In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi riconoscere nei vari combattimenti ad armatura chiusa, cominciarono ad aggiungere un segno distintivo sull’arma della casata, dipinta sul loro scudo. Con l’istituzione del maggiorascato e dell’appannaggio, ...
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Figura in rilievo posta sopra l’elmo o sopra la corona di grado (v. fig.). La sua origine si fa risalire all’antico uso dei guerrieri di difendersi la testa con spoglie di animali feroci (leoni, orsi, [...] diventando contrassegno di antica nobiltà; venivano usati anche come elemento distintivo di fazioni, dignità, uffici, diritti o come brisura per differenziare i vari rami di una stessa famiglia. Si distinguono in personali o ereditari, in parlanti se ...
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Araldica
Figure poste ai lati dello scudo in atto di sostenerlo o in atto di sostenere elmi, corone o cappelli. I s., che fanno parte degli ornamenti esteriori (➔ ornamento) dello stemma, si distinguono [...] simbolico (figure di marinaio per gli ammiragli, figure di soldato per gli ufficiali ecc.); se lo stemma è caricato da brisura (➔), come un lambello o un crescente, il suo s. può essere caricato dalla stessa figura, oppure rivestito da altre figure ...
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brisura
briṡura s. f. [dal fr. brisure, der. di briser, propr. «rompere, fare in pezzi»]. – Alterazione di un’arme gentilizia fatta per distinguere i diversi rami d’una famiglia o le linee illegittime; l’alterazione più in uso consiste nell’aggiunta...