MASSALONGO, Caro Benigno
Maurizia Alippi Cappelletti
– Nacque a Verona il 24 marzo 1852 da Abramo Bartolomeo, paleontologo e lichenologo, e da Maria Colognato, primo di cinque figli. Il padre morì precocemente, [...] 24, pp. 1-12; A. Gepp, Obituary, in Journal of botany, LXVI (1928), 785, p. 150; Notizie sull’Istituto e sull’orto botanico della L. Università di Ferrara raccolte dal dott. E. Baroni, Ferrara 1929, ad nomen; E. Padovani, In memoria di C. M., Verona ...
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MARTINI, Bartolomeo
Lorenzo Carpanè
– Nacque a San Bonifacio (presso Verona) nel 1676, da Giulio.
Il M. non deve essere confuso con Bartolomeo Antonio Martini, prefetto degli studenti nel seminario [...] , composti nel volgere di pochi anni, tra il 1701 e il 1714, e conservati per la maggior parte nella Biblioteca dell’Orto botanico di Padova.
Il primo, in ordine cronologico, è l’Herbario di piante naturali… con li suoi nomi et sinonimi… In San ...
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Botanica
Edificio destinato alla coltivazione di piante da fiore, di primizie, tardizie e prodotti ortofrutticoli di pregio, di collezioni di piante esotiche. Nelle s. vengono realizzate artificialmente [...] la coltivazione di piante acquatiche tropicali vi sono s.-bacini, con vasche e invasi d’acqua. Presso i grandi orti botanici o presso le ditte specializzate in ortofloricoltura esistono s. speciali per le collezioni di piante grasse, per le orchidee ...
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Pseudonimo di artista spagnolo (n. Vigo 1980), particolarmente attivo nel campo del muralismo contemporaneo. Proveniente da una città industriale, l’artista spagnolo matura sin dall’infanzia una intensa [...] ). I suoi grandi dipinti murali sono visivamente caratterizzati da un gran numero di dettagli, specialmente entomologici e botanici, definiti dal tratto sicuro dell’illustratore ed esaltati dalla frequente scelta di un taglio ravvicinato, con effetto ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] il gruppo di rocce e il promontorio Lochias con numerosi e svariati edifici e giardini". Questi palazzi e giardini - botanici e zoologici - si riallacciavano verso occidente a un vasto locale designato come Meandro, unito a sua volta mediante una ...
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PATINIER, Joachim
Arthur LAES
Pittore, nato verso il 1480 a Bouvignes, secondo il Guicciardini, o a Dinant, secondo C. van Mander; morto il 5 ottobre 1524 ad Anversa, dove era iscritto alla gilda di [...] , nella quale alla realtà si mesco a la fantasia. Il suo amore per la natura si esprime nei particolari geologici e botanici che egli raduna in grande quantità in uno spazio ristretto.
Collaborò segnatamente con Q. Metsys, forse anche con Josse van ...
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TARGIONI TOZZETTI, Ottaviano
Daniele Vergari
– Nacque a Firenze il 10 febbraio 1755, primo figlio di Giovanni (v. la voce in questo Dizionario), medico e scienziato, e di Maria Brigida Dandini.
Dopo [...] o presso la scuola di farmacia annessa al nosocomio fiorentino.
Gli interessi di Targioni Tozzetti si orientarono rapidamente verso la botanica occupandosi della cura dell’orto di S. Maria Nuova. Alla morte del padre, nel 1783, si trovò a gestire il ...
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Studio delle interrelazioni che intercorrono fra gli organismi e l’ambiente che li ospita. Si occupa di tre livelli di gerarchia biologica: individui, popolazioni e comunità.
Cenni storici
L’e., come [...] e occupanti uno spazio chiamato biotopo.
Nei primi decenni del 20° sec. un gruppo europeo e uno statunitense di botanici studiarono le comunità vegetali da due punti di vista: il primo, occupandosi della composizione, struttura e distribuzione di ...
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RUDERALI, PIANTE
Fabrizio Cortesi
. Con questo nome si indicano non solo le piante che vivono sui vecchi muri, sui tetti, sui ruderi di edifici d'ogni genere antichi e moderni, in vicinanza delle abitazioni [...] avventizie che s'adattano a questa forma di vita.
La flora ruderale ha da circa tre secoli richiamato l'attenzione dei botanici e soprattutto è stata studiata quella del Colosseo con i lavori di D. Panaroli (1643), A. Sebastiani (1815), R. Deakin ...
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Botanico, nato a Francoforte il 26 gennaio 1831, morto a Strasburgo il 19 gennaio 1888. Laureatosi in medicina, poi abilitato alla libera docenza di botanica a Tubinga, nel 1854 fu nominato professore [...] abilità di osservatore e di sperimentatore.
A lui si deve il risveglio degli studî anatomo-biologici che hanno elevato la botanica al grado di vera scienza; a lui si deve il ritorno della morfologia vegetale ai principî malpighiani, a lui l'impulso ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....