Emiliani Giudici, Paolo
Letterato (Mussomeli, Caltanissetta, 1812 - Glenmoor, Gran Bretagna, 1872). Entrato senza vocazione, per scelta della famiglia, nell’ordine domenicano, lo abbandonò nel 1841 e [...] partì dalla Sicilia, dove peraltro aveva allacciato contatti con il movimento liberale. Stabilitosi a Firenze, privo di mezzi e di rapporti, fu protetto da Annibale Emiliani di cui assunse il cognome, ...
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Magistrato (Rennes 1701 - ivi 1785). Procuratore generale al parlamento di Bretagna, divenne celebre per la lotta contro i gesuiti, alla cui espulsione contribuì col Compte rendu des constitutions des [...] jésuites (1761); si distinse anche per l'opposizione alla politica del governo in Bretagna: in urto col governatore, duca d'Aiguillon, fu imprigionato (1765), esiliato, ma presto riabilitato da Luigi XVI. Notevole un suo Essai d'éducation nationale ( ...
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Ingegnere elettrotecnico austriaco (n. Mauer, Vienna, 1852 - m. in Gran Bretagna 1922). Gli si debbono notevoli ricerche teoriche e pratiche sui circuiti magnetici e sulle macchine elettriche, specie alternatori [...] e trasformatori ...
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Figlia (Hannover 1687 - Berlino 1757) di Giorgio I di Gran Bretagna e di Sofia Dorotea di Brunswick-Lüneburg, sposò (1706) Federico Guglielmo, principe ereditario di Prussia. Fu madre di Federico II. ...
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Scrittore spagnolo (Santander 1799 - Parigi 1835); emigrato (1823) in Gran Bretagna, vi diffuse il gusto per le leggende castigliane; pubblicò The romance of history of Spain (1830), tradotta in francese [...] e poi in castigliano. Pure in inglese pubblicò i romanzi storici, tradotti poi egualmente in castigliano, Gómez Arias or the Moors of the Alpujarras (1828) e The Castilian and the Black Prince (1829). ...
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Sociologo dell'arte (Temesvar 1892 - Budapest 1978); trasferitosi in Gran Bretagna nel 1938, ha insegnato in università inglesi e americane. Tra le opere, che riflettono l'influsso di G. Simmel, G. Lukács, [...] e altri: Social his tory of art and literature (1951; trad. it., 1955); Der Manierismus. Die Krise der Renaissance und der Ursprung der modernen Kunst (1964; trad. it. 1965); Sociologie der Kunst (1974; ...
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Sofìa Dorotèa (ted. Sophie Dorothea) regina di Gran Bretagna, detta principessa di Ahlden: v. Ahlden, Sofia Dorotea di Brunswick-Lüneburg, detta principessa di. ...
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Figlia (Londra 1869 - ivi 1938) di re Edoardo VII di Gran Bretagna e d'Irlanda e della principessa Alessandra di Danimarca, sposò nel 1896 il principe Carlo di Danimarca, figlio secondogenito di re Federico [...] VII. Con l'elezione del marito al trono norvegese (1905), divenne regina di Norvegia ...
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Uomo politico (1329-1381), fu luogotenente (1360) di Edoardo III in Bretagna, poi addetto alla casa reale (1369) e custode della marca occidentale della Scozia (1370). Favorito del re e di John di Gaunt, [...] duca di Lancaster, svolse missioni diplomatiche. Destituito dal "buon parlamento" per atti di cupidigia (1376), fu riammesso al ritorno al potere di John di Gaunt (1377). Governatore di Calais, partecipò ...
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Pittore francese (Hesdin 1881 - Parigi 1946). Dopo un periodo passato in Bretagna a dipingere paesaggi (1908-09), si accostò al cubismo, pur senza staccarsi del tutto dagli aspetti del reale (Ritratto [...] di P. J. Jouve, 1909, Parigi, Musée d'art moderne); operò poi in Olanda, dove fu attratto dalla pittura di Rembrandt. Tornato a Parigi nel 1920, continuò a dipingere accentuando le tendenze espressioniste ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
oltremanica
oltremànica (o 'óltre Mànica') locuz. avv. – Di là dal canale della Manica, con riferimento alla Gran Bretagna, se si considera come punto di partenza la Francia (o, al contrario, con riferimento alla Francia, e in partic. alla...