GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] G.). Si apriva così un gioco - una sorta dibracciodiferro - non certo privo di rischi, tra Bottai che cercava di dare spazio ai giovani e alcuni di questi che cercavano, dal canto loro, di ritagliarsi uno spazio nei confronti della censura. Giulio ...
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GRIMANI, Marino
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, il 1° giugno 1532, dal futuro cavaliere e procuratore Girolamo di Marino, del ramo a S. Luca, e da Donata Pisani di Ermolao "dal banco", ricchissimo [...] ). Era, in qualche modo, in forme contenute, un'anticipazione dei molti temi di contrasto destinati a sfociare, nell'autunno del 1605, nel drammatico bracciodiferro fra Roma e Venezia, segnato dalla crisi dell'interdetto.
Molte nubi andavano allora ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] la liberazione. Suscitava spesso la compassione ma non il sentimento di indulgenza. Un'indulgenza che aveva una tenace avversaria nella avogaria di Comun, impegnata per questo caso in un bracciodiferro con il Consiglio dei dieci i cui membri, tra i ...
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GRANZINO, Alessandro
Gino Benzoni
Nato attorno al 1590 a Bergamo dal milanese Niccolò e, con tutta probabilità, da una donna del luogo, la sua esistenza è ben presto segnata dalla caduta in disgrazia [...] fatte per servitio della Serenissima, sarei al sicuro privo di vita". Di per sé tanto rischiare meriterebbe lauti compensi. E, invece, questi sono esigui. Si dà una sorta dibracciodiferro tra il G. e gli inquisitori. Questi pretendono rivelazioni ...
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GUARNERI, Felice
Luciano Zani
Nacque il 6 genn. 1882 a Villanuova di Pozzaglio, presso Cremona, da Ludovico e Giulia Brugnoli.
Profondamente cattolici, i Guarneri erano un'antica famiglia di agricoltori, [...] si traduceva nel rifiuto ad abbandonare Roma e trasportare al Nord gli organi direttivi del Banco di Roma, come i Tedeschi pretendevano. Il bracciodiferro durò a lungo, finché l'ostilità del ministro dell'Economia corporativa, A. Tarchi, che aveva ...
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DRENGOT, Rainulfo
Errico Cuozzo
Primo conte di Aversa e dal 1041 anche duca di Gaeta, apparteneva ad una famiglia feudale della Normandia, quella dei signori di Quarel, centro da cui derivava il cognomen [...] Salerno sia il D. dettero il loro assenso, ed i Normanni ritornarono a Melfi, dove Guglielmo Bracciodiferro fu ricevuto come signore.
Prima che i capi normanni procedessero alla divisione e all'assegnazione delle terre conquistate furono attribuite ...
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LOREDAN, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1372, nella parrocchia di S. Canciano, dal futuro procuratore Alvise e da una Giovanna che dal testamento del 1404 appare assai ricca. Il L. si [...] sconfitte inflitte ai Fiorentini da Filippo Maria Visconti provocarono l'intervento dei Veneziani, innescando un trentennale bracciodiferro con il Ducato milanese. Nominato provveditore in campo insieme con Fantino Michiel, nell'estate del 1426 ...
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DE MARINI (Marini), Giovanni Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1572 da Gerolamo di Francesco e Maria Cattaneo, ultimogenito dopo Giovanni Ambrogio (poi senatore della Repubblica), [...] arcivescovile. Dopo la morte dei fratello del D. nel 1635, l'arcivescovo Durazzo aveva ripreso il bracciodiferro sul problema della scorta armata; e, nonostante l'intervento di Virginia Bracelli Centurione presso il D., questi, nella sua qualità ...
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ARGIRO
Armando Petrucci
Nacque a Bari, negli ultimissimi anni del secolo X o nei primissimi dell'XI, da Melo, ricco e influente cittadino, e da Maralda. Quando la prima rivolta delle città di Puglia, [...] la victoire" afferma Amato, p. 92); riunitisi in Melfi, elessero a loro capo il conte Guglielmo BracciodiFerro e, insieme con Guaimaro di Salerno e Rainulfo conte d'Aversa, procedettero alla spartizione dei territori ancora in mano ai Bizanti ni ...
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LOREDAN, Pietro
Roberto Zago
Terzogenito di Alvise di Polo di Francesco, del ramo di S. Pantalon della Frescada, i cui membri erano soprannominati "campanoni" (duri d'orecchio), e di Elisabetta Barozzi [...] nel 1563 e de ultra nel 1565), il 29 nov. 1567 fu inaspettatamente eletto doge. Fu una soluzione di ripiego per risolvere il lungo bracciodiferro tra i candidati più quotati, che per 14 giorni e 76 scrutini erano stati in equilibrio, finché il ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che va dalla spalla alla piegatura del gomito;...
ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, tenace, duttile e malleabile, raramente...