Medico (Berkeley, Gloucestershire, 1749 - ivi 1823). Ha il merito di aver propugnato e attuato per primo la vaccinazione antivaiolosa. Ad essa J. giunse in base all'osservazione che le persone guarite [...] di vaiolo bovino, o vaccino (malattia benigna nell'uomo), non ammalavano di vaiolo umano. Avendo da ciò dedotto che il vaiolo vaccino rappresenta una difesa contro quello umano, J. decise (1796), dopo venti anni di esperienze, di inoculare in un ...
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Anatomopatologo italiano (Calitri 1847 - Pisa 1903), professore di anatomia patologica nell'università di Catania (1882-84) e poi in quella di Pisa; socio nazionale dei Lincei (1903). Affrontò il problema [...] della distinzione dei varî tipi - umano, bovino e aviario - dei bacilli tubercolari, raggiungendo risultati particolarmente significativi nell'individuazione del bacillo aviario (1882), con ricerche nelle quali usò come materiale d'esperimento gli ...
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vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico), impiegato per praticare l’immunizzazione attiva contro il vaiolo umano.
I v. si dicono mono-, bi ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] della PrPc di una specie diversa. Si hanno così a disposizione modelli murini per lo studio delle EST nella pecora, nel bovino o nell'uomo. Quando il gene inserito contiene mutazioni si ha a disposizione un modello per lo studio delle EST genetiche ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] arrotondate, delle dimensioni di 0,5-4,0×0,3-0,6 mm; nelle colture presentano un maggiore polimorfismo. Il tipo bovino è, in genere, più corto e tozzo del tipo umano. Strettamente aerobio, il bacillo tubercolare si sviluppa lentamente su terreni di ...
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VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
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Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] della scienza quando nel 1796 per merito di Jenner s'arrivò a immunizzare l'uomo contro il vaiuolo con materiale bovino.
Pertanto il nome di vaccino deriva dal vaccino propriamente detto o vaccino antivaioloso, prodotto che si ricava da una speciale ...
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BSE (Bovine spongiform encephalopathy)
Sindrome neurodegenerativa letale dei bovini che, descritta per la prima volta nel 1986, già nei primi anni Novanta raggiunse proporzioni epidemiche in Gran Bretagna. [...] , infatti, permise la diffusione dell’agente dello scrapie ovino e il suo trasferimento ai bovini. Il riciclaggio di materiale bovino infetto amplificò ulteriormente il fenomeno, con pesanti conseguenze economiche (abbattimento del bestiame). La ...
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Nel linguaggio medico, sottrazione, a scopo terapeutico, di una cospicua quantità di sangue da una vena periferica, con conseguente riduzione della volemia ed emodiluizione. Attuato sin dai tempi antichi, [...] , Americhe). Il s. per scopi alimentari è diffuso tra i gruppi pastorali africani (Nilo-Camiti, Oromo, Bantu sud-orientali) e viene eseguito per mezzo degli appositi archi e frecce, succhiando poi direttamente il sangue dalla vena aperta del bovino. ...
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BUNIVA, Michele Francesco
Valerio Castronovo
Nacque a Pinerolo, il 15 maggio 1761, dall'architetto Giuseppe Gerolamo e da Felicita Testa.
Il B. si laureò in medicina a Torino il 7 marzo 1781 e attese [...] e rurali, il ghetto e gli ospedali...". Anche lo studio dei mezzi per rimediare ai malanni del carbonchio fra i bovini, all'insorgere della febbre gialla, all'estendersi della pellagra richiamarono le vigili cure del B., che dall'aprile 1801 aveva ...
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vaiolo
Gabriella d’Ettorre
La malattia che lascia il segno
La trasmissione del vaiolo umano può avvenire dal malato al soggetto sano oppure attraverso oggetti contaminati. La malattia, una delle principali [...] in polvere.
Nel 1796 il medico inglese Edward Jenner osservò che le mungitrici di vacche, che spesso contraevano il vaiolo bovino – una forma benigna, detta anche vaiolo vaccino –, non erano colpite dal vaiolo umano. Jenner allora prese del siero ...
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bovino1
bovino1 agg. [lat. tardo bovīnus, der. di bos bovis «bove»]. – Di bue, dei buoi: bestie b.; allevamento b.; carne b.; fig., occhi b., grandi, rotondi e sporgenti, come sono quelli dei buoi e dei vitelli.
bovino2
bovino2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. Animale appartenente alla sottofamiglia dei bovini; in partic., il bue. 2. Al plur., bovini (lat. scient. Bovinae), sottofamiglia di mammiferi bovidi: sono ruminanti grossi, tozzi, robusti,...