VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] transetto, il naós a tre navate; il sistema di coperture è a cinque cupole, tre sull'asse centrale e una su ciascun braccio del transetto. Al centro si apre la cripta, che ripete l'icnografia di parte della stessa basilica: è stata interpretata come ...
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transetto Nella chiesa cristiana a pianta longitudinale, corpo trasversale (detto anche navata trasversale o traversa) inserito tra le navate e la zona presbiteriale; mediante il t. la pianta assume forma [...] inscritto nel perimetro della chiesa o aggettante all’esterno; in organismi più complessi può riprodurre la conformazione del braccio longitudinale, con più navate e con absidi e altari nelle pareti terminali. Forme particolari assumono le chiese a ...
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ARMENIA
N. Thierry
(gr. 'Αϱμενία; lat. Armenia; armeno Hayastan)
Vasta regione storica dell'Asia anteriore che, verso i secc. 7° e 6° a.C., prese ad assumere fisionomia propria per caratteri etnico-culturali [...] , i modelli più frequenti, almeno per le chiese principali dei complessi monastici, sono: il triconco (è il caso di Hac'arat, a bracci liberi, delle due chiese di Sevan, dell'874, di Mak'enoc'ac'vank' e Masrac' Anapat, con tre ambienti angolari, di ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] sopra' e parte 'di sotto') e i saccheggi che A. dovette subire a opera delle truppe di capitani di ventura (Braccio Fortebraccio nel 1419; il Piccinino nel 1439), dei Perugini e del papa, provocarono distruzioni e abbandono, a stento compensati dalla ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] i sei piedi, da m 1,115 a m 3,894. La canna, chiamata altrove pertica o trabucco, era generalmente divisa in un numero differente di braccia, palmi, piedi od once. In palmi, la canna variava da quattro a dodici unità, vale a dire da m 0,996 a m 3,148 ...
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CLUNY, Abbazia di
H. Toubert
Abbazia benedettina borgognona situata sulle rive del fiume Grosne non lontano da Mâcon (dip. Saône-et-Loire).C. ebbe origine da una comunità di dodici monaci provenienti [...] stata subito impiantata sull'intero perimetro determinato dalla messa in opera di alcuni corsi murari. Ben presto tuttavia si adottò nel braccio sud un secondo progetto, che prevedeva un alzato a due livelli e una volta a botte alta m. 26. Ai muri ...
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ROUEN
M. Baylé
(celtico Ratumacos, Ratumagus; lat. Rotomagus)
Città della Francia settentrionale, situata sulla Senna, capoluogo del dip. Seine-Maritime.Capitale dei Veliocassi in epoca gallica, venne [...] romanica venne dedicata nel 1126, ma non ne sussiste che l'absidiola sormontata da un piano, che apre sul braccio nord, chiamata Tour aux Clercs. La ricostruzione gotica procedette con lentezza: iniziata poco prima del 1318, fu rallentata dalla ...
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GLOUCESTER
C. Wilson
(lat. Glevum)
Città dell'Inghilterra sudoccidentale, capoluogo del Gloucestershire.Il nucleo su cui si sviluppò G. in epoca medievale, ancora oggi visibile nel tracciato viario, [...] sono ampiamente conservati. Di particolare rilevanza è la biblioteca, della metà del sec. 13°, situata al primo piano del braccio meridionale del chiostro, unico caso in cui ancora si trovano le nicchie (carrels) in pietra per la lettura.Delle undici ...
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L'evoluzione dell'organizzazione dei c. civili nell'ultimo cinquantennio è dovuta soprattutto allo straordinario sviluppo che ha avuto la meccanizzazione dei mezzi d'opera: nei riguardi dei lavori stradali, [...] un robusto mezzo a motore su ruote gommate, sul quale è montata una torretta, spesso girevole su 360°, portante un braccio che si allunga telescopicamente; sono molto più manovrabili delle gru a torre e hanno una maggiore flessibilità d'impiego, ma ...
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ponti
Fabrizio Di Marco
Superare gli ostacoli naturali
Nella storia dell’umanità la costruzione di ponti ha sempre rappresentato una sfida dal punto di vista tecnico e strutturale. Dai ponti in legno [...] della tecnologia strutturale
Una sfida
Un ponte è l’opera che consente di superare un ostacolo naturale, come un fiume, un braccio di mare o un avvallamento del terreno; se si tratta di una vallata lunga e profonda i ponti sono chiamati viadotti ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che va dalla spalla alla piegatura del gomito;...
braccare
v. tr. [der. di bracco] (io bracco, tu bracchi, ecc.). – 1. Perseguire la selvaggina con cani e braccaioli per levarla e spingerla in direzione dei cacciatori. Fra i mammiferi, si braccano più frequentemente la volpe, la lepre, i...