ḥadd Nel diritto musulmano, pene immutabili stabilite dalla legge religiosa per i delitti di fornicazione, calunnia, ubriachezza, furto e brigantaggio. ...
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Ippolito Aldobrandini (Fano 1536 - Roma 5 marzo 1605); avvocato concistoriale, uditore di Rota, cardinale (1585), legato in Polonia (1588), fu eletto papa, dopo un agitato conclave, il 30 genn. 1592, succedendo [...] a Innocenzo IX. Si impegnò nella repressione del brigantaggio e del malcostume (famosa l'esecuzione di B. Cenci), nella riforma disciplinare della Chiesa, nella difesa intransigente del dogma (da ricordare la controversia sul De Concordia del Molina ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] Benevento dove mise in mostra la sua abilità di amministratore e di politico, nonostante le difficoltà create dal brigantaggio e dalle cospirazioni mazziniane; nel 1841 fu trasferito a Perugia. Arcivescovo titolare di Damiata nel 1843, nello stesso ...
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Ecclesiastico (n. 1534 - m. 1581), del ramo di Santa Fiora. Presidente dell'annona sotto Paolo IV, fu poi vescovo di Parma (1560-73), membro autorevole del Concilio di Trento e zelante esecutore dei suoi [...] decreti. Cardinale (1565), legato di Bologna e Romagna (1570), quindi (1580) legato di tutto lo Stato pontificio, eccetto Bologna, con l'incarico di estirpare il brigantaggio; ebbe poteri così vasti da essere detto vicepapa. ...
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Uomo d'armi e cardinale (n. 1562 - m. 1624), del ramo di Santa Fiora. Marchese di Varzi, combatté sotto Alessandro Farnese nei Paesi Bassi, e fu nominato da Filippo II capitano generale delle milizie italiane. [...] XIII (1583), sacerdote (1614), fu vescovo di Albano (1618) e di Frascati (1620), e membro assai influente nei conclavi, ove parteggiò dapprima per i Francesi, poi per la Spagna. Come legato in Romagna (1591) represse energicamente il brigantaggio. ...
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1. Patriarca di Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] di Costantinopoli dal 446 (m. 449); in un sinodo (448) condannò il monofisita Eutiche, che fu però riabilitato nel cosiddetto "brigantaggio di Efeso" ove F. stesso fu deposto e maltrattato, così da morire poco dopo; ma si era appellato al papa s ...
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Oddone Colonna (Genazzano 1368 - Roma 1431). Creato cardinale nel 1405, partecipò ai concilî di Pisa e di Costanza accettandone le deliberazioni sulla superiorità conciliare; ma eletto papa l'11 nov. 1417, [...] nel governo, accordando potenza ai membri della sua famiglia, alla quale donò molti feudi e privilegi. Combatté il brigantaggio, restaurando il prestigio papale in tutto lo stato della Chiesa; poco favorevole agli umanisti, si giovò invece di ...
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BARGELLINI, Niccolò Pietro
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna intorno al 1630 da Ippolito. Si addottorò in diritto civile e canonico nello Studio bolognese e intraprese la carriera ecclesiastica, trasferendosi [...] nel governo di varie città e province: Fano, Montalto, Ascoli (ove il B. condusse con grande vigore una campagna contro il brigantaggio), Campagna e Marittima, e infine Perugia. Il 15 luglio 1665 fu nominato vescovo in partibus di Tebe e nell'agosto ...
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Lucia Ceci
La Chiesa cerca di riparare la breccia
Il giubileo della nazione ha visto le gerarchie cattoliche in prima linea. L’atteggiamento della Santa Sede è stato chiaro da subito. Il 20 settembre [...] creduto di individuare il vizio di origine del Regno d’Italia, facendovi discendere tutte le tragedie nazionali: dal brigantaggio a Tangentopoli.
La tendenza che si è manifestata nei convegni e nelle pubblicazioni di più alto profilo istituzionale e ...
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GIORDANI, Luigi
Francesca Brancaleoni
Nacque a Santa Maria Codifiume di Argenta, nel Ferrarese, il 13 ott. 1822 da Francesco e Gertrude Boriani. Avviato alla vita ecclesiastica, svolse i primi studi [...] l'altro, la distribuzione dei soccorsi a seguito dell'epidemia di colera del 1855. A Velletri si occupò del controllo del brigantaggio, organizzando la gendarmeria e i corpi militari. Il compito più gravoso lo attendeva però a Perugia dove giunse nel ...
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brigantaggio
brigantàggio s. m. [der. di brigante]. – L’attività criminosa dei briganti: atti di b.; darsi al b., alla vita di brigante. Anche, i gruppi, le bande organizzate, il fenomeno da essi costituito: il b. dell’Ottocento, del regno...
strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata...