Religioso che si dice franco, probabilmente nato in Bretagna; andò con due compagni pellegrino in Terra Santa (tra l'866 e l'869); e lasciò del viaggio un racconto (Itinerarium trium monachorum). ...
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Collezionista (Sydney 1835 - Londra 1909). Stabilitosi in Gran Bretagna nel 1857, costituì un'importante raccolta di porcellane, quadri e disegni antichi, e soprattutto di miniature che legò alla National [...] Gallery, al British Museum e al Victorian and Albert Museum ...
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Bouroullec, Ronan e Erwan. – Designer francesi (n. Quimper, Bretagna, 1971 e 1976). Fratelli, fondatori nel 1998 dello studio di design Ronan & Erwan Bouroullec, hanno collaborato con aziende quali [...] Alessi, Axor, Cappellini, Flos, Issey Miyake, Ligne Roset, Magis, Mutina e Vitra. Tra le loro creazioni più significative si citano: Cabane (2001), diaframma-rifugio domestico in tessuto; Audiolab (2002), ...
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Biochimico austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1914 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Vicedirettore (1962-79) dell'Istituto di biologia molecolare del Medical research council presso l'univ. di [...] Cambridge; socio della Royal Society e socio straniero dei Lincei (1984). Fin dal 1940 iniziò ad applicare le tecniche cristallografiche a molecole biologiche complesse per determinarne la forma tridimensionale. ...
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Nobile famiglia piemontese; secondo una tradizione, originaria della Bretagna, discesa in Italia con Carlo I d'Angiò. La famiglia, già insignita dei feudi di Maresco, poi di Lagnasco (1341) e di Genola [...] (1346), ebbe (1754) Azeglio nella persona di Teresa Ponzone, moglie di un T. conte di Lagnasco, che ottenne (1788) l'elevazione del possesso a marchesato a favore del di lei figlio Roberto. Fra i T. figurano ...
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Geografo francese (Char´kov, Ucraina, 1915 - Oxford, Gran Bretagna, 1994), prof. nelle univ. di Baltimora (dal 1943), Parigi (dal 1948) e Oxford (dal 1968). Ricoprì posti di responsabilità presso il Segretariato [...] delle Nazioni Unite e varî enti scientifici europei e statunitensi. Tra le sue opere spiccano due volumi d'insieme dedicati alle Americhe (1949) e all'Europa (1950), un'originale disamina delle basi geografiche ...
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Filosofo cecoslovacco naturalizzato britannico (Ostrava 1913 - Bristol, Gran Bretagna, 2000); laureatosi a Praga, si è poi trasferito in Inghilterra, completando la propria formazione a Cambridge. Professore [...] di filosofia alla Bristol University (1952-79) e alla Yale University (1970-84), fu pres. della British society for philosophy of science (1965) e dell'Aristotelian Society (1967). Si occupò di epistemologia, ...
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Regista (Berlino 1926 - Amburgo 2009). Emigrato in Gran Bretagna nel 1933, esordì giovanissimo allestendo testi di O. Wilde e T. S. Eliot; dopo alcuni telefilm per la BBC, si affermò nel 1957 all'Arts [...] Theatre con The balcony di J. Genet, e nel 1959 tornò in Germania. Dapprima a Colonia, poi a Ulma, Hannover, Brema, Amburgo, mise in scena con fantasia sbrigliata e gusto per la provocazione sia testi ...
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Mario, White Jessie
Patriota e scrittrice (Gosport, Gran Bretagna, 1832 - Firenze 1906). Studiò filosofia alla Sorbona e partecipò al clima di risveglio culturale e politico europeo del 1848. Conobbe [...] Garibaldi a Nizza nel 1855 e due anni dopo incontrò a Londra Mazzini, di cui già aveva letto alcuni scritti. La sua adesione al movimento democratico e mazziniano la vide in prima linea nelle battaglie ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
oltremanica
oltremànica (o 'óltre Mànica') locuz. avv. – Di là dal canale della Manica, con riferimento alla Gran Bretagna, se si considera come punto di partenza la Francia (o, al contrario, con riferimento alla Francia, e in partic. alla...