Pittore (m. Bruges 1550), forse di origine lombarda. Visse sempre a Bruges; subì influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (J. Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), che riuscì a fondere in una [...] sua maniera gradevole, anche se non molto originale. Opere: Segovia, chiesa di S. Michele, trittico; Madrid, Prado, Vita di S. Anna; Bruxelles, Musei Reali, ritratto del barone di Hastings, S. Giovanni ...
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ADORNO, Anselmo
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Nacque a Bruges l'8 dic. 1424 da Pietro (appartenente al ramo degli Adorno di Genova trapiantati nei Paesi Bassi) e da Elisabetta Braderick, di nobile famiglia fiamminga. Assai giovane [...] con Sigismondo d'Austria, che gli confermò la sua amicizia per il duca di Borgogna. Il 14 ag. 1471 l'A. rientrò a Bruges.
Carlo il Temerario, soddisfatto della relazione che l'A. gli fece del suo viaggio e dei suoi incontri, lo nominò suo consigliere ...
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Scrittore belga (Bruges 1917 - Bruxelles 1981). Dirigente bancario, attratto inizialmente dalla pittura, scoprì in campo di concentramento la vocazione letteraria. Romanziere d'impegno sociale, indagò [...] présence, 1954; Coupons 44, 1956). Dopo Termitière (1960), in cui denuncia il fallimento della colonizzazione, Les brouillards de Bruges (1962) e La rouille (1971), in Festival de Salzbourg (1974) e Nés pour mourir (1976) rappresenta l'aristocrazia ...
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Pittore (Bruges 1771 - ivi 1839); noto per i suoi quadri storici, divenne pittore di Gerolamo Bonaparte e si acquistò fama come ritrattista della società elegante (tra le opere: Paolina Borghese nel Museo [...] napoleonico di Roma) ...
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Musicista fiammingo (Bruges 1480 circa - Costanza 1544). Organista alla cattedrale di Anversa, compose molte pagine di polifonia chiesastica, oltre a un'Elegia in morte di Josquin Després e una in morte [...] di Erasmo da Rotterdam ...
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Scultore (Bruges 1724 - Ixelles 1806). Autore della fontana monumentale di piazza Stanislao a Nancy, è noto soprattutto per le sue statuette in ceramica (museo di Sèvres; museo di Cluny, a Parigi). ...
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Tipografo (n. forse Bruges - m. Milano 1552), attivo a Milano e per un breve periodo (1519-22) a Como. La sua fama è legata alla superba edizione del De architectura di Vitruvio (Como 1521), nella trad. [...] volgare dell'architetto C. Cesariano ...
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Pittore (Bruges prima del 1580 - Amsterdam 1617). A Napoli dal 1612, vi conobbe le opere del Caravaggio, del quale fu uno dei primi seguaci nel Nord. Ricordi manieristici si uniscono, nei suoi quadri, [...] al caravaggismo più dichiarato. Dal 1613 lavorò ad Aix-en-Provence; opere nelle chiese della Provenza ...
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Pittore (Bruges 1874 - Hal 1930). Formatosi da autodidatta, subì poi l'influenza di A. Oleffe. Vissuto a Niewport e a Bruxelles, nel 1914 si stabilì a Hal dove passò in solitudine il resto della vita, [...] continuando a dipingere, con toni naïf, interni e nature morte ...
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Figlia (m. Bruges 1194) di Teodorico d'Alsazia, conte di Fiandra, divenuta vedova di Raoul conte di Vermandois, sposò in seconde nozze (1169) Baldovino conte di Hainaut. Alla morte del proprio fratello [...] Filippo (1191) ereditò la contea di Fiandra, che unì ai possessi del marito, tranne l'Artois, che dovette cedere l'anno successivo per denaro a Filippo Augusto re di Francia ...
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predominio
predomìnio s. m. [der. di predominare, sul modello di dominio]. – Il fatto di predominare; dominio, soprattutto in quanto sia superiore a quello esercitato da altri: avere, acquistare, mantenere, perdere il p. sui popoli confinanti;...
borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in oland. Van der Burse); il nome passò poi...