Scultore belga (Roulers 1862 - Bruges 1931). Studiò a Bruges e Bruxelles. Seguace dell'indirizzo verista, fu attivissimo: ritratti, medaglie, gruppi e numerosissimi monumenti pubblici in Belgio e all'estero [...] (monumento del Congresso a Buenos Aires, 1911-14, ecc.) ...
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Architetto (Bruges 1577 - ivi 1637), fratello laico della Compagnia di Gesù. Tra le sue opere, notevoli le chiese dei gesuiti a Maastricht (1606-14, sconsacrata), ad Anversa (1614-21; insieme con F. Aguillon [...] fino al 1617) e a Bruges (S.te Walburge, 1619-41). ...
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Pittore (Bruges 1743 - Roma 1807). Formatosi a Bruges, ebbe poi successo all'Accademia di Parigi (Combattimento tra Minerva e Marte, 1771, Lilla, Musée des beaux-arts). A Roma (1772-78), dove in seguito [...] diresse (dal 1801) l'Accademia di Francia, si diede allo studio dell'antico. Dipinse soggetti sacri, mitologici, storici (Cornelia madre dei Gracchi, 1795, Louvre) e ritratti ...
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Pittore fiammimgo (m. Bruges 1551), oriundo forse di Haarlem, allievo e seguace di G. David. Gli si attribuiscono numerose opere, già assegnate a Jan Mostaert e al Maestro della Vergine dei Sette Dolori, [...] tra le quali: la Vergine col Bambino (Roma, Gall. Colonna) e l'Adorazione dei Magi (Bruges, chiesa di S. Salvatore). ...
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Pittore (m. Bruges 1550), forse di origine lombarda. Visse sempre a Bruges; subì influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (J. Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), che riuscì a fondere in una [...] sua maniera gradevole, anche se non molto originale. Opere: Segovia, chiesa di S. Michele, trittico; Madrid, Prado, Vita di S. Anna; Bruxelles, Musei Reali, ritratto del barone di Hastings, S. Giovanni ...
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ADORNO, Anselmo
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Nacque a Bruges l'8 dic. 1424 da Pietro (appartenente al ramo degli Adorno di Genova trapiantati nei Paesi Bassi) e da Elisabetta Braderick, di nobile famiglia fiamminga. Assai giovane [...] con Sigismondo d'Austria, che gli confermò la sua amicizia per il duca di Borgogna. Il 14 ag. 1471 l'A. rientrò a Bruges.
Carlo il Temerario, soddisfatto della relazione che l'A. gli fece del suo viaggio e dei suoi incontri, lo nominò suo consigliere ...
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Scrittore belga (Bruges 1917 - Bruxelles 1981). Dirigente bancario, attratto inizialmente dalla pittura, scoprì in campo di concentramento la vocazione letteraria. Romanziere d'impegno sociale, indagò [...] présence, 1954; Coupons 44, 1956). Dopo Termitière (1960), in cui denuncia il fallimento della colonizzazione, Les brouillards de Bruges (1962) e La rouille (1971), in Festival de Salzbourg (1974) e Nés pour mourir (1976) rappresenta l'aristocrazia ...
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Pittore (Bruges 1771 - ivi 1839); noto per i suoi quadri storici, divenne pittore di Gerolamo Bonaparte e si acquistò fama come ritrattista della società elegante (tra le opere: Paolina Borghese nel Museo [...] napoleonico di Roma) ...
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Musicista fiammingo (Bruges 1480 circa - Costanza 1544). Organista alla cattedrale di Anversa, compose molte pagine di polifonia chiesastica, oltre a un'Elegia in morte di Josquin Després e una in morte [...] di Erasmo da Rotterdam ...
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predominio
predomìnio s. m. [der. di predominare, sul modello di dominio]. – Il fatto di predominare; dominio, soprattutto in quanto sia superiore a quello esercitato da altri: avere, acquistare, mantenere, perdere il p. sui popoli confinanti;...
borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in oland. Van der Burse); il nome passò poi...