Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] antica), a quelle di Bramante, Sanmicheli, Giulio Romano. I suoi disegni rivelano, inoltre, la conoscenza delle opere di E.-L. Boullée, C.-N. Ledoux, I. Jones e J. Adam. Nel 1779 fu chiamato in Russia come architetto di Caterina II, su suggerimento ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] interesse, delle quali il cimitero del Grappa e quello di Redipuglia si direbbero ispirati ai progetti visionari di un Boullée, e che varrebbe la pena fossero studiati dal punto di vista architettonico, isolandoli dal clima di celebrazione ad esse ...
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ANTOLINI, Giovanni Antonio
Mario Pepe
Nacque nel 1756 a Castel Bolognese da Gioacchino e Francesca Tagliaferri. Giovanissimo, ad Imola, fu avviato dall'ing. Vincenzo Baruzzi agli studi di geometria [...] Carlo Lodoli e in Francia più diretta applicazione nell'opera degli architetti "illuministi" e "rivoluzionari", in particolare in E.-L. Boullée e C.-N. Ledoux.
Ebbe due figlie e un figlio, Filippo (Bologna 1786 - ivi 1859), architetto anch'egli: la ...
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CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] riconoscere le sue fonti di formazione ed i suoi debiti culturali verso la grande scuola degli illuministi francesi di E.-L. Boullée, di C.-N. Ledoux e, soprattutto, di J.-N.-L. Durand. Basterà citare il singolare progetto di "carcere" con cui si ...
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