ZAGORA
A. Cambitoglou
Sebbene l'isola di Andros sembri essere stata abitata a partire dalla fine del Neolitico, le più antiche testimonianze archeologiche attestate sono tre vasi micenei databili al [...] di Peleo e Teti) e classica, vasetti miniaturistici votivi, lastre votive fittili, il bracciodi una statua di kore in marmo, la base di , coltelli diferro, fuseruole e pesi da telaio. Una menzione particolare meritano gli utensili di ossidiana che ...
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CAMMARATA, Federico Abbatelli Cardona conte di
Giuseppe Scichilone
Appartenne a famiglia nobile di origine toscana il cui cognome nelle carte della fine del Quattrocento non ha ancora grafia stabile [...] entrò in trattative con tale Giorgio Bracco, milite, per vendergli per 9.000 fiorini i feudi di Chinieni, Laso, Chalorando e Manganaro come monito, in una gabbia diferro.
Con il C. si spegneva uno dei protagonisti di quella congiura che, per molti ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] smontato e nascosto in balle di lana, un plastico di sughero in scala "dello spazio di quattro braccia".
Ancora nel 1529 ( di più di attribuzione incerta: un compasso diferro cesellato, siglato B. V., appartenente al Museo di storia della scienza di ...
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MAFFEI, Marco
Maria Pia Paoli
Nacque nel 1542 a Marcianise, nei pressi di Caserta, da Gissino (o Iosino) e Domenica Cipullo e fu battezzato con il nome di Vincenzo.
Il M. era di umile estrazione: egli [...] alla prova da dure pratiche ascetiche quali l'uso di cilici e catene diferro. Il nuovo superiore dell'Osservanza A.C. Fusco, tre conversi, dopo che il vescovo di Nola era stato costretto a fare ricorso al braccio secolare per sedare i disordini.
Lo ...
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ARMI DA FUOCO
L.G. Boccia
Con questa espressione si intendono in genere le a. offensive che utilizzano la subitanea espansione di gas, susseguente all'accensione di polvere da sparo, per espellere un [...] del Quattrocento e si ebbero anche schioppi dalla corta canna tutt'uno con una più sottile barra diferro da stringere sotto il braccio destro, come quello proveniente da Vedelspang nello Schleswig (Copenaghen, Tojhusmus.).Vi era però anche un'altra ...
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ORSINI, Paolo
Anna Falcioni
ORSINI, Paolo. – Nacque nel 1369, figlio di Francesco, esponente del ramo di Gallese e titolare di beni e castelli in Sabina.
Irrequieti feudatari dei pontefici, che avevano [...] settembre 1402, con Bracciodi Montone, Mostarda da Strada e Conte da Carrara, sotto il comando di Giannello Tomacelli, si di una somma di 60.000 fiorini, marciò verso Carneto, occupò svariati castelli e mise a ferro e fuoco il centro di Tuscania ...
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AIGAI, 1° (v. vol. i, p. 172)
M. Andronikos
Secondo la tradizione, і Macedoni fondarono la loro prima capitale, Αίγαί, in una località fino allora chiamata Edessa. Questa notizia ha portato gli storici [...] all’Europa centrale. Nelle tombe maschili sono state trovate armi diferro, per lo più spade, tra le più grandi rinvenute su alzando le braccia; dietro il carro, un’altra figura femminile assiste esterrefatta al ratto.
La realizzazione di questo ...
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VEZELAY
L. Cabrero-Ravel
VÉZELAY (lat. Viseliacum)
Città della Francia sudorientale (dip. Yonne), nella regione storica della Borgogna.
V. prende origine da un monastero femminile fondato probabilmente [...] Di essi si conserva solamente un corpo di fabbrica gotico, adiacente al bracciodi archi longitudinali; rafforzamento dei muri di gronda attraverso due incatenature di legno sovrapposte; collegamento dei muri di gronda attraverso tiranti diferro ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] parte più umile della popolazione erano riservati i semplici cerchi diferro o di argento. Ne abbiamo conferma, per un ambiente diverso, nel frequenza con cui è riprodotto sulle bracciadi personaggi maschili e femminili delle pitture tarquiniesi ...
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SPATARO, Giovanni
Francesco Saggio
– Nacque a Bologna nel 1458 o 1459, figlio di Guido di Conte Spataro e di Perpetua di Giovanni Bertuccini (Frati, 1917, p. 456).
L’anno di nascita 1459 si ricava da [...] ) lasciava al compare maestro Giampietro fabbro un’incudine diferrodi circa 4000 libbre «del quale sino allora erasi alla cappella di Maria Vergine, in una tomba di pietra bianca con scolpito lo stemma araldico di famiglia (un braccio armato ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che va dalla spalla alla piegatura del gomito;...
ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, tenace, duttile e malleabile, raramente...