L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] ’età successiva è dominata da Cicerone, oltre che dalle figure di Licinio Calvo, Giulio Cesare, Asinio Pollione, Celio Rufo, Bruto. Altro grande oratore fu Ortensio Ortalo, della scuola asiana (➔ asianesimo), contro la quale fu viva la reazione degli ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] salvatori, ricevettero qui nel 307 a. C. statue di bronzo dorato su carro (Diod., XX, 46, 2), e per i due nuovi tirannicidi, Bruto e Cassio (Cass. Dio, XLVII, 20, 4) le cui statue per altro rimasero qui breve tempo.
Il luogo nel quale si trovavano le ...
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TERRAMARE
Ugo RELLINI
. Voce dialettale nell'Emilia, corruzione di "terre-marne" o "marne"), usata per indicare ammassi di terra nerastra e grassa: questi ammassi in origine si presentavano per lo più [...] nel vergine e contenevano valve di unio pictorum, pochi frammenti di stoviglie terramaricole, qualche selce, qualche osso di bruto. Il Pigorini paragonò codesti pozzetti ad alcuni consimili trovati da L. Jacobi in due castri romani della Germania ...
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LUSITANI e LUSITANIA
Pietro BOSCH GIMPERA
Pietro ROMANELLI
. I Lusitani furono uno dei popoli dell'antichità nella Penisola Iberica, reso illustre dalla lotta con Roma, soprattutto sotto Viriato, [...] Viriato per istigazione dei Romani, i Lusitani si rifugiano nelle montagne portoghesi facendo la guerriglia, fino a che Decimo Bruto Calleco non pervenne a pacificare e conquistare il territorio fino al Minho (136). I Lusitani, dopo ciò, fanno ...
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MATEMATICA (XXII, p. 547; App. II, 11, p. 276; III, 11, p. 44)
Francesco Giacomo Tricomi
Non è intento di quest'articolo di riferire analiticamente sui progressi realizzati nei vari rami della m. nell'ultimo [...] però anche determinata una non lodevole tendenza a portare al calcolatore problemi ancora, per così dire, allo stato bruto, mentre prima la loro necessaria elaborazione per renderli accessibili agli antichi mezzi di calcolo numerico, giovava anche a ...
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Città forte della Gallia, nel paese dei Mandubî, celebre per la vittoria di Cesare su Vercingetorige (52 a. C.).
La posizione di Alesia è descritta dai Commentarii (Bell. Gall., VII, 69 segg.) che non [...] a sinistra investì la parte dell'accampamento che era più a mezzogiorno, da quel che si può comprendere, per tenere impegnati Bruto, Fabio e Cesare stesso. Ma venne respinto e fu questo il momento che decise della battaglia. Giacché Cesare poté ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] di tipo ellenistico a Roma; di uno di essi sappiamo che fu autore appunto Hermodoros. Il medesimo costruì nel 136 per Bruto Callaico un altro tempio, nel Campo Marzio, entro il quale fu collocata una statua colossale di Marte, attribuita a Skopas (v ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] während des 19. und 20. Jahrhunderts, I, Como 1989, pp. 49-70.
95. Cf. Cicero, Epistulae ad familiares, 11, 19 (Decimo Bruto a Cicerone nel 43 a.C., con particolare riferimento ai Vicentini); v. pure Id., Philippicae, 3, 5, 13 e Orator, 34, sulla ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] suo non aver mai conosciuto la libertà, era disposto a cercare e a preferire la servitù, simile in questo a
un animale bruto, il quale, ancora che di natura feroce e silvestre, sia stato nutrito sempre in carcere ed in servitù; che dipoi, lasciato a ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] anch'io". Delle composizioni di quell'anno ci restano i titoli: In morte d'una civetta,La presa del castello di Bolgheri, Bruto che uccide Cesare,Il 10 agosto; metri adoperati: l'ottava, la terzina e, per uno di questi poemetti, tutti i versi che ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.