CAMPANA, Antonio
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Ferrara, secondo alcuni biografi, il 2 apr. 1753, secondo altri, il 2 aprile 1751, da Giovanni e Paola Righetti. Studiò presso il collegio dei gesuiti [...] di malattie dell'uomo, ma studiò anche morbi contagiosi ed epidemici di alcune specie animali, in particolare bovini e ovini. Dei bovini fece studi sul cancro volante e sulle malattie vescicali, sulla peripneuinonia e sulla epizoonia, detta anche ...
Leggi Tutto
Pianta (Beta vulgaris) appartenente alla famiglia Chenopodiacee con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli di spighe lunghe e lasse, solitarie o in pannocchia; il [...] tendenza a più alti pesi unitari, a detrimento della ricchezza zuccherina. Vengono impiegate per lo più nei mesi invernali per i bovini e specialmente per le vacche lattifere.
Le b. da orto sono suddivise in due categorie, una di cui si utilizzano ...
Leggi Tutto
VECCIA
Fabrizio CORTESI
Giuseppe PAPAROZZI
. La Vicia sativa L. è pianta della famiglia Leguminose-Papilionate, annua o bienne, con fusto semplice o ramificato, pelosetto o glabro. Le foglie sono [...] disturbi, anche somministrata in piccola quantità, e che acquisti, poco dopo mietuta, un sapore amaro che la rende male accetta ai bovini.
I lavori per la veccia sono comunemente eguali a quelli che si fanno per il grano.
I concimi per la veccia sono ...
Leggi Tutto
ZAFFERANO (lat. scient. Crocus sativus L.; fr. safran; sp. azafan; ted. Safran; ingl. safron)
Fabrizio Cortesi
Pianta tuberosa perenne della famiglia Iridacee, con tubero solido ravvolto da tuniche scariose, [...] si sviluppano subito dopo i fiori e persistono fino al maggio; quando cominciano a disseccarsi si possono falciare e somministrare ai bovini: da 1 ha. se ne ricavano da 7 a 10 quintali.
I fiori (a seconda dell'andamento delle stagioni, del clima ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Uno sguardo sul mondo naturale
Georges Métailié
Uno sguardo sul mondo naturale
La Cina antica non ha lasciato testi o trattati dedicati esclusivamente a piante [...] , un'altra ripartizione degli animali è operata in base al modo di nutrirsi; si riconoscono così tre tipi di ruminanti, ossia i bovini, gli ovini-caprini e i cervidi; un tipo di animale 'a gozzo', gli uccelli; un tipo 'dalle guance a tasca', in cui ...
Leggi Tutto
Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] e le oleaginose.
L’allevamento trova nei prati e nei pascoli naturali buone condizioni: quello dei bovini (31,5 milioni di capi) è praticato nel Nord in forma brada (i bovini da latte prevalgono nel Centro e nel Sud). Si contano poi 14,6 milioni di ...
Leggi Tutto
Botanica
Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle [...] mediante stimoli elettrici (elettro-eiaculazione), metodo questo che, se ripetuto a lungo su uno stesso animale, può essere dannoso. Nei bovini l’eiaculato del maschio si aggira sui 4-5 cm3 per volta, con un contenuto in media di circa 1.000.000 ...
Leggi Tutto
(sp. Cordillera de los Andes) Il principale sistema montuoso del Sudamerica (e uno dei maggiori del mondo), che si sviluppa per 7500 km dal Golfo di Paria (10° lat. N) al Capo Horn (56° lat. S), interessando [...] più elevate (tierras frías, fino ai 4000 m) sono destinate all’allevamento (lama e alpaca, cui si aggiungono bovini, equini, ovini) e alla cerealicoltura. Il mais, alimento caratteristico delle popolazioni andine, è coltivato nei dintorni del lago ...
Leggi Tutto
PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] permesso di dimostrare che il batterio causa della tubercolosi umana è una forma derivata dal batterio della tubercolosi bovina.
Molto significativamente i più antichi casi di tubercolosi umana risalgono al Neolitico del vecchio mondo: in quest'epoca ...
Leggi Tutto
sesso
Alessandra Magistrelli
La più vitale differenza tra gli esseri viventi
La storia dei due sessi è legata alla riproduzione: mescolandosi i patrimoni ereditari di due individui diversi, il maschio [...] già agli antichi Romani che chiamavano questi animali taurae ossia «vacche sterili» – è quello dei freemartins. Si tratta di bovini sterili, nati dal concepimento gemellare di un maschio e di una femmina, tra i quali durante la gravidanza si creano ...
Leggi Tutto
bovina
s. f. [dall’agg. e s. m. bovino]. – 1. non com. La femmina di un bovino, cioè di un animale della sottofamiglia dei bovini. 2. Sterco di bovini usato per concime (detto anche buina).
bovino1
bovino1 agg. [lat. tardo bovīnus, der. di bos bovis «bove»]. – Di bue, dei buoi: bestie b.; allevamento b.; carne b.; fig., occhi b., grandi, rotondi e sporgenti, come sono quelli dei buoi e dei vitelli.