Poligrafo, militare e uomo politico (Firenze 1793 - ivi 1857). Studiò matematica e scienze a Pisa e pubblicò le due monografie Saggio sulle macchine a vapore (1816) e Sulla navigazione a vapore nella Gran [...] Bretagna (1817), che per prime posero in risalto in Italia l'importanza economica della scoperta. Recatosi in Russia, entrò nell'esercito zarista (1819-29) raggiungendo il grado di colonnello; dal soggiorno in quelle terre ricavò materiale per alcune ...
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Uomo politico colombiano (1832-1894). Conservatore, partecipò vivamente all'opposizione, sia in parlamento, sia durante la guerra civile del 1876-77; fu il principale sostenitore del presidente R. Nuñez [...] (1880). Fu ambasciatore in Gran Bretagna (1880) e in Spagna (1881), ministro degli Esteri (1887), degli Interni e della Guerra; poi presidente della Repubblica (1888-92), senatore e (1894) presidente del senato. ...
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Pittore (Parigi 1863 - Hewwood 1944), figlio di Camille. Introdotto all'arte del padre, partecipò all'ultima mostra degli impressionisti (1886); poi fu influenzato da G.-P. Seurat. Si dedicò alla grafica [...] fondando in Gran Bretagna, dove si stabilì definitivamente, la Eragny Press (1894-1914), condividendo gli intenti dell'Arts and Crafts. È di sua invenzione il carattere tipografico brook. ...
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Uomo politico francese (Châteldon, Puy-de-Dôme, 1883 - Parigi 1945). Deputato socialista e (dal 1924) indipendente, fu ministro degli Esteri (1934-35) e presidente del Consiglio (1935-36). Promosse un [...] . e Mussolini (Roma, genn. 1935) furono seguiti nell'aprile dalla conferenza e dal "fronte" di Stresa tra Francia, Gran Bretagna e Italia, costituito con l'espresso proposito di difendere l'indipendenza austriaca e di opporsi al riarmo tedesco voluto ...
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Economista inglese di origine austriaca (Vienna 1917 - Princeton 2019); il suo cognome originario era Hornig, abbandonato nel 1943. Ebreo, impegnato in politica su posizioni di sinistra, si trasferì nel [...] 1938 dall'Austria in Gran Bretagna e, nel 1976, negli USA. Docente presso le università di Oxford (1947-66 e 1968-78), Baltimora (1955-56), Sussex (1966-78) e Boston (1980-83; poi emerito), è stato consulente presso la Banca mondiale (1976-80). I ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese (Durban 1936 - Johannesburg 2010); figura di rilievo della cultura nera. Giornalista, collaborò, tra l'altro, alla rivista Drum (1956-60). Esiliato nel 1960, dopo [...] un lungo soggiorno in Gran Bretagna, ancora come giornalista, ha insegnato all'università della Zambia, poi a quella di Varsavia. Tornato in patria ha insegnato letteratura afrikaans a Grahamstown. Tra le sue pubblicazioni, accanto ai due volumi, ...
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Ammiraglio (Auch 1750 - Venezia 1812). Capitano di vascello al servizio della Rivoluzione, dopo la riorganizzazione della Marina a opera di Jean Bon Saint-André ebbe incarichi di comando (1794) nella guerra [...] navale contro la Gran Bretagna. Guidò la flotta francese contro San Domingo (1801); capitano generale della Martinica, non poté difenderla contro gli Inglesi (1809); nel 1811 ebbe la nomina a governatore di Venezia. ...
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DE MARTINO, Giacomo
Angelo Del Boca
Nacque il 21 sett. 1849 a Londra da Giacomo, diplomatico del Regno delle Due Sicilie e da Amata Ehrenhoff.
Dopo alcuni anni di permanenza in Gran Bretagna, rientrò [...] in Italia per compiervi i suoi studi. Disponendo inoltre di grandi mezzi finanziari (il padre, oltre che alto funzionario della monarchia borbonica, era anche impegnato in attività industriali), poté soddisfare ...
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Figlia (Copenaghen 1844 - Londra 1925) di Cristiano IX di Danimarca. Il 10 marzo 1863 andò sposa a Alberto Edoardo principe di Galles, il futuro Edoardo VII. Dichiarata la guerra dalla Prussia e dall'Austria [...] alla Danimarca nel 1864, A. fece di tutto per indurre la Gran Bretagna a intervenire in favore del suo paese nativo, ma ebbe contraria la regina Vittoria. Si dedicò molto a opere di beneficenza (nel 1913 istituì l'Alexandra day, cioè la vendita di ...
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Generale (Parigi 1814 - Versailles 1896). Secondogenito di Luigi Filippo d'Orléans, re dei Francesi, il 3 febbr. 1831 fu eletto re dal congresso belga; ma il padre lo indusse a rinunciare per risparmiare [...] alla Francia un penoso contrasto con la Gran Bretagna, che temeva una possibile annessione del Belgio alla Francia. Come generale si distinse nella campagna di Algeria (presa di Costantina, 1837) e nella lotta contro Abd el-Kader e i Cabili. Fu in ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
oltremanica
oltremànica (o 'óltre Mànica') locuz. avv. – Di là dal canale della Manica, con riferimento alla Gran Bretagna, se si considera come punto di partenza la Francia (o, al contrario, con riferimento alla Francia, e in partic. alla...