato nel 1647 a decorare la Chiesa Nuova, eseguì in gran parte le pitture della cupola, scoperta il ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] attraente per chi ripensi alla veemente creatività di un Bernini e di un Caravaggio e ai felici e bizzarri ardimenti di un Borromini, di un Longhena, di un Guarini, o anche di un Andrea Pozzo o di un Pietro da Cortona, e di altri: contemporanei ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] da un’incessante attività edilizia (Sisto V, Paolo V e soprattutto Urbano VIII Barberini, protettore di Bernini e di Borromini) e la costante opera per sottrarre al mosaico feudale molte terre, rivendicandole al dominio diretto della Chiesa: nel 1598 ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] anche attivi architetti italiani come G. Bellotto, Giuseppe Fontana e il polacco K. Bażanka, educato a Roma. Influenzato da F. Borromini è Polonia Ferrari da Roma. La Francia influì sull’architettura degli interni (boiséries di J.-A. Meissonier per i ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....