Giurista e diplomatico (Fontenay-le-Comte 1531 - Parigi 1591); avvocato del re e del fisco, presidente del parlamento, finì vittima della lotta tra le fazioni di Parigi assediata. Fu tra i primi a studiare sistematicamente il diritto romano dal punto di vista dei culti, come diritto storico (De verborum quae ad ius pertinent significatione, 1558; De formulis et sollemnibus populi romani verbis libri ...
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Ingegnere e matematico (Lione 1777 - Nevers 1828). Allievo di G. Monge, ha lasciato, come matematico, un trattato di teoria delle ombre e di prospettiva (dedotto da appunti del Monge), e ricerche sull'integrazione delle equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Fece importanti lavori di costruzioni idrauliche, canali, ponti, strade, ecc., introducendo anche nuovi metodi di rilievo topografico ...
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Uomo politico francese (Bourges 1835 - Parigi 1912); deputato d'estrema sinistra all'Assemblea nazionale nel 1870, fu costantemente rieletto alla camera dei deputati, della quale tenne la presidenza più volte (1881-85, 1894-98, 1904-12). Nel 1885 e nel 1898 fu presidente del Consiglio per breve tempo. Fu tipico esponente del radicalismo e dell'anticlericalismo massonico della Terza Repubblica ...
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Zoologo e fisico (Fontenay-le-Comte 1723 - Croissy 1806), prof. a Parigi, eseguì importanti studî di ornitologia. A lui sono anche dovute ricerche sui pesi specifici di varie sostanze. È autore di una Ornithologie (1800) e di un Dictionnaire raisonné de physique (1800) ...
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Sacerdote francese (Plancy, Aube, 1817 - ivi 1908), fondatore delle congregazioni delle oblate (1868) e degli oblati di s. Francesco di Sales (1871), di cui fu anche generale. ...
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Viaggiatore francese (Moissac 1745 - ivi 1820). Trasportato con la sua nave alla deriva lungo le coste del Senegal, naufragò presso Capo Bianco (1785) e, catturato dagli indigeni, riuscì dopo alcuni anni a raggiungere il Marocco (Histoire du naufrage et de la captivité, 1789) ...
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Filosofo e giurista (Eisenberg 1681 - Halle 1741). Insegnò a Halle filosofia (1713) e diritto (1720); quindi a Franeker (1723), a Francoforte sull'Oder (1727) e di nuovo a Halle (1733). Le sue opere (8 [...] i campi della giurisprudenza. Fu inoltre editore di fonti (le Observationes di Cuiacio e il Dictionarium iuridicum di B. Brisson) e consulente. Il suo metodo di sviscerare dalle definizioni assiomi per la teoria e postulati per la pratica mostra l ...
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CIONI, Gaetano
Stefano Giovanardi
Nacque a Firenze nel settembre 1760.
Di grande precocitá intellettuale (a otto, anni aveva composto un'ottava, a dieci una intera canzone sull'ingratitudine), compì [...] Bergman, tradotti in italiano con aggiunte e note (1787), Trattato elementare, ovvero principî di fisica del signor Brisson (1791).
Ben accetto al governo napoleonico, il C. ebbe anche ampie prospettive di carriera politica: segretario del ministero ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] III. Tra i personaggi avvicinati dal D. spiccano jacques Davy Du Perron, Arnauld d'Ossat, lo sventurato Barnabé Brisson, Scévole de Saint-Marthe. Avrebbe, sempre a suo dire, conosciuto pure Montaigne giudicandolo "più soldato che letterato", più ...
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FERRATA, Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Gradoli (prov. di Viterbo, ma diocesi di Montefiascone) il 4 marzo 1847, terzogenito dei sei figli viventi di Giovan Battista e di Maria Antonuzzi, [...] portò allo scioglimento dell'Union de la France chrétienne.
Il F., attraverso i suoi rapporti con E. Loubet, E.-H. Brisson, M-F. Carnot, e soprattutto col Ribot, che in quel periodo divenne primo ministro, riuscì ad evitare rotture, giungendo alle ...
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bengalino
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Della regione indiana del Bengala, abitante o nativo del Bengala (anche bengalese). 2. Dello stato del Bangladesh, abitante o nativo del Bangladesh (anche bengalese o bangladese). 3. s. m. Nome con cui...