Scultore (Padova 1559 circa - Pisa 1606), nipote dell'omonimo scultore più noto come Minio. Già nel 1580 lavorava a Venezia, ove un gruppo cospicuo di sue opere nel Palazzo Ducale (Telamoni del camino [...] . Le opere eseguite a Pisa (1604-1606) sono disperse; di questo periodo non resta, in Toscana, che il paliotto in bronzo con il Martirio di s. Lorenzo in S. Trinita a Firenze. Gli sono anche attribuiti numerosi bronzetti di raffinata qualità. ...
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Scultore greco (seconda metà sec. 5º a. C.), forse ateniese. Rimangono i blocchi del basamento di un suo cavallo bronzeo rappresentante quello ligneo troiano, dal quale spuntavano Menesteo, Teucro, Acamante [...] dedicato all'Areopago sull'Acropoli. A Megara eseguì una statua di Artemide salvatrice di cui una copia era a Page. Due bronzetti di S. erano a Roma: l'amazzone "dalle belle gambe" (εὔκνημος), posseduta da Nerone, che ne era entusiasta al punto da ...
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DESIDERIO da Firenze
M. Elisa Avagnina
Scultore e fonditore attivo a Padova e Venezia nella prima metà del sec. XVI. Non se ne conoscono la data di nascita e di morte e scarse sono le notizie certe [...] 1965, pp. 39, 48, 59; J. Pope-Hennessy-A. Radcliffe, The Frick Collection, New York 1970, p. 156; G. Mariacher, Bronzetti veneti del Rinascimento, Vicenza 1971, pp. 16, 34; A. Radcliffe, Ricciana, in The Burlington Magazine, CXXIV (1982), pp. 415-418 ...
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CHIURAZZI
Rossella Motta
Famiglia di fonditori e artisti il cui capostipite, Gennaro, nacque a Napoli nel 1842. Allievo di P. Masulli all'Istituto di belle arti, egli iniziò la sua attività, sempre [...] l'alta qualità del suo lavoro che si esplicava nella fusione di opere di artisti contemporanei e in riproduzioni di bronzetti e opere classiche provenienti dalle città vesuviane e conservati nei musei di Napoli. Gennaro dovette accrescere la sua fama ...
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Scultore e pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1901 - Coira 1966), figlio di Giovanni. Frequentò la scuola d'arte di Ginevra; nel 1920-21 fu a Roma; nel 1922 si stabilì a Parigi, ove frequentò Bourdelle [...] tra spazio e ambiente sono suggerite dall'esile, sensibile plastica delle figure, che talvolta rievocano le forme dei bronzetti preistorici; il tema prediletto della sua scultura è la solitudine, la vulnerabilità dell'uomo nell'infinita vacuità dello ...
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BARBELLA, Costantino
Paola Ceschi
Nato a Chieti il 31 genn. 1852 da Sebastiano e da Maria Bevilacqua, iniziò molto presto a modellare in creta statuine da presepe, talvolta colorate. Durante gli studi [...] di Chieti). Verso la maturità l'artista eseguì anche nudi femminili, ma la vena migliore è da cercare nei bronzetti realistici.
Era anche un disegnatore gustosissimo, largo, mosso, e un ottimo ritrattista; fece i ritratti di Mascagni, al quale ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] commemorazione, Barletta 1901; G. Protomastro, Pro Imbriani. Discorso letto nel dì XX sett. MCMII, Trani 1902; L. Rocco, I. e Bronzetti a Castelmorrone, in Roma, 2 ott. 1915; M. Viterbo, Tre precursori. I., Bovio, Cavallotti, Bari 1916; E. De Marinis ...
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DELISI, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio dello scultore Benedetto e di Giuseppa Cattarinich, nacque a Palermo il 6 ottobre 1870. Orfano a cinque anni, fu educato severamente sotto la tutela di monsignor [...] barone N. D'Ondes Reggio, oggi irreperibili.
Una vena più intima e aggraziata, di sapore borghese, trovava espressione nei bronzetti e nei piccoli marmi eseguiti in gran numero dal D. nell'arco della sua attività, molto apprezzati nella Palermo dei ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] peraltro riferisce l'opera ad A. Vittoria; l'attribuzione al C. era già stata confutata in occasione delle mostre dei bronzetti: Amsterdam 1961, Firenze 1962); A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X, 3, Milano 1937, pp. 1 ss.; E. Rigoni, Testamenti ...
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GRASSI, Luigi
Liliana Barroero
Quarto di cinque figli, il G. nacque a Roma il 18 apr. 1913 da Giuseppe, antiquario e restauratore, e da Edvige Bartoli. Dopo gli studi classici al liceo Mamiani frequentò [...] del quale il G. portava il nome, era antiquario e collezionista, marchand-amateur specializzato in disegni e in bronzetti del Rinascimento: possedeva, per esempio, il bellissimo foglio della Lussuria del Pisanello, oggi nel Gabinetto di grafica dell ...
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