La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] ispirate dalla fede: «se Dante avesse pensato come voi, non avreste la Divina Commedia»; tocca poi a Raffaello, Michelangelo, Brunelleschi… e «se Rossini non avesse creduto a Dio, non avreste lo Stabat»37.
La lettura del caso verdiano ci assiste ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] quel carattere aristocratico di giuoco intellettuale e fantastico che è nella tradizione di Bruno e Buffalmacco come di Filippo Brunelleschi e dei suoi amici nella lucida e spietata architettura della burla ordita alle spalle del Grasso. Si tratta ...
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Critica d'arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Critica d'arte
sommario: 1. Compito e significato della critica. 2. La critica militante. 3. La critica dell'arte e la storia dell'arte. a) La [...] o morali, ma anche aspetti e problemi propri soltanto dell'arte. Può dunque dirsi che la prospettiva è nella cultura del Brunelleschi e di Masaccio, la linea nella cultura del Pollaiolo o del Botticelli, la forma plastica nella cultura di Bramante o ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] che sembra la meglio organizzata e la più efficiente fu anche quella che il duca scoperse per la denuncia di Francesco Brunelleschi, non congiurato, ma che ne aveva avuto confidenza da uno dei congiurati. Fatti degli arresti il 18 luglio 1343, il B ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] ), la risemantizzazione umanistica vanta le Vite dei pittori di Bartolomeo Facio (1400-1457), la Vita di Filippo Brunelleschi di Antonio Manetti e, soprattutto, i tre celebri medaglioni (Leonardo, Raffaello, Michelangelo) in forma di Elogia (1524 ...
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Arti e tecnica: scenari futuri
Massimo Carboni
Quale sarà il ruolo delle arti nella semiosfera telematica e digitale? Quanto della loro costitutiva e preziosa ambiguità semantica, del senso indecidibile [...] – la centralità economico-produttiva, la crucialità sociosimbolica e psicologica dell’innovazione. E dunque: Filippo Brunelleschi o Michelangelo Buonarroti, Albrecht Dürer o Francesco Borromini – esattamente come fanno gli artisti attuali – mettevano ...
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SANO di Pietro
Gabriele Fattorini
SANO di Pietro. – Ansano di Pietro di Domenico di Pepo fu battezzato a Siena il 2 dicembre 1405 (Milanesi, 1850, p. 183 nota 1; Trübner, 1925, p. 91, n. 15), e pare [...] 2007, pp. 111-113, n. 11; F. Caglioti, Il Crocifisso del Bosco ai Frati di fronte ai modelli di Donatello e di Brunelleschi, in Mugello, culla del Rinascimento: Giotto, Beato Angelico, Donatello e i Medici (catal.), Firenze 2008, pp. 146-148, 163; G ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] e Cinquecento. Il caso di Jacopo Ripanda, Torino 1992; A. Petrioli Tofani, La scena teatrale, in Rinascimento. Da Brunelleschi a Michelangelo: la rappresentazione dell’architettura, a cura di H. Millon, V. Magnago Lampugnani, Milano 1994, pp. 529 ...
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FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] artisti e modelli fiorentini nell'architettura mantovana dell'Umanesimo (e nuovi documenti per la tribuna dell'Annunziata), in Filippo Brunelleschi. Le sue opere, il suo tempo, Firenze 1980, pp. 828 s.; R. Signorini, Gonzaga tombs and catafalques, in ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] suo Iter anticipa una nuova era degli studi archeologici e preannuncia i grandi antiquari del Quattrocento: solo Donatello e Brunelleschi infatti ripresero a visitare Roma con l'animo innovatore e con i metodi scientifici del Dondi.
Temi umanistici e ...
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innocente
innocènte agg. e s. m. e f. [dal lat. innŏcens -entis, comp. di in-2 e nocens «dannoso, colpevole», part. pres. di nocere «nuocere»]. – 1. a. Non colpevole, privo di una determinata colpa morale o giuridica; soprattutto in posizione...
spicchio
spìcchio s. m. [lat. spīcŭlum «punta» (dim. di spicum=spica «punta; spiga»); v. spigolo, che rappresenta la tradizione dotta della stessa voce lat.]. – 1. Ciascuna delle parti, corrispondente a un carpello, rivestite da una pellicola...