BIONI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Venezia nel 1698, "figlio di un sartore a S. Giovanni di Rialto" (Giazotto), ancora fanciullo iniziò lo studio della musica con G. Porta. Dedicatosi alla composizione [...] A. Zeno), che accrebbero la stima di cui già godeva.
Noto anche fuori d'Italia, l'anno segente il B. si recò a Breslavia, per l'allestimento del suo Filindo allo Stadttheater, e nel 1724 a Baden-Baden, per eseguire una nuova opera al Teatro di corte ...
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Pittore (Brieg, Slesia, 1875 - Berlino 1947). Espose per la prima volta nel 1903 insieme a E. Munch nella galleria di Cassirer, ma fondamentale per il suo modo di dipingere fu l'esperienza parigina del [...] una raccolta di opere scelte della pittura francese. Nel 1918 professore e nel 1923 direttore dell'Accademia artistica di Breslavia, la portò a un altissimo livello qualitativo, chiamandovi come insegnanti, tra gli altri, H. Scharoun, O. Schlemmer, G ...
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Scultore (Torano, Carrara, 1625 - Roma 1701). Nipote di G. Finelli, si formò a Napoli ma fu attivo specialmente a Roma. Collaboratore di A. Algardi, nella sua vasta produzione ne irrigidì accademicamente [...] del Monte di Pietà; angelo con la lancia di Ponte S. Angelo, ecc.); lavorò anche in Francia, dove diresse l'accademia di scultura di Parigi (Versailles, gruppo per fontana) e a Breslavia (monumento del langravio di Assia-Darmstadt, nel duomo). ...
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Architetto (Berlino 1869 - ivi 1936). Con P. Behrens, è uno dei maggiori protagonisti del rinnovamento dell'architettura in Germania. La sua attività si è svolta in tutti i campi dell'architettura civile [...] -89), fu poi assistente di H. Häring (1893-94). Dal 1903 al 1916 fu direttore dell'Accademia di belle arti a Breslavia; dal 1916 al 1920 fu architetto municipale della città di Dresda e attivo protagonista del gruppo Der Ring. Dal 1924 insegnò come ...
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Scrittore e polemista francese (Castelsarrasin, diocesi di Montauban, 1720 - Glogau, Slesia, 1782). Sacerdote, la sua tesi in teologia, scritta sotto l'influsso dell'enciclopedismo, suscitò scandalo alla [...] 'Encyclopédie, dovette fuggire nei Paesi Bassi. Protetto da Voltaire, compose una Apologie che sembra sia stata completata da Diderot; ma nel 1754, per esortazione del vescovo di Breslavia, scrisse alla Sorbona e firmò il testo di una ritrattazione. ...
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Poeta tedesco (Obersalzbrunn, Slesia, 1862 - Agnetendorf, Prussia, 1946). Ritenuto uno dei maestri del naturalismo tedesco e della moderna drammaturgia europea, vincitore nel 1912 del premio Nobel per [...] , della disperata rivolta dei lavoratori affamati.
Vita
Tentò lo studio dell'agraria, poi quello delle belle arti, prima a Breslavia (1880-82), in seguito a Roma (1884) e a Dresda (1885), iscrivendosi nel frattempo, quale studente di discipline ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] una "critica della ragione storica", ossia rinvenire le fondamenta del sapere storico.
Opere e pensiero
Professore a Basilea, Kiel, Breslavia, infine a Berlino, dove successe al Lotze (1882). Nell'elaborare la sua "critica della ragione storica", D ...
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Esegeta e archeologo (Kempten, Baviera, 1872 - Kitzbühel 1945), compiuti gli studî teologici a Monaco (1891-96), prete nel 1896, si trasferì a Roma come vicario del Camposanto Teutonico, per studiare archeologia [...] , nel 1905 era a Würzburg ordinario di patrologia, passando l'anno dopo alla cattedra di esegesi del Nuovo Testamento a Breslavia, poi (1924) a Monaco alla cattedra di patrologia. Autore di importanti opere di esegesi neotestamentaria, ha diretto la ...
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Uomo di stato prussiano (Peuke, Öls, Slesia, 1752 - Venezia 1832); come ministro degli Esteri dal 1792 ebbe una parte decisiva nella politica prussiana dell'epoca, soprattutto nell'ultima spartizione della [...] , ma, rimasti inascoltati i suoi consigli, diede le dimissioni. Ritornato al potere (1805), dovette firmare con Napoleone il trattato di Schönbrunn, umiliante per la Prussia. Fu amministratore dell'univ. di Breslavia (1811); visse dal 1820 in Italia. ...
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Miniatore fiammingo di origine francese (n. prob. Mazerolles, presso Saintes - m. Bruges dopo il 1479). Nel 1454 fu al servizio di Carlo VII a Parigi. Lavorò per Filippo il Buono, Luigi di Bruges, Antonio [...] del sec. 15º, colorista raffinato, sciolto e vivace nel comporre. Tra le sue opere ricordiamo il Libro d'ore di Carlo il Temerario (Vienna, Bibl. Naz.), il Froissart (Breslavia, Bibl. Municipale), i Miracoli della Vergine (Parigi, Bibl. Naz.). ...
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