Gaṇeśa Divinità indiana postvedica, già importante nell’età brahmanica e tuttora tra le più popolari nell’induismo. Figlio di Shiva e Pārvatī, ha il potere di rimuovere ogni ostacolo e perciò viene invocato [...] all’inizio di ogni impresa (anche di tipo letterario). È raffigurato con corpo umano, pingue, e con la testa d’elefante a indicare la sua accortezza e la sua prudenza ...
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Poeta indiano vissuto nel 2º sec. d. C. Di famiglia brahmanica, si convertì al buddismo. È il rappresentante più antico del dramma classico indiano e autore, fra l'altro, di un poema di alta ispirazione [...] artistica, il Buddhacarita ("La vita del Buddha"), tradotto in cinese e in tibetano, pervenutoci monco nell'originale sanscrito ...
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SĀṂKHYA
Ambrogio Ballini
KHYA Uno dei sei sistemi filosofici ortodossi dell'India brahmanica (rispettivamente tre, giacché ciascuno di essi trova integrazione in un altro: v. mīmāmsā). È così denominato, [...] probabilmente, dalle molte enumerazioni (saṃkhyā "numero") che si contengono nella sua esposizione: ad es., "il triplice dolore, i venticinque principî, le sessantadue forme d'errore", ecc. È tra i sistemi ...
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. Sacrificio del cavallo: è uno dei sacrifici più solenni dell'India brahmanica. Poteva esser celebrato solo da un sovrano, o prima di una spedizione guerresca, o dopo una grande vittoria, e vi partecipava [...] tutto il popolo, dal che gli deriva un'impronta nazionale che lo distingue dagli altri sacrifici. Esso cominciava in primavera o in estate, e le varie cerimonie che lo costituivano duravano un anno. La ...
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Pseudonimo del maestro spirituale indiano Venkataraman Ayyan (Tirucusi, Tamil Nadu, 1879 - Tiruvannamalai 1950). Di famiglia brahmanica, a soli 17 anni scelse la via dell'ascesi, ritirandosi ai piedi della [...] montagna sacra Aruṇācala, a Tiruvannamalai. Qui visse in completa solitudine finché la sua fama non attirò un gran numero di devoti desiderosi di imparare, pur attraverso il suo silenzio, la via della ...
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Autore e filosofo indiano, insigne rappresentante della logica buddistica (prima metà del sec. 7º). Nato da famiglia brahmanica, si convertì ancor giovane al buddismo. Dopo aver peregrinato per molti paesi [...] dell'India e aver preso contatto con dotti e filosofi suoi contemporanei, terminò la vita nella regione del Kalinga. Un solo breve trattato di lui ci è pervenuto nell'originale sanscrito. Altre sei opere, ...
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purusartha
puruṣārtha
Termine sanscr. («scopo dell’uomo») che indica gli obiettivi o valori della vita umana. Nell’ortodossia brahmanica generalmente si considera che tali obiettivi siano quattro: moralità [...] (dharma), prosperità materiale (artha), gratificazione o soddisfazione di un desiderio (kāma) e salvezza (mokṣa). I quattro p. sono generalmente organizzati concettualmente in un gruppo di tre (trivarga) ...
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paṇḍit Titolo di distinzione intellettuale e culturale («erudito, dotto, maestro, filosofo») che generalmente si dà in India a un appartenente alla casta brahmanica il quale abbia, fra gli altri requisiti, [...] quello di possedere una profonda conoscenza del sanscrito e della sua letteratura ...
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Brāhma-Samāj Setta religiosa dell’India moderna, fondata a Calcutta nel 1828 da Rām Mohan Ray (1774-1833). Dopo uno studio profondo della religione brahmanica, dell’islamismo, del buddhismo e del cristianesimo, [...] Ray ravvisò nelle Upaniṣad la somma di ogni sapere, che doveva concretizzarsi in un monoteismo purificato di ogni elemento estraneo alle sue origini (culto delle immagini, usanze rituali ecc.) ...
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VĀLMIKĪ
Ambrogio Ballini
. È l'autore del Rāmāyaṇa, il grande poema epico indiano esaltante le geste di Rāma. Secondo la tradizione Vālmīki nacque da famiglia brahmanica. Abbandonato nell'infanzia dai [...] suoi genitori, fu raccolto da montanari selvaggi (Virāta), che gli insegnarono a rubare. V. visse così sinché, convertito, si diede a severa ascesi, stabilendosi in un eremo.
Del Rāmāaṇa, quale è a noi ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico.
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...