Andrèa Pisano (o Andrea di Ugolino di Nino da Pontedera). - Orafo, scultore e architetto (notizie fra il 1330 e il 1348). L'unica opera scultorea a lui sicuramente attribuibile è la porta bronzea del [...] mentre dal 1347al 1348 fu capomastro del Duomo di Orvieto.
Vita e opere
Sua unica opera certa è la porta in bronzo del Battistero di Firenze (firmata e datata 1330: era compiuta, però, solo nel 1336), spartita in ventotto riquadri, quadrilobi, entro ...
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Scultore e scrittore italiano d'arte (Roma 1886 - Firenze 1963). Tra le sue opere, interpreti delle correnti ufficiali dell'epoca: a Torre del Lago, la Pietà per la tomba di G. Puccini (1926); a Genova, [...] statue di s. Giorgio e di s. Giovanni nella galleria Garibaldi (1929); a Roma, porta di bronzo nella basilica di S. Paolo; a Brescia, bassorilievi per l'Arengario (1932). Segretario generale della Biennale veneziana (1928-40); ricoprì diversi ...
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Scultore (Carrara 1602 circa - Roma 1657). Si formò a Napoli presso il Naccherino e a Roma nella bottega del Bernini. Autore della S. Cecilia (1629-33) in S. Maria di Loreto a Roma, svolse parte della [...] sua attività più importante a Napoli (1634-50): statue di santi in marmo e in bronzo per la capp. del Tesoro di S. Gennaro, nel duomo. Fu ritrattista di eccezionale vigore (Michelangelo Buonarroti il Giovane, Firenze, Casa Buonarroti). ...
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URNE, Campi di
R. Peroni
Con il termine di Civiltà dei Campi di Urne, alquanto inadeguato, si designa oggi, più che una civiltà unitaria e geograficamente ben delimitata, un insieme grandioso di fenomeni [...] regioni balcanico-danubiane); id., in Festschrift d. Römisch-German. Zentral-Mus. in Mainz, II, Magonza 1952, p. i ss. (vasi di bronzo laminato); id., in Origines (Raccolta di scritti in onore di Mons. G. Baserga), Como 1954, p. 33 ss. (corazze); id ...
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LEBETE (λέβης, da ricondurre a λείβειν, versare, libare)
M. G. Marunti
Attualmente si intende per l. una conca o bacile di metallo (generalmente una lega naturale di rame e stagno), che si lavora a martello. [...] Bronzes in Etruscan Tombs, in Iraq, XVIII, 1956, p. 150 ss.; C. F. H. Hawkes, On Some Buckets and Cauldron of the bronze and Iron Age, in Antiquaries Journ., 1957, p. 169 ss.; R. S. Young, Gordion 1956: Preliminiary Report, in Am. Journ. Arch., 61 ...
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ANTICHI, Prospero, detto il Bresciano
Antonia Nava Cellini
Originario di Brescia, secondo il Baglione, venne a Roma giovinetto sotto il pontificato di Gregorio XIII e si applicò allo studio dell'arte [...] solo un grande modeuo, ed altre due figure di Virtù ai suoi piedi. Verso il 1586 lavorava ai quattro leoni araldici in bronzo dorato, che dissimulano i perni sui quali poggia l'obelisco fatto innalzare da Sìsto V in piazza S. Pietro. Nel 1587 venne ...
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FABIO MASSIMO AFRICANO (Fabius Maximus Africanus)
A. Longo
Magistrato romano, fratello di Paolo Fabio Massimo, nato nel 45 a. C.
Raggiunse il consolato nel 10 a. C. Amministrò l'Africa come proconsole [...] nel 4 a. C. Tre città africane (Hadrumetum, Hippo Diarrhytus e Cercina) impressero su monete di bronzo il suo ritratto; la leggenda di alcune di esse ci dice che egli fu septemvir epulonum. Il conio è meno rozzo di quanto lo siano comunemente i conî ...
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SKYMNOS (Σκύμνος, Scymmus)
M. Zuffa
Scultore, bronzista o toreuta, greco, attivo intorno alla metà del V sec. a. C., il cui nome appare in Plinio (Nat. hist., xxxiv, 85), nel secondo elenco alfabetico, [...] come scolaro di Kritios. Un ateniese, dunque, per educazione se non per nascita, che lavorò il bronzo come scultore (Brunn, Lippold, Picard) o come cesellatore (Jex-Blake, Ferri).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. der Griech. Künstler, I, Stoccarda 1857, p. ...
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BIONDI, Ernesto
Giorgio Di Genova
Nacque a Morolo (Frosinone) da Angelo e Eugenia Pistolesi il 30 genn. 1854. Dimostrate buone attitudini all'arte, nel maggio del 1870, ancora semianalfabeta, venne [...] . morì il 4 apr. 1917 a Roma.
Tra le altre sue opere vanno ricordate, oltre ad una serie di animali e nudini in bronzo, il monumento a Nicola Ricciotti e ai martiri ciociari in Frosinone (inaugurato il 9 ott. 1910: La Gazzetta ciociara, 27 marzo 1961 ...
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SMALTO
F. Henry
Il termine smalto, nel suo significato odierno, cioè di pasta vitrea applicata a caldo a un supporto metallico, non appare che nell'avanzato medioevo, derivando dal tedesco schmelzen [...] II (III-II sec. a. C.), nel quale lo s. è colato negli spazi delimitati da una lamina di ferro applicata alla calotta di bronzo dell'elmo. Appartengono allo stesso periodo e al La Tène III (I sec. a. C.) certi chiodi smaltati (la pasta vitrea fusa in ...
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bronzo
brónżo s. m. [prob. dal pers. birinǵ «rame»]. – 1. Categoria di leghe metalliche in cui entrano come componenti principali il rame (in proporzione superiore al 70%: fra l’85 e il 90%, per es., il b. statuario), che conferisce malleabilità...