LOMELLINI, Battista
Riccardo Musso
Nato a Genova intorno al 1350, era il secondogenito di Napoleone e di Teodora Di Negro, figlia del giureconsulto Giorgio.
Appartenente a una famiglia da tempo dedita [...] , risulta attivo, tra il 1385 e il 1393, soprattutto sulle piazze inglesi (Southampton, Sandwich) e fiamminghe (L'Écluse, Bruges), dove importava guado dalla Toscana e allume da Focea, e da dove esportava grandi quantitativi di panno, destinato non ...
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Quignard, Pascal
Quignard, Pascal. ‒ Scrittore francese (n. Verneuil-sur-Avre 1948). Funzionario delle edizioni Gallimard, esordisce nel 1969 con il saggio L'Être du balbutiement: essai sur Sacher-Masoch, [...] le più recenti pubblicazioni sono da ricordare: La frontière (1998); Terrasse à Rome (2000; trad. it. L’incisore di Bruges, 2003), vincitore del Grand prix du roman de l'Académie française, che racconta la drammatica storia di un incisore fiammingo ...
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Militare e politico inglese (Musbury, Devonshire, 1650 - Cranbourn Lodge, Windsor, 1722). Colonnello nel 1678, sposò segretamente lo stesso anno Sarah Jennings, damigella d'onore della principessa Anna [...] perciò con l'alienarsi le residue simpatie della regina Anna. Inoltre gli Olandesi, dopo la conquista (1706) di Bruges, Gand e Ostenda (nel maggio M. aveva battuto abilmente F. Villeroi a Ramillies), si dimostravano favorevoli alle proposte francesi ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] dalla Provenza alla Champagne, dalla Champagne, col decadere delle fiere, a Parigi e a Londra, e da Parigi a Lione o a Bruges, centro importantissimo di traffico, che con i primi del sec. XVI sarà sostituito da Anversa. L'importanza dei traffici e in ...
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LECLERCQ, Jean
Ovidio CAPITANI
Storico ed erudito, n. ad Avesnes (dipart. del Nord, Francia) il 31 genn. 1911. Entrò nell'abbazia benedettina di Clervaux (Lussemburgo) nel 1928; compiuti gli studî teologici [...] : La spiritualité de Pierre de Celle (1115-1183), Parigi 1942; Pierre le vénérable, Saint-Wandrille 1946; Saint Bernard Mystique, Bruges e Parigi 1948; Un maitre de la vie spirituelle au XIeme siècle: Jean de Fécamp, Parigi 1956; in questo quadro ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] in onore di Renato di Lorena; nel 1484 è offitialis rationum veterum e nel 1485 copiarum praefectus; nel 1486 è inviato a Bruges presso Federico III e il figlio di lui, Massimiliano, eletto re dei Romani, e alla loro presenza recita un'altra e più ...
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DORIA, Sebastiano
Maristella Cavanna Ciappina
Figlio di Tomaso fu Antonio e di Brigida Pallavicini fu Pietro, se ne ignora la data di nascita, collocabile nella seconda metà del XV secolo. Ebbe cinque [...] e la sua collaborazione armata contro gli infedeli. Il D., giovandosi del consiglio e dell'aiuto dei mercanti genovesi residenti a Bruges, avrebbe dovuto ottenere al più presto la restituzione della nave e delle mercanzie, di un valore di 3.000 scudi ...
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Miniatori (inizî sec. 15º) originarî di Limbourg, figli dell'intagliatore di statue lignee Arnold e nipoti del pittore Jean Malouel. Nacquero a Nimega dopo il 1385; furono alla corte del duca Giovanni [...] 16 circa, Chantilly, museo Condé), documentate in un inventario del 1416, terminate (1485-89) da Jean Colombe di Bruges, denota sensibili influssi italiani per i problemi formali e di costruzione dello spazio uniti al preziosismo dell'arte francese e ...
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Pie donne nubili o vedove che vivono in luoghi chiusi ( beghinaggi), o in case comuni o sole o in piccoli gruppi di due o tre. Non sono vere e proprie religiose in quanto pronunciano, temporaneamente, [...] Libero Spirito ecc.). Dopo un periodo di oscurità, una nuova fioritura si ebbe nel 17° secolo. Le soppressioni della Rivoluzione francese lasciarono sopravvivere alcuni beghinaggi, come quelli di Gand, Amsterdam e Anversa, e soprattutto di Bruges. ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] ; Jean Veldener che fu anche disegnatore, incisore e fonditore, vi pubblicò verso il 1474 il Belial di Giacomo da Teramo.
A Bruges Colard Mansion stampò certamente prima del 1476, ma è di quest'anno il suo bel Boccaccio, De la ruyne des nobles hommes ...
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predominio
predomìnio s. m. [der. di predominare, sul modello di dominio]. – Il fatto di predominare; dominio, soprattutto in quanto sia superiore a quello esercitato da altri: avere, acquistare, mantenere, perdere il p. sui popoli confinanti;...
borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in oland. Van der Burse); il nome passò poi...