AGOSTI, Giuseppe
Giorgio E. Ferrari
Nacque da Augusto a Belluno il 10 febbr. 1715, di famiglia oriunda comasca aggregata alla nobiltà bellunese nel 1607, che ottenne il titolo comitale dal 1748. Compiuti [...] di Belluno, Belluno 1886; C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles-Paris 1890, col. 68; P. A. Saccardo, La Botanica in Italia, in Mem. d. R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, XXV (1895), n. 4, p. 12; XXVI (1901), n ...
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TROPISMI (dal greco τρέπομαι, "mi volgo"; v. anche la voce tassie, in questa App.)
Leo Pardi
Si designarono originariamente con questo termine, introdotto dal botanico J. Sachs (1832-1897), le disposizioni [...] , animali o vegetali liberamente mobili. Questa è l'accezione dei due termini oggi quasi universalmente accettata in campo botanico e zoologico, con la precisazione - rispetto all'accezione kühniana - che anche per le variazioni orientate di animali ...
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MAL DELL'INCHIOSTRO
Mario CURZI
È la malattia più grave del castagno, la quale si manifesta con un languore generale della pianta, con l'ingiallimento e il seccume delle foglie e dei rametti terminali [...] dei castagneti.
Dopo oltre mezzo secolo di ricerche e discussioni sull'eziologia della malattia da parte di molti botanici, L. Petri nel 1917 determinò definitivamente la causa della malattia in una Peronosporacea, che chiamò Blepharospora cambivora ...
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Nato a Parigi nel 1606, vi morì nel 1637. Dopo aver esercitato per qualche anno la medicina, si fece domenicano nel 1635 e si dedicò allo studio della botanica. Compì viaggi in diverse regioni di Francia, [...] botanicus; la morte lo colse mentre il lavoro era appena avviato e, per giunta, un incendio distrusse i manoscritti botanici ch'egli aveva lasciati; rimasero solo le tavole dell'Hotius mundi, le quali vennero poi pubblicate da Antoine de Jussieu ...
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Botanico, nato a Bologna nel 1714, prefetto dell'orto botanico di quell'università dal 1760 alla morte, nel 1774. La botanica deve a lui la descrizione d'un genere di Aroidee scoperto in Sicilia dal Boccone, [...] una vivente anche in Italia (Alisma parnassifolium), che erano già acquisite alla scienza col suo nome perché comunicate da lui a botanici contemporanei.
Bibl.: A. Gras, Note sur l'histoire du genre Bassia, in Bull. Soc. Bot. de France, XI (1864), pp ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] studenti sul campo, ossia nella campagna circostante, per insegnare loro a identificare le piante in situ (così come nel giardino botanico dell'università e negli erbari di esemplari essiccati e pressati) e ad affinare la vista, l'odorato e il gusto ...
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BERNARDINO da Ucria (al secolo Michelangelo Aurifici o Auriferi)
Isabella Spada Sermonti
Nato ad Ucria, in Sicilia, nel 1739 da famiglia modesta, fu a Palermo discepolo dei pittore Vito d'Anna da cui [...] testi sui quali formò la sua educatione di naturalista furono quelli di P. A. Mattioli e del Linneo. Dedicatosi a studi di botanica, B. iniziò la raccolta di piante sulle Madonie, sull'Etna e in altre zone della Sicilia. Grazie all'appoggio di padre ...
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SPECIE (fr. espèce; sp. especie; ted. Art; ingl. species)
Giuseppe MONTALENTI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
"Col progredire delle scienze biologiche è accaduto pel concetto di specie quello che [...] " (Phil. bot., § 157) segna la vera "scoperta della specie" (E. Rádl) e ad un tempo addita il compito precipuo del botanico e dello zoologo: riconoscere, definire e nominare le specie create da Dio, e raggrupparle a seconda delle loro affinità in una ...
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Botanico scozzese, nato a Montrose il 21 dicembre 1773, morto a Londra il 10 giugno 1858. Nel 1789 iniziò gli studî universitarî, in medicina, dedicandosi però particolarmente alla botanica, ma non li [...] sir Joseph Banks, e alla morte di questo (1820), essendo passate le sue collezioni al British Museum, ebbe la nomina di conservatore delle collezioni botaniche di quel museo. Dal 1849 al 1853 fu presidente della Linnean Society. Fu uno dei migliori ...
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Genere di piante della famiglia delle Composite, sottofamiglia Tubuliflore, di cui la specie più importante è l'Arnica montana L. È questa un'erba perenne dell'Europa centrale e settentrionale, frequente [...] popolare da tempi assai remoti; la sua introdozione nella medicina ufficiale data solo dal 1712.
Bibl.: F. Cortesi, Botanica farmaceutica, Torino 1910; Tschirch, Handbuch der Pharmakognosie, II, ii, Lipsia 1917; A. Valenti, F. Cortesi, E. Carlinfanti ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....