Uomo politico e diplomatico (Roma 1855 - Manziana 1931), figlio di Vincenzo. Deputato della destra (1886-97), fu prefetto di Perugia (1898) e di Napoli (1900), quindi senatore (1902). Divenuto ministro [...] e nuovamente ministro degli Esteri (1906-09), dovette fronteggiare la difficile situazione internazionale seguita all'annessione austriaca della Bosnia-Erzegovina (1908). Ambasciatore a Parigi (1910-16), fu ancora a capo della Consulta dal giugno al ...
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Figlia (n. 1370 - m. Buda 1395) del re d'Ungheria e Polonia Ludovico il Grande d'Angiò. Fidanzata (1379) a Sigismondo di Lussemburgo, alla morte del padre ottenne la corona di Ungheria (1382) ma non quella [...] fallendo tuttavia nell'intento per l'energica opposizione di Sigismondo, che il 1º nov. 1385 sposò Maria. Combattuta dalla Bosnia e dalla parte meridionale dell'Ungheria, M. fu costretta dal re di Napoli Carlo di Durazzo, chiamato dai dissidenti, ad ...
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panserbismo
Movimento politico che si sviluppò in Serbia tra il sec. 19° e gli inizi del 20°, tendente a unificare gli slavi meridionali sotto l’egemonia della Serbia. Dopo la nascita dello Stato iugoslavo [...] già federate, a restare uniti in un unico Stato; essa si è manifestata in partic. in Croazia e in Bosnia, dove le forti minoranze serbe, dopo essersi opposte alle secessioni delle due Repubbliche, hanno proclamato la propria indipendenza dai ...
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trialismo
Corrente politica attiva nella monarchia austro-ungarica nel periodo antecedente alla Prima guerra mondiale; secondo questo orientamento la Croazia-Slavonia-Dalmazia doveva diventare un terzo [...] e l’Ungheria. Di qui ebbe origine il movimento trialistico, che acquistò forza dopo l’annessione all’Austria della Bosnia-Erzegovina, ma fu contrastato dai magiari e dagli austro-tedeschi. L’idea fu ripresa durante la Prima guerra mondiale come ...
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Uomo politico croato (Bradina, Erzegovina, 1889 - Madrid 1959), continuatore del nazionalismo radicale di S. Radić, A. Starčević e J. Frank; avversò l'unione alla Serbia, e (1929), dopo l'eccidio di Radić [...] , dopo il crollo iugoslavo (1941), divenne poglavnik (o "duce") dello stato croato indipendente (comprendente anche la Bosnia-Erzegovina) creato dalle potenze dell'Asse e condusse violente persecuzioni, in particolare contro Serbi ed Ebrei, nel ...
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Uomo di stato cecoslovacco (Hodonín, Moravia, 1850 - castello di Lány, Praga, 1937). Di umili natali, studiò alle università di Vienna e Lipsia e nel 1882 ottenne la cattedra di filosofia all'univ. ceca [...] e a favore di alcuni Serbi e Croati accusati di alto tradimento in occasione dell'annessione austriaca della Bosnia-Erzegovina (1908). Nel 1913 pubblicò Russland und Europa, frutto dei suoi studî sulla crisi religiosa, intellettuale e politica ...
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CORTI, Luigi
Vincenzo Clemente
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del regno sardo, ora in prov. di Pavia) il 24 ott. 1823 da Gaspare, marchese di Santo Stefano Belbo, e da Beatrice dei [...] ed a vantaggio delle richieste greche di rettifica al confine in Epiro e Tessaglia.
L'occupazione austriaca della Bosnia e dell'Erzegovina fu trattata nella seduta ufficiale del 28 luglio secondo un procedimento accuratamente predisposto, al termine ...
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Boutros-Ghali, Boutros
Politico egiziano e studioso di diritto internazionale (n. Il Cairo 1922). Di famiglia cristiana copta, ministro degli Esteri dal 1977 al 1991, ha condotto le trattative che portarono [...] diplomatici e sull’idea di cooperazione internazionale. Negli anni del suo mandato ha dovuto affrontare le difficili crisi della Bosnia, della Somalia e del Ruanda. Non confermato nell’incarico per il veto statunitense, negli anni 2000 ha più volte ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] missioni politiche alla corte imperiale per conto di Giulio II, che gli aveva concesso la prepositura di Zvornik (Bosnia) e forse anche il protonotariato.
Nel maggio del 1502 viene menzionato come segretario imperiale "extra Germaniam"; nel 1504 ...
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Uomo politico ungherese (Kassa, ora Košice, in Cecoslovacchia, 1823 - Volosca 1890). Membro di spicco del governo rivoluzionario di Kossuth, fu condannato a morte dall'Austria. Graziato, divenne presidente [...] (1877) di rimanere neutrale nella guerra russo-turca, ottenendo il consenso russo all'occupazione militare austriaca della Bosnia-Erzegovina, diritto riconosciuto dal trattato di Berlino. Ma non riuscì a ingrandire la Serbia per metterla in contrasto ...
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bosniaco-erzegovino
bosnìaco-erzegòvino agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica di Bòsnia ed Erzegòvina (nell’uso com., Bosnia-Erzegovina), stato della penisola balcanica, dal 2006 costituito solo dalla ex Federazione di Bosnia ed Erzegovina...
bosniaco
bosnìaco agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. bosnjak] (pl. m. -ci). – Della Bosnia, regione storica della penisola balcanica; abitante o nativo della Bosnia.