Magistrato e letterato (sec. 13º). Fu giudice a Brescia e rappresentò il Comune nei patti della Lega Lombarda del 1226 e 1231. Nel 1238 difese Gavardo contro Federico II e fu fatto prigioniero: nel 1243 [...] un trattatello De arte loquendi et tacendi (1245), compendiato da BrunettoLatini in un capitolo del suo Tresor, e un Liber consolationis Scrittore dominato da preoccupazioni morali, scarsamente originale, ma preciso e dotato di buona cultura latina. ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] alla corte di Alfonso X di Castiglia. Ruggero da Benevento scrisse in Ungheria una storia dell'invasione dei Mongoli; e BrunettoLatini si fermò circa sei anni in Francia, dove scrisse, in prosa francese, Li livres dou Tresor. In Boemia penetrò la ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] la sua nobiltà Bull., II, p. 5; IV, p. 54; VI, p. 19; su i primi studî di D. e le sue relazioni con BrunettoLatini, cfr. F. Novati, Le Epistole, in Lectura Dantis, pp. 7-14; per una costruzione ideale della vita di D. nei suoi primi trent'anni, con ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] a Bernat de Torre e a Tomàs de Canyelles (redazione latina del 1359, tradotta poi in volgare). Abbozza la Crònica del la tradizione medievale che continua la serie delle sue versioni da BrunettoLatini e da Albertano da Brescia, e ci dà in catalano il ...
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La bibliografia (gr. βιβλίον "libro" e γράϕιο "scrivo") nel significato suo più proprio, quando si separi dalla bibliologia (v.) e dalla scienza delle biblioteche (v.), comprende tutto ciò che si riferisce [...] primi esempî di sistemi filosofici possiamo considerare quelli di Raimondo Lullo nel suo Albero della scienza e di BrunettoLatini nel suo Tesoro, il quale ultimo poneva come progenitrice la filosofia, divideva questa in teorica, pratica e logica ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] della Repubblica fiorentina, a cura di B. Barbadoro, I, 2, Bologna 1930, pp. 102 s., 110, 192, 248, 352; Pseudo BrunettoLatini, Cronica fiorentina, in Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento, a cura di A. Schiaffini, Firenze 1954, pp ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] la prima educazione. Fra il 1281 e il 1290 F. approfondì a Firenze lo studio delle arti liberali avvicinando forse BrunettoLatini; poi, nell'ultimo decennio del secolo, sollecitato dal padre soggiornò a Bologna, dove conseguì la licenza in diritto ...
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MERLO, Pietro
Domenico Proietti
– Nacque a Torino il 15 nov. 1850 da Clemente e Benedetta Antonelli.
La famiglia, di buona levatura socioculturale, era originaria di Fossano, in provincia di Cuneo. [...] la proposta discussa nell’articolo E se Dante avesse collocato BrunettoLatini tra gli uomini irreligiosi e non tra i sodomiti?, Rispondenza di ça del sanscrito e KA del greco e del latino (entrambi in Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze e ...
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Boncompagno da Signa
Francesco Tateo
Maestro dello Studio bolognese fra la fine del sec. XII e il principio del XIII. Nato a Signa, presso Firenze dove condusse i primi studi, a circa trent'anni, nel [...] , oltre a testimoniare l'intensa relazione culturale istituitasi fra Firenze e Bologna fin da un secolo, dovette esser presente a BrunettoLatini. Già, però, in quest'ultimo si era operata una svolta degli studi retorici in senso politico-civile e ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] l'attribuzione ad Alessandro, sulla base della mediazione offertagli dalla Summa di Guglielmo Peraldo e del Tresor di BrunettoLatini (Corti, 1959, p. 68).
Dante, dunque, fu informato sul concetto aristotelico di nobiltà e su quello di Federico ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî...
favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica della Francia (v. fabliau)...