Insetto Lepidottero Tortricide (Carpocapsa pomonella; v. fig.), detto anche bruco o verme delle mele o delle pere. Le larve rodono la parte centrale delle mele e delle pere (raramente delle pesche), che [...] cadono al suolo ...
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Larva tipica dei Lepidotteri, di alcuni Imenotteri e Mecotteri. Ha forma di bruco, tegumento molle, apparato boccale masticatore, antenne e zampe di dimensioni ridotte, zampe addominali in vario numero. ...
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Famiglia di Insetti Lepidotteri Eteroceri, con ali anteriori falcate e proboscide atrofizzata. Il bruco è gracile e vive su piante a foglie caduche. ...
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In zoologia, organo forcuto situato dietro l’occipite dei bruchi di certe farfalle (per es., Papilio), che viene estroflesso quando il bruco è molestato ed emette un odore sgradevole. ...
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Trigonalidi Famiglia di Insetti Imenotteri Apocriti. Le femmine del genere Poecilogonalos, giapponese, incollano migliaia di piccole uova sulle foglie; quando un bruco di lepidottero o larva di tentredine [...] mangia la foglia, la larva del T. nasce nell’intestino dell’ospite, ma, per potersi sviluppare, ha bisogno di trovare in questo singolare ambiente la larva di un parassita primario (Icneumonide o Tachinide) ...
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Famiglia di Imenotteri Calcidoidei parassiti. Si sviluppano per ipermetamorfosi. La larva neonata di Perilampus (v. fig.) penetra in un insetto fitofago (per es., un bruco di Lepidottero) e attende la [...] venuta di un parassita primario (larva di Icneumonide o di Tachinide) che aggredisce installandosi come endofago e dopo, trasformandosi notevolmente, come ectofago. Alcuni generi sono cecidiogeni ...
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Zoologia
B. da seta Lepidottero (Bombyx mori) della famiglia Bombicidi. Se ne conoscono numerose razze: europee, orientali, levantine. Sverna allo stato di uovo, di varia grandezza e di colore giallo pallido. [...] Lo sviluppo embrionale si completa nella primavera. La larva, o b. propriamente detto, è un bruco di colore giallo o bruno (fig. A), cosparso di peli; compie il suo sviluppo in un mese circa, raggiungendo una lunghezza 30 volte superiore a quella ...
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tignola Nome degli Insetti Lepidotteri rappresentanti della famiglia Tineidi, noti anche come tarme. Sono piccole farfalle cosmopolite che vivono nelle abitazioni e nei magazzini, i cui bruchi si cibano [...] lana e pellicce.
Sono chiamate t. anche specie appartenenti ad altre famiglie: la t. degli alveari (Galleria mellonella), Piralide il cui bruco si nutre della cera degli alveari; la t. del grano (Sitotraga cerealella) della famiglia Gelechidi, il cui ...
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Onicofori
Roberto Argano
Vermi di velluto
Gli Onicofori costituiscono un gruppo tassonomico molto particolare, anche se formato da un modesto numero di specie. La loro anatomia offre agli studiosi un [...] è, quanto meno, sorprendente
Né carne né pesce
A vederli, gli Onicofori sono animaletti insignificanti, una via di mezzo tra un bruco, un millepiedi e un verme di mare, un Polichete. Il nome Onicofori viene dal greco e significa «portatori di unghie ...
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farfalle
Giuseppe M. Carpaneto
Variopinte ali squamose
Ali coperte di squame, corpo peloso e bocca fornita di una spiritromba: sembra la descrizione di un essere fantastico con la testa d'elefante; [...] : non c'è pianta che non abbia uno o più bruchi parassiti. Il bruco non ha bisogno di spostarsi molto per trovare il cibo: la : "sono velenoso, non mi toccare!". In questo modo sia il bruco sia l'uccello salvano la pelle, o per lo meno la preda ...
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bruco
s. m. [lat. tardo brūchus, dal gr. βροῦχος o βροῦκος] (pl. -chi). – 1. Genere di insetti coleotteri della famiglia bruchidi (lat. scient. Bruchus), le cui larve si sviluppano a spese di semi di varie piante, soprattutto leguminose. 2....