. I brahmani (sanscr. brāhmaṇá-) costituiscono la prima fra le caste dell'India, quella dei sacerdoti, che fin dal periodo vedico appaiono come i detentori della scienza sacrificale, mezzo per piegare gli dei al volere dell'uomo: dal che nacque l'idea di qualche cosa di superumano insito nei sacerdoti, che si dissero, e furono creduti, dei tra gli uomini e superiori perfino agli stessi dei. I Brahmani ...
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Murshid Quli Khan
Brahmano convertito all’islam (n. 1665 ca.-m. 1727). Dal 1701 fu al servizio dell’imperatore Aurangzeb in Bengala dove acquisì gradualmente un’indipendenza di fatto, pur rimanendo formalmente [...] legato ai Mughal, prima come diwan e poi come governatore. Nel 1717 trasferì la capitale da Dhaka a Murshidabad e licenziò i vecchi jagirdar dell’impero, appoggiandosi invece agli zamindar. Alla morte ...
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Scrittore indiano (sec. 8º d. C.). Brahmano per nascita, si convertì al jainismo, e del canone jaina è uno dei più antichi commentatori. Molto importante è il suo Ṣaḍdarśanasamuccaya, esposizione generale [...] di sei sistemi filosofici ...
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Nell’induismo, denominazione («mendicante, religioso mendicante») del brahmano nel quarto e ultimo periodo (āśrama) della sua vita religiosa. Pellegrino senza fissa dimora e consapevole della vanità del [...] mondo sensibile, è di esempio e di edificazione a tutti. Nel buddhismo, in cui la questua era norma e mezzo di vita per la comunità, ogni monaco era chiamato bhikṣu ...
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Erudito indiano (vissuto nel sec. 5º d. C.) e principale commentatore del canone buddistico pāli. Brahmano di nascita, secondo la leggenda, e oriundo del Bihar, si convertì al buddismo e si trasferì a [...] Ceylon dove, nel grande monastero di Anuradhapura, attese allo studio dei testi. È certamente opera sua il Visuddhimagga ("Il cammino verso la purità"), la prima trattazione sistematica della dottrina ...
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Nana Phadnis (o Fadnavis)
Nana Phadnis
(o Fadnavis) Titolo assunto dallo statista indiano Balaji Janardhan (n. 1742-m. 1800). Brahmano chitpavan, subentrò al padre come tesoriere del peshwa di Pune [...] (1756). Nella successione a Madhav Rao I avversò la fazione di Raghunath Rao e, con l’appoggio di Holkar e Shinde, sconfisse gli inglesi a Wadgaon (1779). Tenne poi le redini del governo maratha esautorando ...
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Phule, Mahatma Jotiba Govindrao
Riformatore indiano (Satara 1827-Pune 1890). Di casta mali (giardinieri), fu iniziatore del movimento anti-brahmano in Maharashtra e fondatore del Satyasodhak samaj («società [...] dei cercatori della verità»). Si batté per l’abolizione delle discriminazioni su base castale, che considerava effetto della dominazione «straniera» degli , di cui i brahmani erano epigoni. Tentò di formare ...
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Ramabai Saraswati, Pandita
Pedagoga e riformatrice sociale indiana (Gangamul, Karnataka, 1858-Kedgaon, Maharashtra 1922). Fu inizialmente istruita dal padre, un brahmano modernista, nell’antica letteratura [...] indiana; alla fine degli anni Settanta tenne a Calcutta conferenze incentrate sulla necessità dell’istruzione femminile, guadagnandosi gli appellativi di «Pandita» (erudita) e «Saraswati» (dea della conoscenza). ...
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Jayapala
Guerriero del clan rajput dei Janjua (m. 1001). Successe sul trono di Udabhanda (nella regione oggi compresa tra Afghanistan e Pakistan nordoccidentale) al re brahmano Bhimadeva della dinastia [...] Hindu Shahi (ca. 870-1026). Durante il suo regno (ca. 965-1001) tentò di neutralizzare la crescente minaccia rappresentata prima da Sabuktighin e poi da Mahmud di Ghazna, che attaccò per due volte, ma ...
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KṢATRIYA
Mario Vallauri
. Voce sanscrita che significa "membro della casta militare" e si riferisce alla seconda fra le quattro classi od ordini e, posteriormente, caste tradizionali (v. brahmanesimo; [...] brahmano) che s'incontrano a ogni passo nella letteratura indiana. Gli kṣatriya costituiscono la nobiltà guerriera le cui principali prerogative sono la forza materiale (a differenza della forza spirituale propria dei brahmani) e l'autorità di ...
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brahmano
‹bramà-› (o bramano; non com. bracmano) s. m. [dal lat. Brachmani o Bragmani -orum, gr. Βραχμᾶνες, che è dal sanscr. brah-màn]. – In origine, uno dei quattro sacerdoti che in India celebravano il sacrificio vedico; poi il primo e...
brahma
‹bràma› agg. e s. m. o f. [dal nome del fiume indiano Brahma(putra)], invar. – Denominazione d’una razza di polli di grossa mole, abbondantemente calzata, con cresta rossa.