retorica
L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace. Sviluppatasi nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche, come tecnica del discorso teso a persuadere, [...] : asianismo e atticismo. L’insegnamento ciceroniano, affidato soprattutto al De oratore (trad. it. Dell’oratore), al Brutus (trad. it. Bruto) e all’Orator (trad. it. L’oratore), eserciterà un forte influsso sul sistema educativo tra la fine dell’evo ...
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CIFRA, Antonio
Giancarlo Rostirolla
Nacque probabilmente a Roma nel 1584 circa, da Costanzo e da una certa Claudia (non si conosce l'atto di battesimo, ma nei frontespizi delle sue opere a stampa egli [...] e suo protettore, con Martino Mastrizi arcipresbitero di Bracciano, con il cardinale Antonio Maria Gallo, con i mecenati Bruto Stefanelli e Cesare Glorieri, con il cardinale Agostino Gaiamini titolare della basilica dell'Aracoeli in Roma e vescovo di ...
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CHINI, Galileo
Stefano Fugazza
Nacque a Firenze il 2 dic. 1873 da Elio, sarto e suonatore di fliscorno, e da Aristea Bastiani.
Il nonno, Pietro Alessio, pittore e decoratore, trascorse la vita a Borgo [...] al 1911, di grès, quella di vetrate d'arte e piastrelle.
Nel 1908, realizzando le scene per la Maschera di Bruto di Sem Benelli, il C. iniziò anche la sua attività di scenografo, pregevole per l'alleggerimento della farragine ottocentesca grazie all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’intero Ottocento è percorso dall’alternarsi di una concezione sacrale della letteratura [...] .
Un desiderio innegabile del mio tempo è separare, perché in vista di differenti attribuzioni, il doppio stato della parola, bruto o immediato qui, là essenziale.
Narrare, insegnare, lo stesso descrivere, e va bene, per quanto a ognuno basterebbe ...
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uomo (uom; omo; om; uon; on)
Emilio Pasquini
Difficile individuare nella miriade di occorrenze poli di discriminazione semantica, come si è fatto per ‛ donna ' (vedi), che non siano revocabili a pochi [...] 32, Pd XXVII 124 Ben fiorisce ne li uomini il volere.
Sempre al plurale, ma con più pronunciato rapporto (anche di contrapposizione) agli animali bruti o ai vegetali: Cv I XI 9 sono da chiamare pecore, e non uomini (con cui va Pd V 80 uomini siate, e ...
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uomini
Giovanni Giorgini
L’umanità di Machiavelli
U., tanti u., u. e donne di ogni genere, popolano le opere politiche e letterarie di Machiavelli. M. era autenticamente interessato agli esseri umani, [...] cose» e che vengono proposti come sommamente imitabili: Mosè, Ciro, Teseo, Romolo, fondatori di Stati, ma anche Agesilao, Bruto e Scipione, che lo conservarono o fecero grande, u. incorruttibili e con una straordinaria visione politica (oltre che ...
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NORIS, Matteo
Nicola Badolato
NORIS, Matteo. – Nacque probabilmente a Venezia intorno al 1640.
Tassini (1886, p. 452) riporta notizie sui Noris residenti a Venezia in «Birri, a San Canciano» e li descrive [...] affronta il tema del regicidio: il dramma si apre col rogo del cadavere di Cesare, da poco assassinato, mentre Bruto e i congiurati inneggiano alla libertà ottenuta. Sebbene l’azione di questi ultimi venga tacciata d’empietà, essi tuttavia non ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] del gesuita Possevino, una storia dell'interregno dopo la morte di Stefano Báthory (da lui attribuita a G. M. Bruto). Curando la corrispondenzà e lo scambio d'informazioni erudite con Joachim Lelewel, strinse rapporti personali col Vieusseux ed i ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. VIl, p. 887 e S 1970, p. 850)
F. Boanelli
Il quadro delle conoscenze sul centro abitato e sull'area tiburtina ha visto negli ultimi anni un notevole [...] maggiori sono costituiti dalla villa di Quintilio Varo, che si estende per più di 6 ha, o da quelle c.d. di Bruto, di Cassio, di Manlio Vopisco, dei Pisoni e dei Vibii Varii.
In tale quadro mancano sufficienti dati sulle strutture architettoniche che ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] questo già prettamente ellenistico.
Una statua colossale di A. seduto, opera di Skopas, è ricordata da Plinio a Roma, nel tempio di Giunio Bruto Calleco (Plin., Nat. hist., xxxvi, 26), ma non è identificabile con l'A. Ludovisi. L'eco di un A. di tipo ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.